Il gruppo Piteco opera sostanzialmente in due aree di business, attraverso Piteco, software house specializzata nelle soluzioni per la gestione della tesoreria aziendale e per la pianificazione finanziaria nell’area del treasury management; e nel financial risk management con la controllata Myrios che offre appunto servizi di risk management, capital markets e compliance a banche e grandi aziende.

Dedagroup, che ha acquisito Piteco circa dieci anni fa, annuncia ora di aver siglato un accordo di compravendita con Zucchetti per il 100% sia di Piteco sia della sua partecipazione in Myrios. In verità con l’accordo di cessione Dedagroup avvia una partnership industriale con Zucchetti che consentirà di continuare lo sviluppo del business sinergico in Piteco e Myrios, mentre una terza azienda controllata da Piteco, Rad Informatica, rientrerà sotto il diretto controllo di Dedagroup che ne assorbirà la strategia di sviluppo all’interno dell’hub finance.

Quello tra Dedagroup e Zucchetti è in verità un accordo che per certi aspetti fotografa una reale convergenza di interessi sui relativi mercati, nonché la condivisione di molti tratti comuni tra le due aziende che fanno leva su una matrice di imprenditoria famigliare che ha già dato vita a diverse eccellenze. Infatti, Dedagroup, che fa capo alla holding Lillo – Spa della famiglia Podini impegnata anche nel business della grande distribuzione (con un fatturato complessivo di 3,6 miliardi di euro) – è polo di aggregazione di diverse realtà italiane del software e delle soluzioni As a Service ed opera come digital hub con competenze che si integrano attorno ai bisogni dei clienti per accompagnarli nella trasformazione digitale. La seconda, il gruppo Zucchetti, fondato e guidato con successo dall’omonima famiglia, negli ultimi anni ha ampliato il footprint geografico anche all’estero con la presenza in dodici Paesi, conta oggi circa 8mila dipendenti impegnati su un ventaglio esteso di soluzioni software e con oltre 700mila clienti.

La strategia in campo

I dettagli dell’accordo, le cui cifre non sono note, anche se voci autorevoli fanno riferimento a stime di oltre 250 milioni di euro, prevedono che Piteco e Myrios continuino il percorso di crescita, con in più la possibilità di contribuire ad ampliare il presidio del gruppo nelle aziende corporate. E’ questo un ambito che già Zucchetti presidia con le offerte di soluzioni HR, di welfare aziendale, di asset management, di efficienza energetica, di manufacturing e di quelle Erp.

Per questo le soluzioni Piteco saranno integrate con gli altri software Zucchetti a vantaggio dei clienti che apprezzeranno il miglioramento complessivo in termini di digitalizzazione ottimizzazione ed efficienza dei processi. Con le risorse generate dall’accordo di cessione, Dedagroup invece finanzierà nuove acquisizioni, in linea con i propri progetti di crescita, proseguendo nello scouting delle eccellenze italiane del software e dei servizi Ict per la prosecuzione dell’attuale strategia di aggregazione.

Marco Podini_Presidente esecutivo_Dedagroup
Marco Podini, presidente esecutivo, Dedagroup

Lo conferma Marco Podini, presidente esecutivo di Dedagroup: “]…[ Proseguiremo nello scouting delle più promettenti società italiane del software per continuare a dare esecuzione alla strategia di aggregazione che accompagna la nostra crescita organica”.

Da dicembre 2020, Dedagroup ha già compiuto dieci acquisizioni, con l’ingresso nel gruppo di Nodes, mentre in Ors, azienda che opera nell’ambito dell’AI, il gruppo ha raggiunto la quota di controllo. Proprio AI e data intelligence, insieme a cloud e software finanziario, moda e PA sono gli ambiti in cui il gruppo vuole continuare a crescere.

La cessione di Piteco inoltre, va interpretata nella giusta prospettiva sinergica della partnership attiva che Podini rimarca: “La rilevanza di Zucchetti, che il mercato le riconosce non solo nei numeri ma anche nella stima per la serietà con cui opera, ci ha fatto subito vedere l’opportunità di forte sviluppo che si sarebbe aperta per Piteco ]…[. Senza per questo rinunciare ma al contrario consolidando così il rapporto, abbiamo ritenuto giusto procedere con questa operazione, coerentemente alla missione che ci siamo dati di definire i migliori percorsi per le eccellenze del software italiano che abbiamo scelto nel tempo”.

Le applicazioni di Piteco per la tesoreria aziendale e la pianificazione finanziaria, insieme a quelle della controllata Myrios per il risk management, sono complementari agli Erp di Zucchetti e, considerata la tipologia di clienti di Piteco e Myrios, i clienti potranno sfruttare le opportunità di sinergia grazie a un’offerta integrata che darà loro accesso alle soluzioni Zucchetti che comprendono anche quelle cloud per la gestione del personale. 

“]…[ E’ l’inizio di un nuovo capitolo che scriveremo con grandissimo entusiasmo ed energia, certi che l’incontro delle nostre competenze con quelle del gruppo Zucchetti potranno portare a migliaia di aziende italiane ed internazionali nuove soluzioni e tecnologie per una gestione sempre più efficiente e strategica della finanza d’impresa.
E questa da sempre è la missione della nostra squadra”
– commenta invece a proposito della cessione, Paolo Virenti, fondatore e Ceo di Piteco. 

Giorgio Mini, vicepresidente Zucchetti
Giorgio Mini, vicepresidente Zucchetti

Il closing dell’operazione, soggetto a condizioni contrattuali usuali per operazioni di questo tipo, è previsto nelle prossime settimane.

Secondo le dichiarazioni del vicepresidente Zucchetti, Giorgio Mini, in merito al management delle società acquisite, si procederà nella logica della continuità “con quello esistente che ha dimostrato negli anni, insieme a tutto il personale, grandi qualità professionali, sia dal punto di vista delle competenze informatiche che sul fronte della conoscenza dei processi aziendali”.

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