Arag è l’acronimo di Allgemeine Rechtsschutz-Versicherungs-AG, gruppo assicurativo tedesco nato addirittura nel 1935 e tra i principali assicuratori al mondo nel ramo tutela legale con un portafoglio di circa 4 milioni di polizze. Oggi è presente in 19 Paesi, oltre all’Europa anche Stati Uniti, Canada ed Australia, con oltre 4.700 dipendenti, per una raccolta premi complessiva di oltre 2 miliardi di euro.

Il bisogno e il metodo

All’interno del gruppo Arag è la branch italiana dell’azienda (170 milioni di euro di fatturato nel 2021). Facile comprendere il valore e l’importanza dei dati per una realtà di questo tipo, e la possibilità/bisogno di conservarli in modo sicuro, valorizzandone però la disponibilità. Nel tempo, l’infrastruttura storage/data center di Arag Italia è arrivata a fine ciclo vita e l’azienda a fine 2020 si è trovata a decidere come intraprendere la via dell’innovazione.

Francesco Spadi
Francesco Spadi, Ict VP, Arag Italia

Pur preservando di fatto la scelta on-premise in tre data center, Arag preferisce riprogettare l’infrastruttura ed ha bisogno, per farlo, di contare sulla continuità operativa necessaria, senza interruzioni anche nella fase di passaggio ai nuovi sistemi storage ed allo stesso tempo di maturare la possibilità di una gestione oculata del disaster recovery.
Lo studio evolutivo per approdare alla nuova infrastruttura viene articolato in diverse fasi con i responsabili IT aziendali affiancati da Vem Sistemi.

Arag viene quindi seguita nella progettazione, nelle fasi di installazione e di collaudo in ambiente di test, fino al penultimo passaggio della messa in produzione che comprende ovviamente anche tutte le fasi delicatissime di migrazione dei dati.
In un progetto che, nel complesso, vede il completo redesign del data center ora strutturato secondo i principi di una visione a lungo termine, basata sul rinnovamento del design complessivo vòlto alla valorizzazione della replica del dato, con l’obiettivo di consentire un disaster recovery agile ed efficace. 

La soluzione ed i vantaggi

Per questo viene selezionata la proposta di Netapp ed in particolare due sistemi storage All Flash Array Aff A300 in configurazione Metrocluster IP, i sistemi sono collegati in Nfs (Network File System) e in fiber channel. Si vogliono migliorare così le operazioni integrate senza interruzioni, con un livello supplementare di protezione per l’intero ambiente storage e di hosting.

Netapp Snapmirror e Snapshot sono invece le tecnologie utilizzate per il disaster recovery, così da disporre di una procedura di recupero praticamente istantanea grazie alla replica dei dati a velocità elevate e preservando allo stesso tempo risorse di spazio disco.

Netapp Aff A300
Un sistema Netapp Aff A300

Spiega Francesco Spadi, Ict VP di Arag Italia:La nuova architettura ha permesso un importante passo avanti in termini di business continuity, disaster recovery e performance. Questo è stato possibile grazie al valore delle tecnologie Netapp, come grazie alla sinergia fra gli specialisti IT di Arag e i consulenti del partner Vem Sistemi”.

Incremento di performance su tutti i workload, continuità di erogazione del servizio, flessibilità migliorata anche in mantenimento del disaster recovery e la riduzione dei consumi di energia sono tra i benefici ottenuti da Arag Italia.

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