Zero trust è il modello di riferimento scelto da Zscaler per la protezione delle aziende in cloud ma anche facendo leva sulle potenzialità del cloud. In particolare, l’azienda si propone di accelerare la trasformazione digitale dei clienti e propone la piattaforma Zero Trust Exchange per consentire ai dipendenti delle aziende di lavorare ovunque utilizzando Internet come se fosse la rete aziendale. La piattaforma, operativa da 150 data center, assicura che i servizi restino vicino agli utenti e sfrutta la co-location con i fornitori dei servizi cloud per erogare le applicazioni così che sia sempre il più breve e vantaggioso il percorso tra utenti finali e risorse cui accedere.

Da una parte si tratta di assicurare connettività veloce, sicura e affidabile ma serve anche misurare continuativamente la qualità dell’esperienza utente per individuare e risolvere i problemi legati all’esperienza digitale in modo proattivo. Da qui la proposizione Zscaler di una soluzione, Digital Experience Monitoring, per offrire ai team IT funzionalità granulare di detection and response agli incident, così da accelerare la risoluzione dei casi.
La proposta, integrata nel cloud Zscaler è in continua evoluzione. Ora utilizza dati basati sull’AI per fornire ai team delle IT operation e ai service desk informazioni, diagnostica e suggerimenti di remediation per garantire un’esperienza di navigazione all’altezza in particolare nelle aziende in cui applicazioni, dati e utenti sono distribuiti a livello geografico. Scenario diffuso questo e quando forza lavoro è dislocata in aree geografiche differenti, più difficile è per i team garantire produttività e user experience a tutti senza soluzione di continuità.

Dhawal Sharma Zscaler
Dhawal Sharma, VP e general manager di Zscaler

Spiega infatti Dhawal SharmaVP e general manager di Zscaler: “]…[ Gli attuali strumenti di monitoraggio della rete, delle applicazioni e dei device, ragionando in silos, forniscono una visibilità frammentata e sono inefficaci in ambienti zero trust, lasciando i team IT scoperti.
Le nuove funzionalità forniscono analisi con maggiori insight, grazie all’AI, che aiutano i team IT ad operare in questi ambienti complessi ]…[“
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Ecco allora quali sono le specifiche che contribuiscono alla maturità della soluzione. Arrivano nuove funzionalità di monitoraggio e di suggerimento di soluzioni intelligenti, sono offerte metriche qualitative delle riunioni per Webex, per perfezionare l’esperienza utente, avendo la proposta già implementato il supporto per applicazioni UCaaS come Microsoft Teams e Zoom. Vengono fornite forniti insight e diagnostica sulla base dell’analisi di grandi quantità di dati di telemetria raccolti dai diversi dispositivi, dalla rete utente, dalle reti Isp e aziendali, proxy, da Zscaler Zero Trust Exchange e dalle applicazioni eliminando l’approccio in silos.

Come funziona Zscaler Digital Experience
Come funziona Zscaler Digital Experience

Tre gli impatti diretti della proposizione sulle possibilità aperte ai clienti: tempi di risoluzione degli incident più rapidi grazie all’AI, miglior monitoraggio degli strumenti di collaboration, possibilità di gestione con impatti minori dell’esperienza utente da remoto. Su questo ultimo punto ai parametri chiave di analisi sono stati aggiunti quelli relativi allo stato del dispositivo, i processi attivi e i parametri del sistema operativo Windows, fondamentali per la risoluzione dei problemi lato device. E’ possibile acquisire da remoto pacchetti per la risoluzione di problemi di rete complessi, anche quando il dispositivo dell’utente non si trova sulla rete aziendale. L’archiviazione dei dati avviene su system locali, per rispettare le leggi sulla privacy dei dati come Gdpr.
Sul primo punto, invece, Zscaler Digital Experience automatizza l’analisi delle root causes così da consentire una maggiore focalizzazione ai team. Questo è possibile anche grazie all’analisi istantanea delle cause originarie e all’integrazione con Servicenow. E con gli alert dinamici basati sull’AI i team IT possono confrontare rapidamente le esperienze ottimali con quelle negative degli utenti e impostare avvisi intelligenti in base alle variazioni dei dati osservati.
Abbiamo infine già accennato all’integrazione con Webex per presentare informazioni sulla qualità delle videoconferenze, analisi sulle prestazioni di dispositivi e rete per eliminare le  cause di esperienze negative.

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