La Technology Strategy 2030 di Nokia identifica tendenze e tecnologie emergenti che l’azienda ritiene avranno un impatto sulle reti dei service provider, delle imprese e delle industry nel corso degli anni che mancano ancora alla fine del decennio ma anche come il vendor intende supportarne l’evoluzione. A introdurre la strategia al riguardo ci pensa Nishant Batra, chief strategy and technology officer di Nokia: “La nostra Technology Strategy 2030 definisce la futura architettura di rete per i nostri clienti e per il settore e dà vita a opportunità di innovazione, sostenibilità, produttività e collaborazione, che possono essere abilitate solo dalla potenza esponenziale delle reti”.

In un contesto in cui è necessario un cambio di approccio per far evolvere le reti, affinché siano in grado di supportare i workload in crescita, le imprese del settore devono sostenere in particolare le sollecitazioni di tre specifiche tendenze: AI, cloud e la costante evoluzione della connettività. Prima di individuare gli elementi chiave della technology strategy per il 2030 di Nokia, è necessario dare un’occhiata a come evolve il traffico delle reti e per farlo ci viene incontro in proposito il Global Network Traffic 2030.

Nishant Batra
Nishant Batra, chief strategy and technology officer di Nokia

L’incremento del traffico dati degli utenti finali aumenterà a un tasso di crescita annuale composto tra il 22% ed il 25% fino al 2030. Si parla di volumi che supereranno i 3mila exabyte al mese nel 2030, con una variabile – quella del cloud gaming e dell’extended reality – che potrebbe tuttavia fungere da boost e portare ad una crescita fino, addirittura, al 32%. Automazione e cognitive networking, grazie all’utilizzo di AI e ML, sono due elementi base per un’efficace risposta alle esigenze di trasformazione ed ai nuovi modelli operativi di organizzazioni e consumatori. Proprio extended reality, digital twin, Web3 sono tra gli abilitatori individuati in grado di trasformare le aziende e le società.

Proviamo a scendere solo un poco di più in profondità: serve identificare il giusto insieme di tecnologie di rete che consentano di superare le complessità del passato.
I gemelli digitali sono strategici per questo obiettivo perché consentono l’analisi what-if e quindi di migliorare la progettazione e il funzionamento della rete. Digital twin e orchestrazione automatizzata abilitano una gestione evoluta del ciclo di vita di risorse e applicazioni distribuite. Il confine tra reti e cloud si fa più labile, a vantaggio di un’esperienza utente migliore e si può iniziare a parlare di “rete-cloud”.

In uno scenario evoluto di questo tipo però digital twin e AI devono “aiutarsi” e vanno integrati lavorando allo stesso tempo per il rafforzamento della cybersecurity con la crittografia quantistica. Ultimo, ma non meno importante le Api unificate, a livello di applicazioni di rete, creeranno opportunità per la comunità di sviluppatori, aumentando il valore della rete, migliorano l’esperienza dell’utente. Lo stesso multicloud, a livello di rete contribuisce ad alimentare le possibilità di realizzare un’architettura di rete evoluta. L’importanza delle Api non è affatto secondaria e spieghiamo perché.

Nove aree chiave entro cui devono evolvere le reti
Nove aree chiave entro cui devono evolvere le reti (fonte: Nokia, 2023)

Le proposte di Communication Platform as a Service (CPaaS) sono certo funzionali allo sviluppo delle reti, come vi lavorano oggi i developer, ma se si tratta di sfruttare una gamma più ampia di funzionalitànon bastano, sono limitanti perché pensate per mettere a valore una varietà ristretta di Api. Invece anche l’importanza di funzionalità come la bassa latenza, la qualità del servizio e l’analisi del posizionamento non possono essere considerate di secondo piano.

Si tratta di elementi base per migliorare le prestazioni delle applicazioni, aumentare la produttività e, in definitiva, creare un percorso alternativo per generare revenue, ma gli sviluppatori riconoscono che tutti questi fattori dipendono dalle possibilità di un accesso completo alle capacità della rete. Per questo Api di rete semplificate ma diffuse emergono come la pietra angolare per la scalabilità.

Ecco allora che il naturale approdo porta ad identificare in AI, cloud continuum, metaverso, Api economy, appunto, Industria 5.0, Internet del valore, sostenibilità e sicurezza come trend del futuro che dovranno basarsi su reti reattive e sicure.

Sono proprio i progressi tecnologici nei diversi ambiti a “modificare” l’evoluzioni delle reti, nella direzione che Jerry Caron, global head of Research & Analysis di GlobalData Technology così puntualizza. “La Technology Strategy 2030 di Nokia, con la sua enfasi sull’uso efficace dell’AI, del cloud, della connettività e dell’Api economy, è il tipo di modello che i service provider e le imprese dovranno abbracciare. Il settore dei service provider dovrà trasformarsi dalla struttura tradizionale, integrata verticalmente, a un futuro più orizzontale, guidato dalle Api, sostenibile, più semplice, più scalabile, automatizzato, in grado di offrire servizi attraverso una fornitura molto più flessibile ]…[“. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: