Attraverso l’evoluzione delle tecnologie di rete e delle iniziative di trasformazione verso il multicloud intraprese dalle aziende è possibile distinguere e leggere trend e priorità che impattano sul futuro del networking, in uno scenario in cui proprio la connettività ed il buon funzionamento delle reti sono destinati ad assumere importanza in relazione alla crescita del cloud.
Nella ricerca Cisco 2023 Global Networking Trend Report, l’azienda indaga come le organizzazioni procedono nel deployment di reti che siano in grado di supportare il collegamento sicuro di applicazioni, persone e sensori sempre più distribuiti, attraverso interviste a 2.500 IT leader scelti in 13 diversi Paesi di Nord e Sud America, Asia ed Europa occidentale.
Tre elementi risultano salienti in relazione ai numeri: il lavoro ibrido continua a porre nuove sfide alla connettività sicura (1), la transizione verso il cloud ed il multicloud è in accelerazione (2), l’accesso sicuro alle applicazioni cloud è in cima alla lista delle preoccupazioni (3). Un dato sugli altri: offrire un accesso sicuro alle applicazioni tra i diversi cloud è al centro dell’attenzione del 41% del campione intervistato.
Procediamo con ordine. Dalla fine della pandemia, ancora oggi 4 persone su dieci continuano a lavorare da remoto, ma a questo non è corrisposta una vera “evoluzione” smart del lavoro ed i modelli di sicurezza sono rimasti quelli tradizionali, e sono superati. Questi rappresentano un problema per i professionisti dell’IT che identificano come principali sfide sia i rischi legati alla sicurezza cloud (per oltre un intervistato su due) che il crescente numero dei dipendenti che lavorano a distanza (39%). Fornire connessioni sicure e coerenti a dipendenti, dispositivi e applicazioni altamente distribuiti, è un tema che richiede di essere ragionato considerando la continua espansione del panorama delle minacce e della complessità degli strumenti e delle procedure a disposizione dei team che si occupano di networking, cloud e sicurezza.
Intanto la centralità del cloud è sempre più evidente: entro il 2025 il 78% del campione vuole portare lì oltre il 40% dei propri dati (oggi questa percentuale è del 63%), ma si chiede anche quale sia la via da percorrere perché, tra pandemia, conflitti, incertezze economiche, le aziende hanno dovuto cambiare il proprio modo di fare business, l’adozione del cloud ha subito un’accelerazione e il ruolo della rete è cambiato tanto che il multicloud cresce con il 42% degli intervistati che vede in uno sviluppo più agile e scalabile delle applicazioni la ragione principale per utilizzare diversi cloud.
Infine, per quanto riguarda la sicurezza degli accessi alle applicazioni, la ricerca, si diceva, conferma questo come argomento topico insieme alla visibilità end-to-end lungo la catena di distribuzione dei servizi digitali, così da garantire un’esperienza applicativa coerente, senza però compromettere la sicurezza. Oltre alla certezza di fornire un accesso sicuro alle applicazioni, prioritario per circa quattro intervistati su dieci; poiché il traffico di rete ha origine e termina al di fuori della rete aziendale, serve avere visibilità end-to-end delle prestazioni di rete e della sicurezza. Un aspetto fondamentale per il 37% degli intervistati.
Serve puntare sulla collaborazione tra i team, superare una proposta di connettività che non sia dinamica, lavorare tra i team per condividere telemetrie, workflow, policy. In particolare le operations per il networking andrebbero allineate con quelle per il cloud ed il modello da seguire in questo senso è quello Sase (Secure Access Service Edge).
Dettaglia Fabrizio Gergely, Architecture Sales leader di Cisco Italia: “Ciò che emerge chiaramente dal report sono i benefici derivanti dal passaggio a un’architettura Sase, affermazione confermata da quasi la metà degli intervistati che prevede di implementarla entro due anni per collegare le filiali e i clienti a distanza”.
L’approccio Sase offre un’esperienza IT semplificata e sicura nel connettere alle applicazioni cloud dipendenti e clienti distribuiti, ma è in grado pure di beneficiare della disponibilità di dati per offrire funzionalità come la visibilità end-to-end e analisi predittiva.
Con il cloud che di fatto è divenuto un’estensione delle reti aziendali solo un’architettura SD-Wan consente di fare in modo che questa “estensione” non diventi anche un “limite” per l’azienda. Così i predictive analytics guadagnano l’attenzione che meritano come parte centrale nelle IT operation guidate dall’AI (AIOps), per prevenire il degrado delle prestazioni delle reti, con il 47% del campione che ritiene prioritario puntare proprio sugli analytics predittivi anche per le reti da qui a due anni.
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