L’artificial intelligence sta plasmando il futuro con un impatto su ogni individuo, organizzazione, settore e lavoro, destinata a durare nel tempo di cui tutti oggi comprendono le potenzialità. Secondo una recente analisi di Mckinsey, l’84% dei leader ritiene infatti di essere in grado in futuro di servire meglio i propri clienti grazie all’AI, il 64% pensa che potrà assumere personale più qualificato molto più velocemente e l’87% considera l’AI un elemento chiave nella sfida al cambiamento climatico. Le stime indicano inoltre che l’AI genererà una crescita del Gdp globale di oltre 4,4 trilioni di dollari all’anno e che applicando l’AI alle biotecnologie presenti e future, entro il 2070 l’uomo arriverà ad avere un’aspettativa di vita di 120 anni.
E’ da questo quadro prospettico sullo sviluppo dell’AI che prende il via il primo Italy Forum di Opentext. A delinearlo, dal palco del Museo Alfa Romeo di Arese, di fronte a partner e aziende, è Antonio Matera, Rvp sales content services di Opentext che esordisce parlando del “futuro dell’information management” e del crescente ruolo che avrà l’intelligenza artificiale nella sua applicazione: “L’AI sta generando aspettative enormi, date dalla sua capacità intrinseca di estrarre informazioni. 73 zettabyte è l’enorme numero di dati generato ad oggi dall’AI, il 90% dei quali negli ultimi 2 anni; e la cosa ancora più sorprendente è che entro i prossimi due anni questa quantità di dati raddoppierà”.
Ma a fronte delle opportunità che si aprono “solo il 26% delle aziende nel mondo ha già messo in campo un’opportuna strategia di Information Automation per ottenere quella capacità di automatizzare l’acquisizione, la gestione e la distribuzione dei dati all’interno dei propri processi” sottolinea Matera. Il 60% degli investimenti è peraltro destinato alla gestione di dati strutturati mentre il 90% di quei 73 zettabyte di dati, come immagini o video, sono destrutturati.
“E’ quindi evidente che dobbiamo lavorare insieme per essere pronti a gestire l’onda che ci sta travolgendo”, incalza Matera, sottolineando come Opentext sia attrezzata per sostenere le imprese in questo percorso. L’annunciata acquisizione di Micro Focus a fine 2022 porta oggi l’azienda ad essere posizionata tra i principali software vendor a livello globale, con un fatturato di 6 miliardi di dollari, una presenza in 180 Paesi, un ecosistema di 25.000 dipendenti (il 40% dedicati a ricerca e sviluppo), 125mila clienti. “Numeri che raccontano la nostra capacità di comprendere le sfide che i player globali devono affrontare quotidianamente e di mettere a disposizione le risorse necessarie per affrontarle con efficacia”, prosegue Matera, soffermandosi sul portfolio di soluzioni di Opentext “che copre trasversalmente tutti i settori e le competenze, dalla capacità di acquisizione delle informazioni all’experience, dallo sviluppo del software alla gestione delle infrastrutture, fino alla sicurezza“.
Aviator, piattaforma AI Opentext
Sul fronte dell’AI, “sono 30 anni che Opentext lavora per prepararsi a questo momento e raggiungere quello che definiamo l’information advantage, che equivale alla capacità di gestire le informazioni”, prosegue Matera. Una visione strategica definita con Opentext.ai che si concretizza oggi nell’introduzione di Opentext Aviator, un nuovo layer concettuale e applicativo, basato su Large language model (LLM) e Generative AI applicata alla gestione dell’informazione.
Un portfolio costruito sulla Aviator Platform, cuore di tutte le tecnologie di data, text e media analytics e natural language processing di ultima generazione della società, associate a soluzioni Business Clouds per dialogare con i dati in modo diverso, IoT, sicurezza e AI Labs; “quest’ultimo il fulcro di questo modello, perché tutti vogliono sperimentare ma servono supporto e competenze e perché la principale barriera è oggi la mancanza di una strategia AI”. Lo sottolinea Michele Vaccaro, senior director, Global AI & Analytics di Opentext, affermando così: “Opentext Aviator non è un prodotto o una singola tecnologia ma un brand che racchiude tutta la gamma di tecnologie di artificial intelligence che abbiamo costruito nel tempo e che mettiamo a disposizione delle imprese per governare i processi di business, il che vuol dire gestire l’informazione nel modo corretto. In questo senso, l’information governance non è più gestibile senza AI e viceversa, due concetti che ormai non si separano più e che definirei d’ora in poi information intelligence“.
Un modello che non può prescindere dal valore etico dell’AI: “I dati non saranno i nostri prodotti; cercheremo di creare insieme una AI con l’obiettivo di perseguire il bene comune, sulla base di sicurezza e controllo di ciò che può essere analizzato e cosa no, per non correre il rischio che le informazioni possono essere esposte”, sottolinea Matera.
Opentext nelle storie italiane
“Viviamo nell’era dei foundation model, un mondo nuovo dove non dobbiamo più fornire le risposte perché i modelli artificiali hanno già superato la capacità umana di comprensione del testo e dove ogni giorno esce un modo diverso e specializzato di fare qualcosa di specifico, più efficace, più efficiente e potente. In Opentext stiamo lavorando sulle nostre architetture per fare in modo che le imprese possano scegliere il modello più adatto al loro obiettivo concreto” afferma Vaccaro, sottolineando come Opentext sia una AI company con un’architettura che abbraccia tutti i casi d’uso.
Nel corso dell’evento sono infatti molte le testimonianze di aziende che grazie alle soluzioni e tecnologie di Opentext sono state in grado di risolvere alcune criticità e di diventare più competitive. Come Peg Perego: “La collaborazione con Opentext è nata dalla nostra esigenza di digitalizzare e togliere più carta possibile da scrivanie e archivi” interviene Leonardo Nangano, responsabile amministrativo, Peg Perego sintetizzando il percorso di digital transformation intrapreso dall’azienda operativa nella produzione di articoli per l’infanzia, alla ricerca dell’eccellenza finanziaria operativa. Una strategia che ha portato all’implementazione di Sap Vendor Invoice Management by Opentext. Un progetto iniziato nel 2016, che si è evoluto nel tempo con l’adozione di un modello Sdl e altri step importanti: “Il lavoro dei settori amministrativi e contabili è oggi più efficiente e rapido nell’organizzazione dei compiti e della reportistica. La pianificazione finanziaria e fiscale ne ha risentito in modo positivo perché avere un contenitore di fatture o dati già pronti per il sistema ci permette di analizzare le scadenze di fine mese e di pianificare le operazioni fiscali e finanziarie in modo molto efficace”.
E’ Daniela Orbelli, head of IT Enterprise Solution di Engie a raccontare l’esperienza di un’azienda che opera in Italia attraverso 3.200 collaboratori con la mission di accelerare la transizione energetica. “Nell’ambito di un processo di digitalizzazione partito nel 2021, abbiamo mappato tutte le applicazioni e definito una strategia innovativa sui due driver dell’ottimizzazione dei costi e del time to market – spiega Orbelli –. Oggi Engie ha abbandonato la soluzione Opentext Documentum on premise e grazie all’implementazione di Opentext Intelligent Capture e Opentext Extended Ecm for Salesforce ha migliorato la collaborazione, automatizzato i processi e massimizzato l’efficienza, facilitando l’esperienza dell’utente nel suo lavoro”. Una strategia resa peraltro possibile grazie al supporto di Pic Informatica Lynx Group e alle competenze del partner nella system integration.
Proprio il valore dei partner di Opentext viene più volte ribadito, un “ecosistema aperto dove non c’è competizione e tutti sono necessari, ciascuno con le proprie competenze“. Si sofferta su questo tema Maurizia Cacciatori, ex pallavolista e capitana della Nazionale Italiana di Volley, ospite speciale della giornata, che nel suo intervento sottolinea “l’importanza di una mentalità e di un gioco di squadra in un mondo digitale complesso ed evoluto, dove come nel mondo dello sport serve allenamento e innovazione continua, per andare oltre i limiti: “Le coppe si vincono in allenamento, si va in gara solo per ritirarle”, è il suo motto.
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