Per il 55% delle aziende, l’intelligenza artificiale rappresenta un elemento chiave per il successo dell’impresa e per il 67% lo sarà nel prossimo futuro. I benefici che le aziende si attendono dall’implementazione dell’AI vanno dalla riduzione degli errori (72%) alla semplificazione dei processi (68%), dall’incremento della produttività e dell’efficienza (67%) alla semplificazione nell’analisi dei dati (62%) fino alla riduzione dei tempi su attività non a valore (60%). Vantaggi che non possono prescindere da una corretta regolamentazione per l’82% delle imprese e da un controllo costante del funzionamento e degli output dell’AI da parte dell’uomo per il 70% delle imprese.
I dati emergono da una recente ricerca realizzata congiuntamente da TeamSystem e Kantar e mostrano quanto l’AI goda oggi di grande attenzione da parte delle imprese, essendo già parte delle strategie o inserita nei piani di investimento futuri. “La fiducia che le imprese dimostrano nell’AI ci restituisce l’immagine di un mercato in cui, specie fra le Pmi, c’è una forte spinta verso l’adozione di questa tecnologia, in grado di fungere da volano per la competitività stessa delle realtà che scelgano di adottarla all’interno dei loro processi”, commenta Federico Leproux, Ceo di TeamSystem.
L’AI entra nelle strategie aziendali
Anche TeamSystem mette al centro delle proprie strategie soluzioni basate sull’AI al servizio delle 2 milioni di partite Iva – prevalentemente Pmi, microimprese e studi professionali – che compongono il portfolio clienti. Con l’obiettivo di rafforzare questi asset, il Gruppo ha allocato 250 milioni di euro sull’intelligenza artificiale all’interno di un piano di investimenti su base quinquennale in Ricerca & Sviluppo che mira a rendere l’AI più pervasiva e integrata in tutte le suite di soluzioni TeamSystem. Già una fetta importante dei clienti utilizza le soluzioni del Gruppo basate sull’AI; l’obiettivo di TeamSystem è di arrivare entro la fine del 2024 ad avere almeno l’80% dei clienti con una use case AI. “La nostra scelta di investire ulteriormente in questa direzione rispecchia il ruolo che TeamSystem ha consolidato sul mercato delle nuove tecnologie: vogliamo essere all’avanguardia, per poterci dotare dei mezzi e delle competenze necessarie per essere diffusori di competitività digitale, sia in Italia che all’estero, favorendo l’adozione dell’AI nelle piccole e medie imprese, così come fra i professionisti e nella PA”, dichiara Leproux.
“Da tempo in TeamSystem parliamo dell’intelligenza artificiale come di un grande abilitatore di semplicità, sia internamente per i nostri processi, sia inserita nei nostri prodotti. L’AI è infatti in grado di “nascondere la complessità”, di semplificare, efficientare e liberare tempo alle risorse – interviene Tommaso Cohen, Coo e Cfo di TeamSystem -. La sua importanza ci ha spinto a metterla sempre più al centro dei nostri piani di investimenti presenti e futuri, per permettere alle nostre persone impiegate in R&D (circa 1.300) di lavorare al meglio su questo fronte, che riteniamo sarà sempre più centrale per le imprese”.
Un’acquisizione che mixa AI e fintech
Proseguendo sulla propria roadmap nelle strategie di sviluppo dell’AI, TeamSystem intraprende di recente un altro importante passo che vede l’acquisizione di Change Capital, azienda operativa nel fintech nata nel 2019 ad Arezzo dell’idea dei co-founder Francesco Brami e Tiziano Cetarini. L’operazione permette al gruppo di entrare con una presenza diretta nel segmento della mediazione creditizia, un mercato in forte espansione, integrando al proprio interno soluzioni di finanza agevolata basate sull’AI. Nello specifico, TeamSystem acquisisce il 61% del capitale sociale della fintech company che si rivolge alle Pmi per semplificare l’accesso al credito e alla finanza agevolata attraverso una piattaforma proprietaria che offre servizi di mediazione creditizia, supportata da tool basati sull’AI.
Si aggiungono così al portfolio di TeamSystem, 200 soluzioni finanziarie, inclusi tool per la ricerca, la selezione e il conseguimento delle agevolazioni finanziarie e dei contributi a fondo perduto per accrescere la competitività d’impresa, favorendo anche l’accesso a nuove soluzioni sul credito a medio-lungo termine. Attraverso il modello implementato da Change Capital, le Pmi possono infatti abbattere i tempi e i costi del processo di reperimento di nuove risorse finanziarie.
La società acquisita, sviluppata secondo un modello phygital di ultima generazione, ha chiuso il 2023 con un fatturato di 5,5 milioni di euro, con un Cagr 2019-2023 di +131%, e conta oggi oltre 500 clienti e un team di 65 professionisti che operano dalle sedi di Milano, Brescia, Firenze, Arezzo e Viterbo.
“Questa operazione rafforza il nostro presidio nel fintech, divenuto ormai una componente fondamentale e distintiva della nostra offerta. Nel nostro piano di sviluppo industriale, infatti, il fintech rappresenta una delle 4 aree di sviluppo strategiche identificate per il Gruppo, accanto all’AI, al cloud e alla sicurezza. Come operatore nell’open banking in Europa nel mondo Corporate, l’ingresso in Change Capital ci permette di aggiungere un nuovo, importante, tassello per continuare a crescere in questa direzione”, conclude Leproux.
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