Dalla sua fondazione nel 1999, Dedagroup segue una strategia di crescita incentrata su espansione organica ma anche di acquisizioni. Nel solco di questa strategia l’annuncio dell’acquisizione di Gruppo Scai per rafforzare il portafoglio di competenze e soluzioni tecnologiche che Dedagroup offre ai propri clienti.
Con questa mossa l’azienda vuole accelerare il raggiungimento dell’obiettivo di 600 milioni di euro di ricavi e oltre 5.000 collaboratori entro il 2025 ed in questo senso l’acquisizione di Scai rappresenta un tassello coerente con l’idea di ampliare l’offerta di soluzioni di trasformazione digitale – in particolare nei settori come il banking, l’assicurazione, l’enterprise e la pubblica amministrazione.
Gruppo Scai, perché nel mirino di Dedagroup
Per capire come, è importante ‘studiare’ un attimo il business di Gruppo Scai, la realtà acquisita. Fondata nel 1973 Gruppo Scai è un’azienda con presenza sul mercato italiano e internazionale, con uffici a Torino, Varsavia e Dubai. Si distingue per le competenze nella gestione di processi, infrastrutture, sistemi e applicazioni, ed offre soluzioni avanzate proprio nei verticali chiave di interesse per Dedagroup come banking, telecomunicazioni e insurance.
In numeri: con oltre 450 clienti e un fatturato di 123 milioni di euro nel 2023, Scai conta oggi oltre 1.400 dipendenti che seguono una proposta articolata su quattro pilastri: experience design e progettazione di esperienze digitali coinvolgenti e immersive; extended reality (XR) e AI, con una forte enfasi su queste tecnologie emergenti a supporto della trasformazione digitale delle imprese; cloud transformation, per aiutare le organizzazioni a migrare verso infrastrutture cloud più efficienti e sicure e cybersecurity/smart city per offrire sicurezza dei dati e lo sviluppo di infrastrutture digitali per città intelligenti.
La domanda di soluzioni (cloud computing, intelligenza artificiale e cybersecurity) è in costante aumento e con l’acquisizione di Scai, Dedagroup si posiziona strategicamente per intercettare la domanda. Marco Podini, presidente esecutivo di Dedagroup, al riguardo evidenzia come questa operazione consenta a Dedagroup di “guidare l’impulso all’innovazione, grazie a soluzioni digitali evolute e tecnologie emergenti, come anche l’experience design”. Ribadendo la complementarità tra Dedagroup e Scai.
Dedagroup, strategia di espansione
L’acquisizione di Gruppo Scai non è nella strategia Dedagroup solo una transazione aziendale ma riflette la strategia di espansione, sia nazionale che internazionale. “Il nostro impatto sul mercato nazionale si rafforza ulteriormente, consolidandoci come grande player tecnologico a capitale italiano e sostenendo i nostri piani di espansione internazionale, già potenziati nel 2024 con l’acquisizione di ShareOne negli Stati Uniti e Quod Orbis nel Regno Unito” evidenzia Podini.
L’operazione odierna segna la diciottesima acquisizione per Dedagroup dal 2020, azienda controllata dalla holding Lillo della famiglia Podini (che possiede anche il gruppo discount Md).
La strategia di Dedagroup si basa su due pilastri: espansione geografica e innovazione tecnologica,“la sfida è soprattutto portare la nostra posizione di leadership, che in Italia è sostanzialmente chiara, nelle aree di elezione all’estero” precisa Podini. Con le due operazioni internazionali completate nel 2024 – quella di Londra e quella negli Usa – Dedagroup punta a mantenere alta l’attenzione sui mercati esteri nei prossimi anni.
Un ultimo spunto di riflessione: oggi Dedagroup sta anche valutando l’apertura del capitale, con l’ingresso in Borsa o l’intervento di fondi di private equity entro il 2026, quando anche questa ultima operazione dovrebbe essere ampiamente digerita.
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