Il costante aggiornamento tecnologico sta diventando una richiesta fondamentale dei clienti. Multipartner sceglie di guidare la digital transformation passando a un’infrastruttura IT virtuale, in collaborazione con Fujitsu.
La spinta della trasformazione digitale è in continua crescita, il business necessita di nuovi supporti e i manager di Multipartner, operante nel settore del controllo e della protezione dei dati sensibili, hanno deciso di implementare un’architettura server e storage in grado di assicurare alte prestazioni e totale sicurezza, garantendo allo stesso tempo un servizio “always-on”.
“Per diversi anni abbiamo supportato la crescita investendo nei nodi di erogazione presenti nei due data center certificati che utilizziamo – racconta Renzo Grandi, Responsabile Servizi ICT di Multipartner – ma di recente abbiamo dovuto prendere in considerazione l’ipotesi di virtualizzare l’architettura, per poter far fronte alle crescenti richieste di potenza di calcolo, sicurezza e flessibilità”.
Per la realizzazione di questo progetto, la società ha scelto VMware come hypervisor e, affiancata dal Gruppo Filippetti, ha iniziato la ricerca della piattaforme hardware più adatta. La scelta è ricaduta sui server Fujitsu, tra i pochi certificati VMware e in costante aggiornamento tecnologico, e nello specifico sull’architettura iperconvergente Fujitsu Integrated System Primeflex for VMware vSAN, in cui i server Fujitsu giocano un ruolo fondamentale. L’architettura iperconvergente di VMware (HCI), prevede in particolare l’utilizzo di vSphere e vSan, oltre a Site Recovery Manager (SRM) e si adatta alle soluzioni Fujitsu senza bisogno di onerose fasi di test o di attività di integrazione, vSAN offre infatti una serie di opzioni di distribuzione grazie al supporto dell’ecosistema di fornitori vSAN ReadyNode.
L’obiettivo finale della società è oggi quello di riuscire a sfruttare meglio le piattaforme hardware (basate su architetture X86 e sistemi operativi Windows e Unix), che prima erano un limite alla crescita. “Se prima non riuscivamo a mettere più di quattro o cinque processi su una singola macchina fisica – spiega Grandi – oggi siamo in grado di implementare dieci macchine virtuali da quattro core ciascuna su un solo server fisico da 40 core”.
L’implementazione delle nuove architetture ha già portato ad evidenti vantaggi: in caso di manutenzione, le macchine virtuali possono essere spostate senza nessuna conseguenza in termini di interruzione dei servizi, i backup possono essere eseguiti in pochi minuti invece di richiedere ore e la flessibilità operativa consente sia di supportare la crescita, sia di gestire meglio i picchi in fase di elaborazione dei dati.
La nuova architettura non trascura anche il tema della sicurezza dei dati, da sempre core business di Multipartner. Le macchine virtuali sono infatti più sicure e controllabili di quelle fisiche e la nuova configurazione dei nodi di erogazione consente di allineare i dati quasi in tempo reale tra i due siti fisici. Viene assicurato ai clienti un servizio senza interruzioni anche in caso di eventi imprevedibili, riuscendo ad avere un disaster recovery che ci avvicina al real time.
La configurazione hardware e software attuale consente a Multipartner di guardare con più tranquillità al futuro. La società afferma di aver acquistato risorse in abbondanza in modo da poter sostenere ulteriori sviluppi e da consentire di attivare rapidamente nuovi nodi di erogazione ovunque all’estero. I clienti potranno così scegliere dove tenere i loro dati sensibili.
“La virtualizzazione è una nuova sfida per la crescita di Multipartner, attraverso un processo graduale, senza nemmeno un minuto di downtime nei servizi
erogati ai clienti”
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