Sono stati 2.268 i partecipanti alla manifestazione Digital Design Days 2018 ospitata durante la Milano Digital Week, provenienti da 51 paesi con un incremento del 34% rispetto alla edizione precedente. “Le tre edizioni fino ad oggi hanno portato a 5.000 partecipanti e l’89% afferma di tornare”, commenta Filippo Spiezia, co-founder e direttore creativo dei Digital Design Days, organizzati insieme The Meeting Lab. Un pubblico per il 58% maschile e il 42% femminile, per il 67% italiano e per 33% straniero.
“I punti di forza della manifestazione sono stati sicuramente i contenuti – continua -: speaker visionari intervenuti in Italia per la prima volta o tornati a distanza di molti anni, come David Carson dal 1996; o i contenuti esclusivi e i talk inediti. I Digital Design Days sono stati anche luogo di rilascio per prodotti importanti, per esempio Wacom ha presentato per la prima volta al mondo la sua Syntic 32, Microsoft ha presentato per la prima volta il suo Surface Book 2.”
Il fatto che l’evento fosse ospitato dentro la Milano Digital Week ha permesso di allargare il bacino di utenza. “Solo risvolti positivi da questo connubo – precisa – di cui il principale è stato il far conoscere i Digital Design Days alla cittadinanza di Milano; ora i DDD sono evento conosciuto non solo dai professionisti del settore di tutto il mondo ma molto più ampio anche a livello cittadino”.
Un primo passo per l’ambizione che i DDD si danno come punto di raccordo per le iniziative future di design. “Riaffermarsi capitale mondiale del design, annoverando da adesso in avanti anche il digital design. Affermarsi in questo settore nel momento storico attuale è importante perché altri Paesi si stanno facendo strada in tal senso. E’ ovviamente un punto di vista personale, ma a mio avviso c’è molto da fare per migliorarsi, per esempio dare più spazio alle realtà emergenti italiane pur mantenendo una matrice internazionale.
L’integrazione tra design e tecnologia è però la ragione princiaple per cui i DDD sono parte della settimana Digital milanese, “E’ un tema centrale il legame fra digital e technology. E’ assolutamente fondamentale perché design e tecnologia sono le basi dello storytelling digitale, lo storytelling moderno. La connessione tra design e tecnologia aiuta a raccontare il brand o a vivere meglio l’esperienza interattiva che si sta vivendo, ne sono esempio le installazioni, gli spazi all’interno di retail, gli spazi interattivi nei musei, le esperienze di acquisto all’interno degli store. E’ proprio il connubio equilibrato tra design e tecnologia che permette di acquisire un migliore livello di conoscenza del brand e fare esperienze di conoscenza e di acquisto uniche”.
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