Nuovi tagli occupazionali in vista per BT. Il gruppo britannico delle Tlc ha infatti recentemente annunciato la riduzione del 12% circa della propria forza lavoro nell’arco di tre anni. Si tratta di circa 13.000 dipendenti con ruoli amministrativi e di middle management, che saranno in parte compensati dalla graduale assunzione di 6.000 fra nuovi ingegneri, tecnici e addetti al front office.
Il gruppo impiega oggi 106.400 persone, di cui 82.000 in UK e il resto nelle filiali distribuite a livello globale; e non ha specificato in quali dei 63 Paesi in cui ha i suoi dipendenti saranno applicati i tagli, anche se è certo che una buona parte sarà in UK; voci di corridoio indicano qui due terzi dei tagli. La società lascerà anche la sua sede principale nel centro di Londra per una location meno costosa e più funzionale.
Non si tratta della prima manovra in questa direzione; già lo scorso anno il gruppo aveva tagliato 4.000 posizioni in diverse sedi estere, Italia inclusa, nell’ambito di una strategia di ottimizzazione dei costi.
Obiettivi, concentrazione su 30 siti e spinta sul 5G
La nuova strategia firmata dal Gavin Patterson, chief executive officer di BT è anche legata agli ultimi risultati finanziari del gruppo, che ha registrato un calo dei ricavi del 3% a 5,967 miliardi di sterline nel quarto trimestre, al di sotto delle attese degli analisti. Gli utili core sono invece cresciuti dell’1% a 2,083 miliardi di sterline.
Nei piani di BT, la riorganizzazione porterà nel giro di tre anni a una riduzione di costi per 1,5 miliardi di sterline, pari a circa 1,7 miliardi di euro.
La strategia messa in atto punta a “semplificare il modello operativo, concentrando le attività su circa 30 siti strategici, con l’obiettivo di ridurre l’inefficienza legata alla diffusione su molti siti in UK”, dichiara Patterson.
Guardando alla strategia di lungo periodo, i tagli fanno parte di un “piano strategico” per “creare valore per gli azionisti a lungo termine mantenendo la posizione dominante nei servizi di telecomunicazioni in UK e alle multinazionali”.
“Il nostro gruppo è posizionato in modo univoco per essere in prima linea nella connettività e nei servizi convergenti – dichiara Patterson -. Siamo leader di mercato in termini di relazioni con i nostri clienti, abbiamo le principali reti di accesso fisse e mobili del Regno Unito, un portafoglio di marchi forti e ben segmentati e partnership strategiche, forniamo prodotti e servizi essenziali per consumatori e aziende, erogati attraverso più canali per soddisfare le loro esigenze”. Per mantenere questo posizionamento, spiega il ceo, “la nuova forza lavoro dovrà spingere i settori d’avanguardia, come la fibra ottica e le connessioni mobili con tecnologia 5G“.
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