Teamleader compie il primo anno in Italia, impegnativo, ma che ha centrato molti degli obiettivi prefissati: il raggiungimento di oltre 560 nuovi clienti – perlopiù nel settore dei servizi, del marketing e della comunicazione, degli studi professionali – e la formazione di un team di 10 collaboratori. “Traguardi che vogliono essere per la giovane azienda solo un punto di inizio per un ulteriore sviluppo del business” racconta Jeroen De Wit, ceo Teamleader, incontrato di recente in Italia.
Il gruppo supporta il processo di digital transformation delle aziende grazie ad una soluzione CRM erogata in modalità SaaS, progettata per gestire tutti i moduli da un’unica piattaforma.
A livello europeo, quello che ha contraddistinto ad oggi la scale-up belga è la velocità di crescita. Nata sedici anni fa come web agency dall’intuizione di tre giovani ingegneri, l’azienda ha costantemente ampliato il proprio business ed è oggi presente in 6 Paesi a livello europeo e conta complessivamente un team di 150 dipendenti, tutti giovani professionisti.
Target, le piccole imprese italiane
Il tessuto economico italiano, che conta 4 milioni di micro imprese, risponde al target di Teamleader. “In Italia troviamo un mercato potenziale molto importante per le nostre esigenze – dichiara Lorenzo Tiberi, sales manager di Teamleader Italia –. Ci rivolgiamo principalmente alle piccole imprese più che alle medie, anche se molte ci scelgono per gestire anche solo un dipartimento o una singola attività in modo più organizzato e con uno strumento più semplice”. Verso queste aziende, Teamleader si propone come facilitatore nella diffusione di una modalità di lavoro più smart e customer-oriented, supportando anche l’apertura al mercato online.
Linearità e approccio consulenziale
“A volte le aziende dispongono di tante informazioni sul cliente ma difficilmente le gestiscono in modo coerente – spiega Tiberi –. Noi aiutiamo le imprese a lavorare meglio facendo sì che in unico tool possano sviluppare tutto il flusso di processo: dal primo contatto con il cliente, al lead, alla trattativa, al preventivo, alla gestione del contratto, alla fatturazione, con il monitoraggio di ogni progetto, fino alla valutazione del progetto stesso per capire se è stato redditizio o meno”.
Il modulo principale della piattaforma è stato sviluppato da zero e quasi esclusivamente sulla base dei suggerimenti raccolti dai clienti. “In questo processo – continua Tiberi – la linearità è il punto di forza, perché il prodotto nasce direttamente come strumento in grado di espletare tutto il flusso aziendale in un processo già prestabilito, a differenza di altri prodotti che magari sono partiti dal CRM per andar poi ad integrare altre funzioni”.
La piattaforma – spiegano – si caratterizza per la facilità d’uso della soluzione, che consente al cliente già in fase di prima implementazione di poter accedere al 90% delle funzionalità senza dover ricorrere all’assistenza; il prezzo, modulare e che promette un risparmio economico del 20-30%; l’attenzione per l’integrazione; il supporto consulenziale con assistenza in lingua italiana dal primo contatto alla fase di assistenza, e l’approccio customer centric che prevede per esempio, durante la fase di onboarding, tre mesi di consulenza gratuita garantita a tutti i clienti.
“Il nostro non è un servizio di assistenza ma un vero e proprio supporto consulenziale – spiega Tiberi -; alla base di tutto c’è lo studio del cliente ed un confronto con questo per capire insieme come digitalizzare i processi“.
Un fondo di 1 milione di euro per gli sviluppatori
Il gruppo punta a crescere e in Italia ha l’obiettivo di arrivare a 1.000 clienti entro la fine del 2018, mantenendo un tasso di crescita del 10%, e aprire ulterrmente il propio marketplace agli sviluppatori. Per favorire le integrazioni, Teamleader annuncia la disponibilità di un Integration Fund, del valore di 1 milione di euro, destinato a ISV, software house, e startup europee per lo sviluppo e il miglioramento dei prodotti.
Si tratta di una strategia di evoluzione da prodotto a piattaforma, che vuole incoraggiare i software builder a unirsi all’ecosistema, facilitando al contempo le aziende nell’adozione del cloud.
“Abbiamo già avviato questo percorso in Belgio e Olanda; ora l’attenzione si concentra sui mercati spagnolo, francese e italiano – spiega Jeroen De Wit, ceo Teamleader – e riteniamo che l’aggiunta di integrazioni utili a soddisfare gli specifici flussi di lavoro delle varie società sia essenziale per rendere efficace questa transizione. Vogliamo rappresentare un importante ingranaggio nella macchina che guida le Pmi europee verso il cloud, che deve andare a beneficio di tutti”.
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