Italiaonline sostiene il percorso di digitalizzazione delle imprese italiane, con il rilascio di un nuovo prodotto, iOL Audience Custom, una versione evoluta di iOL Audience.
Indirizzata in particolare al mondo delle Pmi, iOL Audience Custom permette alle aziende utilizzatrici di costruire un’audience personalizzata, su cui effettuare campagne di marketing e remarketing a elevato tasso di conversione; l’audience è formata dall’insieme dei visitatori dei siti di Italiaonline profilati per intenzioni di acquisto e raggiunti, con lo stesso messaggio, anche sulle piattaforme di Google, Facebook e Bing.
Utenti più profilati con Libero Mail
Con iOL Audience Custom, Italiaonline seleziona e profila per intenzioni di acquisto i visitatori delle sue property, raggiungendo, con campagne di Digital Advertising, gruppi di utenti che in rete hanno dimostrato interesse almeno una volta per i prodotti e servizi della specifica azienda cliente. È una peculiarità che Italiaonline può offrire grazie alla disponibilità di dati gestiti direttamente e derivanti dall’utilizzo dei propri servizi, primo fra tutti la Libero Mail, il principale servizio di posta elettronica italiano, e le directory PagineGialle.it, PagineBianche.it e PgCasa.it.
Quando l’utente cerca su web un servizio o un prodotto specifico e transita dai portali Italiaonline, troverà ogni volta che naviga ed anche visitando altri siti, motori di ricerca e social network, l’annuncio del prodotto o del servizio oggetto della sua ricerca iniziale; infatti con iOL Audience Custom Italiaonline realizza un database in cui viene tracciato in modo anonimo ogni passaggio dell’utente in ognuno dei siti e delle applicazioni del bacino di audience, permettendo fra l’altro il “retargeting”, il raggiungimento dell’utente più volte in diversi luoghi con lo stesso messaggio.
“Le PMI rappresentano un mercato vasto quanto ancora poco esplorato e supportato – sottolinea Antonio Converti, Ceo di Italiaonline –; abbiamo quindi ritenuto di dover coprire un’esigenza delle imprese che hanno bisogno di media planning di profilo più evoluto, ma non hanno le competenze adeguate. Con questa evoluzione generiamo diamo l’opportunità alle Pmi di accedere a servizi prima riservati solo alle grandi realtà. Con iOL Audience Custom, facciamo per le PMI quello che i grandi media plannner fanno per un grande brand”.
“iOL Audience Custom è la naturale evoluzione della nostra offerta di Digital Advertising – aggiunge Carlo Meglio, chief development & innovation officer di Italiaonline –, perché consente di coniugare la ricchezza dei dati dell’audience di Italiaonline con l’esigenza delle Pmi italiane di indirizzare i propri messaggi pubblicitari a utenti realmente interessati ai loro prodotti e servizi, ovunque essi si trovino su internet (siti, motori di ricerca, social network). L’offerta è gestita dal nostro Centro di Eccellenza di Digital Marketing Moqu ADV, localizzato a Firenze”.
Crescita all’insegna della diversificazione
Italiaonline, la realtà nata dalla fusione per incorporazione di Italiaonline in SEAT Pagine Gialle, ha nella propria offerta i servizi per imprese e cittadini Pagine Gialle, Pagine Bianche e Tuttocittà, i portali Libero, Virgilio e superEva, le utility 892424 e 1240, la concessionaria di pubblicità online IOL Advertising e più di 60 agenzie attive in tutta Italia che costituiscono, con oltre 800 agenti, la più grande rete italiana di consulenti di digital marketing.
I numeri di audience ne fanno la prima web company nazionale: 5 milioni di utenti unici medi al giorno navigano sui suoi domìni, di cui 2,4 milioni da mobile (Fonte: Audiweb Database, powered by Nielsen, media ultimi 12 mesi. I dati ancora non comprendono Google, Facebook e Microsoft).
Manovre sugli organici
Italiaonline continua quindi la sua opera di diversificazione, aggiornamento ed allineamento con la crescente domanda di servizi di Digital Advertising, e non è oggetto di meraviglia il braccio di ferro degli ultimi mesi sulla riduzione degli organici: molte delle sue persone sono ancora legate al vecchio business di Pagine Gialle, che non genera più adeguati ricavi.
Siamo combattuti fra la speranza che i posti di lavoro a rischio, soprattutto quelli della sede storica di Torino, vengano confermati, e l’auspicio che, a fronte di possibili riduzioni dei vecchi organici la nuova azienda “imbarchi” altrettanti giovani con skill adeguati alle nuove tecnologie e ai nuovi processi.
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