Una rete 5G per l’Italia a firma Vodafone e Telecom Italia, mettendo a fattore comune risorse per accelerare i tempi verso la rete del futuro. Ma soprattutto la consapevolezza che le azioni debbano essere condivise.

Un importantissimo passo è la firma del memorandum di intenti tra Vodafone e Tim, con una roadmap di azioni comuni da sottoscrivere, ufficializzato ieri. Con un duplice obiettivo: valorizzare le reti mobile di entrambi gli operatori in Italia e fare fronte compatto verso i concorrenti nell’era dell’imminente 5G. In estrema sintesi, un accordo di condivisione delle reti tra i due nemici di sempre.

Il memorandum, al momento solo una potenziale alleanza, punta a economie di scala tra i due operatori su tre asset: la condivisione della componente attiva di rete 5G, la valutazione della condivisione degli asset attivi della rete 4G e l’ampliamento dell’accordo già in essere per la condivisione della rete passiva, per utilizzare in modo più efficiente l’infrastruttura di rete, sia in zone urbane sia in aree rurali”.

Un memorandum d’intesa non vincolante in relazione ad una potenziale partnership per condividere la rete attiva ed ampliare l’attuale accordo di condivisione della infrastruttura passiva” precisano congiuntamente i due attori, ribandendo che “le parti stanno inoltre valutando fattibilità e contenuti di una possibile aggregazione in una sola entità delle rispettive torri di trasmissione in Italia”.

Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato Telecom Italia
Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato Telecom Italia

La firma definitiva dovrebbe essere posta in tempi rapidi, per raggiungere gli obiettivi preposti entro fine 2019, prima della marcia a spron battuto del 5G nel 2020, sempre se l’Antitrust darà parere favorevole (vincolante).

Sul 5G la posizione dichiarata sarà quella di “valutare la fattibilità tecnica e commerciale di installare congiuntamente i propri apparati attivi 5G nel Paese, incluso in alcune grandi città dove ciascuna società potrebbe voler mantenere flessibilità strategica e assicurare la propria capacità di rispondere alle esigenze dei rispettivi clienti”
L’impegno è quello di permettere una rapida implementazione della tecnologia 5G con la coperture territoriale e costi inferiori. Senza dimenticare la condivisione anche delle reti 4G esistenti per generare ulteriore efficienza, passando dagli attuali 10.000 siti a un copertura nazionale.

Conseguenza dell’intesa sul piano della condivisione delle reta passiva, invece, sarà l’unione degli asset fisici di entrambe le realtà che porterà a 22 mila torri dislocate in tutta Italia mettendo a fattore comune le infrastrutture di rete di Vodafone e quelle di Inwit (società quotata in borsa e controllata al 60% da Tim).

Aldo Bisio, Amministratore Delegato Vodafone
Aldo Bisio, Amministratore Delegato Vodafone

Non sarà semplice stabilire nuovi equilibri e strategie di controllo nella rete unificata ma il memorandum si prende carico dell’effettiva possibilità di giungere ad un protocollo di intesa definitivo, a equilibri futuri e comunanza di intenti: Vodafone e Tim avranno parità di capitale e di diritti di governance, con il veto di portare avanti un’Opa per l’acquisto delle azioni Inwit della controparte.

Soddisfazione dai due amministratori delegati. Aldo Bisio, Vodafone: “Questa partnership ci consente di creare rilevanti benefici per i nostri clienti e per i soggetti coinvolti… Il 5G rappresenta una discontinuità tecnologica con un impatto sociale profondo, che richiede investimenti, efficienza e rapidità realizzativa. Questo ci ha portato ad ampliare l’ambito della positiva esperienza di cooperazione attuale”. Luigi Gubitosi, Telecom Italia: “… Siamo convinti che la condivisione della rete sia un elemento chiave per offrire un servizio più esteso, migliore ed efficace a vantaggio del Paese, dei clienti e di tutti gli stakeholder”.

L’avvio della partnership mobile con Vodafone per il 5G è parte del piano industriale 2019-2021 presentato ieri da Gubitosi, complesso, che porta avanti accanto alla strategia mobile il tavolo avviato con Open Fiber per la rete fissa. Accontentando le due anime del Cda, Fondo Elliot (fronte mobile) e Viventi (rete fissa).

Intanto la questione dello scorporo della rete va avanti nei palazzi del governo e il dibattito sul 5G coinvolgerà tutti gli operatori del settore (in battibecchi su alleanze e competition) la prossima settimana a Barcellona. Apre lunedì il Mobile World Congress 2019.

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