“Gli eccellenti risultati del primo semestre – con tutti gli indicatori operativi in crescita – confermano la fiducia di amministrazioni e imprese negli strumenti Consip: trasparenti, efficienti e solido ‘ponte’ di collegamento tra domanda e offerta”, così Cristiano Cannarsa, amministratore delegato Consip, commenta positivamente i risultati Consip per il primo semestre del 2019.
Nei numeri, cresce a doppia cifra, +21% rispetto al medesimo periodo del 2018, il valore degli acquisti effettuati nei primi sei mesi del 2019, per un valore complessivo di 6,1 miliardi di euro.
Nel corso dei primi sei mesi del 2019, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana – costituita come società ad azionista unico (è il Ministero dell’economia e delle finanze italiano) ha agito anche con il ruolo di stazione appaltante e ha pubblicate 13 gare, per un valore di bando complessivo di 5,3 miliardi di euro. Ne sono state aggiudicate 15, per 52 lotti complessivi. Un dato che documenta l’attenzione alla conclusione delle procedure avviate nel 2018 e negli anni precedenti.
Consip tra le pubblicazioni più rilevanti evidenzia quelle relative a energia elettrica, gas naturale, telefonia mobile e alcune gare in ambito sanitario (mammografi, stent coronarici, pacemaker e defibrillatori, service dialisi).
In crescita anche le gare nella modalità application service provider, quelle in pratica in cui la società controllata fornisce ad altre PA la piattaforma di negoziazione. In questo ambito specifico Consip nei primi sei mesi del 2019 ha bandito 582 gare (erano solo 124 nel 2018), per un valore di bandi complessivi di 3,3 miliardi di euro.
Nel dettaglio si evidenzia un’offerta ampia e differenziata che a fine primo semestre 2019 conta sempre più utilizzatori. Sono quasi 90mila i centri di spesa delle pubbliche amministrazioni abilitati al sistema e hanno concluso circa 325mila ordini di acquisto riconducibili ad almeno una delle 92 iniziative attive.
I fornitori sono complessivamente oltre 120mila (il 99% costituito da micro e piccole o medie imprese), contando tutti gli aggiudicatari di gara o comunque gli abilitati agli strumenti Consip. Quattro su dieci hanno concluso almeno un contratto dall’inizio dell’anno.
L’analisi limitata alle convenzioni e agli accordi quadro (strumenti di acquisto) nel primo semestre fotografa un valore di acquisti per 2,1 miliardi di euro (+17% rispetto al medesimo periodo 2018).
Infine per quanto riguarda il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa) e il Sistema dinamico d’acquisto della PA (Sdapa), Mepa vale acquisti per complessivi 2,1 miliardi (+26% rispetto al 2018) e Sdapa 1,9 miliardi di euro, mentre Consip conta complessivamente 200 gare bandite (appalti specifici), con una percentuale di crescita del 30%, sempre rispetto al medesimo periodo 2018.
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