Le limitazioni agli spostamenti delle persone e il distanziamento sociale sono diventati e saranno ancora, per diversi mesi, misure indispensabili per il controllo della diffusione dell’epidemia e si sono rivelate armi efficaci nei mesi scorse per contenerla. Pur con una serie di considerazioni di cui è importante tenere conto, per esempio riguardo il rispetto della privacy, anche i droni possono rivelarsi uno strumento utile per contenere la diffusione di Covid-19 in diversi ambiti, alcuni inaspettati.
E’ quanto emerge dall’analisi di GlobalData che attraverso lo studio di casi reali documenta l’efficacia nell’utilizzo dei droni contro la pandemia, come spiega Manish Dixit, principal disruptive tech analyst di GlobalData:“Poiché gli approcci tradizionali non riescono a contenere la diffusione del virus, i governi guardano con interesse alle tecnologie più diverse e innovative, come l’utilizzo dei droni per garantire il distanziamento sociale, monitorare gli assembramenti, ma anche fornire medicinali o per compiti specifici come per esempio la disinfezione spray di specifiche aree, con una riduzione significativa dei costi in una serie di operazioni”.
Droni, utilizzi in ambito sanitario e per l’assistenza
Partiamo proprio da questo ultimo caso d’uso. Dji è un’azienda cinese, con sede a Shenzen, che produce droni e quadricotteri e sta lavorando con le autorità cinesi per disinfettare luoghi pubblici, fabbriche, aree residenziali, ospedali che potrebbero essere stati precedentemente occupate da pazienti infetti. In questo caso i droni spruzzando i disinfettanti possono potenzialmente ridurre il rischio per chi lavora in prima linea nelle aree infette e riuscire a sanificare una vasta area in un tempo più breve rispetto a quanto è possibile fare con i metodi tradizionali. Oppure ancora GlobalData cita l’esempio di Draganfly Innovations che sviluppa e produce droni con particolari sistemi video a bordo in grado di monitorare e rilevare quali persone manifestano sintomi della malattia. I droni sono infatti dotati di speciali sensori e sfruttano la visione computerizzata per rilevare le persone con sintomi e prevenire così la diffusione della malattia a un gruppo più ampio.
Sempre in ambito medico/assistenziale, il caso d’uso più interessante è quello dell’utilizzo dei droni per assicurare le forniture mediche e la consegna di generi alimentari. Wing, una consociata di Alphabet, ha implementato un sistema di consegna di questo tipo per fornire beni essenziali ai residenti della Virginia, proprio in questa fase di pandemia. Usando un’app mobile, i clienti possono ordinare quanto serve online e il drone preleva l’ordine dalla struttura deputata per provvedere alla consegna.
Un caso d’uso interessante è l‘utilizzo dei droni per il rilevamento delle aree di mappatura in cui gli ospedali vengono costruiti. In paesi come Cina, Stati Uniti e Germania, i droni vengono utilizzati per mappare ed illuminare le aree selezionate con un dispendio minimo di risorse ed abbattendo i costi.
Più tradizionale è invece l’utilizzo dei droni con lo scopo semplicemente di vigilare effettivamente sul rispetto delle regole di contenimento. Droni dotati di telecamere ed altoparlanti possono essere utilizzati per tenere sotto controllo le violazioni ma anche eventualmente per comunicare nuove informazioni e messaggi. E’ quello di cui si occupa MicroMultiCopter (Mmc), che rende disponibili droni dotati di telecamere per fornire aggiornamenti sulla situazione nelle strade e identificare le persone che non rispettano le norme di blocco.
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