Le aziende ed i professionisti che si occupano degli impianti che generano e distribuiscono risorse energetiche sanno bene quanto sia articolato e complesso riuscire a mantenere sotto controllo l’efficienza dei sistemi che rappresenta un punto nevralgico dell’intera “supply chain” per quanto riguarda la fornitura di energia.
La maturità delle tecnologie Internet of Things in ambito energy può quindi portare una serie importante di vantaggi, specialmente alle compagnie oil&gas e alle utilities in genere, e questo in diversi ambiti. IoT non si rivela funzionale solo nell’ottimizzazione dei processi, ma anche per incrementare l’affidabilità delle infrastrutture sul campo.
In uno scenario in cui i sistemi SCADA sono ancora fondamentali per il funzionamento dell’installato anche di un recente passato, affiancare ad essi i benefici legati ad IoT porta una serie di importanti vantaggi. Se è vero infatti che questi ultimi rappresenteranno una componente significativa per l’ottimizzazione delle risorse, allo stesso tempo i sistemi SCADA non saranno in grado di portare le aziende al “livello di maturità digitale successivo”.
La flessibilità offerta dalla capacità dei sensori, anche a basso costo, di rilevare una serie di parametri in modo agile, e quindi di sfruttare i dati per ottenere insights, non è paragonabile rispetto ai modelli di analisi SCADA utilizzati nel passato, questo anche per la possibilità di utilizzare protocolli aperti, in ambito IoT, in modo proprio da riuscire a far convivere entrambe le tecnologie, quando è necessario.
Un “overlay” IoT complementare a SCADA, per questo, contribuirà a facilitare l’ottimizzazione delle risorse, portando l’innovazione necessaria a digitalizzare e automatizzare i processi del flusso di lavoro. Il whitepaper di Software AG spiega come.
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