Smart working e didattica a distanza (Dad) sono ormai una costante nelle vite di moltissimi italiani, costretti a nuove abitudini di vita a causa della pandemia. Lavoratori e studenti si ritrovano a dover passare molte ore al giorno lavorando tra le mura domestiche e spesso condividendo gli stessi spazi.
Oltre al forte spirito di adattamento, queste modalità di lavoro e studio, implicano oggi anche un peso economico. Lo conferma l’ultimo osservatorio Sostariffe.it – portale imparziale e gratuito per il confronto di tariffe e offerte delle principali utenze domestiche e servizi finanziari – che evidenzia come una permanenza più lunga nelle abitazioni si traduca in fatture più onerose.
Famiglie, le più penalizzate
L’indagine di Sostariffe.it stima in particolare le maggiorazioni di spesa relative alla fornitura di luce e gas e quelle della connessione web da rete fissa dovute allo smart working e alla didattica a distanza da casa nel corso del 2020. Vengono esaminati nello specifico tre profili di consumatore-tipo: il single, la coppia e la famiglia, calcolando la spesa media annuale di ciascuno e la stima dell’incremento dei consumi dovuto alle nuove attività da casa.
I dati dicono che i single hanno complessivamente speso 145 euro in più rispetto al passato; le coppie hanno dovuto aggiungere 193 euro mentre per le famiglie la spesa in più è stata di 268 euro.
Svolgere le consuete attività di lavoro e studio da casa, anziché recarsi all’esterno della propria abitazione, comporta dunque un aggravio di costi soprattutto per le famiglie.
Entrando nel dettaglio di spesa, in media i nuclei familiari – considerati dallo studio composti da due genitori e un figlio – hanno speso per le bollette 2.058 euro, di cui 1.661 per la luce e il gas e 397 per la connessione da rete fissa, per un incremento di spesa che si attesta per l’appunto sui 268 euro.
Nel corso del 2020, i single hanno speso per le tre utenze considerate un totale di 1.116 euro, di cui 719 per luce e gas e 397 per internet. Le coppie hanno dovuto sostenere una spesa complessiva di 1.484 euro per le bollette, che comprende 1.087 di luce e gas e 397 di internet.
Lo smart working semplificato, salvo proroghe dovute all’andamento dei contagi e dei vaccini, sarà in vigore fino al 31 marzo. Ma in ogni caso molte aziende continueranno ad adottare ampiamente questa modalità lavorativa anche in futuro.
Nel frattempo una buona notizia c’è, sottolinea Sostariffe.it. Tra le novità governative in arrivo per le famiglie italiane è infatti previsto anche un bonus smart working. Un contributo economico che dovrebbe parzialmente coprire le spese per le utenze necessarie al lavoro domestico. Si tratta di un’agevolazione, che potrebbe essere erogata sotto forma di contributo una tantum, per compensare la rinuncia a straordinari e buoni pasto dovuta al passaggio al lavoro agile.
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