Solo il digitale può dare oggi alle imprese le potenzialità necessarie per essere resilienti alla crisi e prepararsi a cavalcare la ripresa quando finalmente arriverà. Lo testimonia chi ha già investito in innovazione con approcci nuovi generando opportunità di sviluppo. Imprese che hanno come comune denominatore la capacità di usare la tecnologia e l’agilità del cloud per differenziarsi e competere anche a livello internazionale.
L’evento Big Moves for Recovery di Oracle Italia è l’occasione per entrare in contatto con alcune di queste realtà italiane, capire come stanno progettando il proprio futuro anche grazie al supporto del cloud Oracle e in quale contesto si muovono.
Risorse per la resilienza
Lo scenario economico e finanziario è quello illustrato da Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e visiting professor presso l’Università Luigi Bocconi.
Un quadro nel quale l’Italia, nel 2020, registra la caduta del Pil (-9%) più consistente dal dopoguerra, ma che vede anche paradossalmente il nostro Paese fare meglio di altre nazioni europee tradizionalmente più avanti, come Spagna, Portogallo e Regno Unito. A supportare l’Italia contribuiscono le politiche monetarie (dei 180 miliardi di euro di deficit pubblico, 170 miliardi sono finanziati da acquisti della banca centrale europea) che consentono di scavallare il 2020. Per il 2021 ugualmente l’Italia può contare sul finanziamento dall’Europa a sostegno dell’economia e fare leva sulle strategie legate a Recovery fund e Next Generation EU che il Governo sta elaborando, con un peso consistente alla digitalizzazione e alla transizione green.
“In questa situazione incerta – commenta Cottarelli -, dove si sono riparati i danni peggiori e in attesa di superare la crisi, le aziende devono avere come elemento comune il digitale. La sfida per il 2021 è di tipo politico e si concentra su un Recovery Fund ancora incerto, ma che in base alle sue regole dovrebbe destinare il 37% delle risorse ad iniziative verdi e almeno il 10% ad investimenti in digitale, oltre a sussidi all’innovazione come replica dell’Industria 4.0. Un insieme di progetti che spingono gli investimenti in Italia favorendo le aziende di tutti i settori ma soprattutto quelle che saranno in grado di sfruttare la digitalizzazione”.
I percorsi possibili per rendere la ripresa un’opportunità. Li condividono nel corso dell’evento i responsabili dell’area finanziaria-gestionale di tre aziende italiane molto diverse tra loro per ambiti di business e dimensioni, ma accomunate dalla capacità di reazione e di visione nell’abbracciare la trasformazione digitale come elemento di discontinuità.
Ediliziacrobatica con capitale umano
La prima realtà è Ediliziacrobatica, un’azienda atipica e fortemente innovativa che si differenzia per avere inventato, prima in europea, l’edilizia su fune. Una società italiana ma di respiro internazionale che cresceva del +40% prima della pandemia e ha continuato a farlo anche nel 2020, con incrementi a due digit. Ce ne parla Tino Seminara, head of corporate strategy and business development di Ediliziacrobatica.
“Per noi digitalizzazione vuole dire fare un altro step di crescita e, in un periodo di crisi, investire in tecnologia per diventare più forti quando bisognerà cavalcare la ripresa. Portare valore ai nostri i clienti – amministratori di condominio, enti pubblici ed ecclesiastici, privati -, a cui forniamo un nuovo modo di concepire la manutenzione e la gestione degli involucri degli edifici, basato su piccoli interventi, periodici ma frequenti, realizzati su corda senza installare ponteggi o usare piattaforme aree. Un modello possibile grazie al capitale umano specializzato e alla capacità della nostra azienda di attrarre competenze e di formarle internamente sia a livello tecnico che in termini di soft skill”.
Per il futuro gli obiettivi strategici si concentrano sul controllo e codifica dei comportamenti esportando questa modalità di lavoro anche all’estero, per crescere. “Stiamo costruendo un percorso di internazionalizzazione che porta in Francia e punta anche su altri paesi europei – spiega Seminara -. In questo contesto, il percorso intrapreso con il supporto di Oracle riguarda l’amministrazione, finanza e controllo ma anche acquisti, gestione magazzino e Crm. Un aiuto essenziale per standardizzare le procedure, uniformare la gestione e darci l’agilità per operare su più Paesi”.
Als Caserta, agganciare la ripresa
Amedeo Blasotti, direttore amministrativo aziendale di Asl Caserta, porta la testimonianza di una realtà della sanità sulla quale la pandemia ha impattato violentemente trovando un sistema impreparato. “Non eravamo pronti ad affrontare l’emergenza seppure avessimo già avviato un processo di digitalizzazione in azienda. Ci siamo immediatamente resi conto che la risposta doveva essere veloce e chiara e richiedeva una visione totalmente nuova, un cambiamento culturale per rapportarsi tecnologicamente e operativamente con il sistema nazionale, regionale e con il cittadino, per dare risposte chiare e precise. Decisioni strategiche che richiedono la disponibilità dei dati, il nostro core business e il nostro asso per il futuro, per fare scelte coraggiose per la salute”.
“In questo percorso – prosegue – Oracle ci ha dato la possibilità di rafforzare la nostra capacità di presidiare il patrimonio informativo e trasformarlo in strumento per compiere le scelte complesse che ci competono; un supporto non solo a livello di servizio ma anche di vision e ripensamento dei processi. Oggi abbiamo bisogno di concentrarci fortemente sull’impiego delle risorse europee che arriveranno, pronti a sfruttare il momento per cambiare. Per il futuro, pensiamo a una Sanità 4.0 che porti le aziende sanitarie pubbliche a un cambio di passo, facendo leva sulle competenze”, conclude Blasotti.
FS, usare il dato in ottica predittiva
Guardare alla mobilità del Paese dopo il superamento di questo momento emergenziale puntando su investimenti infrastrutturali e non solo per ripensare il core business. Questo l’obiettivo indicato da Roberto Mannozzi, direttore centrale amministrazione, finanza, bilancio, controllo di Ferrovie dello Stato Italiane e presidente di Andaf.
In Ferrovie, gli investimenti sono cresciuti dai 7,9 miliardi di euro del 2019 a 9,2 miliardi di euro nel 2020 nonostante il Covid-19 e anche i budget per il 2021 sono in crescita. I progetti delle varie entità del gruppo puntano su sostenibilità, innovazione e digitalizzazione supportati da tecnologie che consentono di sfruttare il dato in ottica predittiva.
“In partnership con Oracle, sperimentiamo da anni tecnologie che vanno in questa direzione – racconta Mannozzi -, come sonde digitali montate sui treni che permettono di prevederne l’usura o la rottura delle componenti inviando informazioni alle squadre di manutenzione per interventi mirati, a favore di una maggiore efficienza”.
Come esempio di economia circolare, l’azienda sta anche sperimentando diverse iniziative, come gli autobus a idrogeno a Terni attraverso il recupero e l’uso dello scarto della produzione dalle acciaierie della città. Oppure a Cortina 2021, la Superstrada 51 Alemagna, 36 km di smart road che vede Anas in prima linea in Europa far dialogare le strade con i mezzi elettrici. “Uno degli argomenti che aiuterà il nostro Paese e il mondo del futuro ad affrontare la sostenibilità con azioni concrete”.
“Per supportare queste strategie di crescita è sempre più importante avere a disposizione piattaforme finance che consentono di fare analisi, valutazioni prospettiche multi-scenario e di valutare l’impatto di più combinazioni di fattori, delineare strategie di reazione e percorsi di crescita”, conclude Mannozzi.
Oracle, investire su nuovi asset
“La pandemia ha generato una disruption e messo in evidenza la necessità di avere aziende sempre più digitali, creando condizioni uniche per accelerare un processo di modernizzazione dell’IT che altrimenti sarebbe probabilmente avvenuto tra 4-5 anni aspettando le tecnologie 5G“, interviene Fabio Spoletini, senior VP e country manager, Oracle Italia.
Oracle sostiene lo sviluppo di nuove strategie, modelli di business e processi aziendali chiave abilitati dal cloud. “Come partner delle aziende che innovano, siamo vicini ai nostri clienti in questo processo di evoluzione del tutto accelerato e stiamo mettendo in campo nuovi strumenti al loro servizio. Rafforzeremo anche la presenza nel nostro Paese, dove sarà a breve attivata una nuova Cloud Region di Oracle a Milano per supportare progetti di trasformazione data-diven e servizi cloud nelle organizzazioni italiane”.
Ma la tecnologia non è sufficiente, sostiene Alessandro Evangelisti, mid-Market Erpm leader di Oracle Italia, che pone l’attenzione sul tema degli investimenti delle aziende, oggi un’assoluta necessità. “Le imprese che hanno fatto investimenti tecnologici durante l’emergenza hanno saputo mantenere una capacità di collegarsi con i clienti tramite piattaforme digitali e di tenere relazioni con la propria catena del valore mantenendo la vitalità del business. Ma l’elemento tecnologico non basta: i fondamentali sono la capacità finanziaria, la capacità manageriale e la visione strategica per pianificare gli step per la crescita e una chiara conoscenza delle potenzialità dell’azienda e del mercato per cogliere le opportunità e reagire con decisione ai mutamenti di scenario”.
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