Tenere sotto controllo le condizioni delle strade è fondamentale non solo per assicurare la sicurezza delle persone e dei mezzi, ma anche per migliorare la viabilità. Ed è possibile farlo solo sulla scorta di decisioni informate ed elaborate in tempo reale, in modo da poter essere efficaci in poco tempo.
Allo stesso tempo richiede vigilanza costante e un importante impegno da parte del personale. Manutenzione e sorveglianza sono ambiti che negli ultimi anni hanno beneficiato dell’evoluzione delle applicazioni e delle soluzioni disponibili, ora basate anche sulla possibilità di sfruttare l’intelligenza artificiale.
Proprio da queste considerazioni nasce il progetto di Concessioni Autostradali Venete (Cav) che ha scelto le soluzioni Mobileye, azienda di Intel, per ottimizzare le verifiche della rete stradale controllata.
Concessioni Autostradali Venete, lo scenario
Concessioni Autostradali Venete è una società per azioni, operativa dal 2008 e costituita da Anas e Regione Veneto, con il compito di rimborsare le somme anticipate per la costruzione del Passante di Mestre, recuperare risorse da destinare ad ulteriori investimenti di infrastrutture nel Veneto, e gestire il complesso sistema di attraversamento del Veneto orientale che comprende anche il Passante alla Tangenziale di Mestre gestito da Cav sin dall’apertura (febbraio 2009). Da dicembre 2009 Cav gestisce anche le tratte autostradali prima in concessione alla Società delle Autostrade di Venezia e Padova e cioè il tratto della A4 tra Padova e Mestre, il Raccordo Marco Polo e, soprattutto, la Tangenziale Ovest di Mestre.
Proprio nell’ottica di migliorare l’efficienza della propria flotta di manutenzione stradale su queste reti, e l’efficacia delle azioni di monitoraggio, Cav sceglie le soluzioni Mobileye – supportata da Autobynet, distributore ufficiale di Mobileye per l’Italia- con l’obiettivo in futuro di fornire servizi avanzati e innovativi di safe and smart mobility sul tratto autostradale di 60 km che comprende l’Autostrada A57 e A4 fra le città di Padova e Venezia. Nello specifico sul tratto autostradale dell’A4 noto come Passante di Mestre, e sulla tangenziale di Mestre (autostrada A57).
Si tratta di una porzione particolarmente critica della rete stradale della zona, infatti queste arterie permettono di aggirare l’area metropolitana di Venezia, con una serie di vantaggi per i collegamenti nazionali e internazionali. Si tratta inoltre di strade a scorrimento veloce (con le criticità del caso) che fanno parte della Strada Europea E70 (attraversa i territori di dieci nazioni europee), che va da La Coruña in Spagna a Trebisonda in Turchia, e della Strada Europea E55, che va da Helsingborg in Svezia a Kalamata in Grecia. Solo nel 2019 – giusto per dare un’idea dei volumi di traffico – hanno utilizzato queste vie circa 73 milioni di veicoli, di cui oltre 16 milioni mezzi pesanti.
La soluzione e il suo funzionamento
La tecnologia proposta da Mobileye a Cav, con l’aiuto di Autobynet, sfrutta il sistema Mobileye 8 Connect, che utilizza particolari videocamere per acquisire dati pertinenti, utilizzabili dai gestori autostradali, dai fornitori di servizi pubblici, ma utili anche nei progetti legati alle smart city, per esempio. I dati così raccolti, ma non ancora elaborati, sono inviati da Cav a Mobileye che li inserisce nella piattaforma proprietaria Esri in grado di estrarre informazioni utili e subito consumabili per prendere decisioni informate e migliorare la manutenzione delle arterie stradali principali sui tratti interessati. Esri per esempio è anche in grado di eseguire analisi batch sui dati per vedere dove si verificano incidenti, esaminare dove emergono schemi ricorrenti, e determinare i percorsi di spostamento degli asset.
Entrando più nei dettagli, i veicoli dotati di tecnologia Mobileye circolando lungo percorsi prestabiliti rilevano lo stato dell’infrastruttura, la presenza di pedoni o ciclisti, le condizioni del manto stradale. Mentre i veicoli sono in movimento, gli algoritmi di rilevazione e misurazione all’interno dei sistemi di visione Mobileye 8 Connect catturano, identificano, misurano, contrassegnano e classificano con precisione i dati rilevanti, che vengono aggregati e allineati nel cloud.
I set di dati ottenuti sono quindi restituiti sotto forma di strati informativi (o layer) nel Gis (Geographic Information System). Si tratta ovviamente di dati rilevanti, proprio per il fatto di essere del tutto aggiornati e frutto dell’incrocio del lavoro delle soluzioni Mobileye come Road Asset Survey, Mobileye Pavement Condition Monitoring e Mobileye Dynamic Mobility Mapping.
Mobileye (la cui tecnologia è oggi ospitata in oltre 65 milioni di veicoli) può quindi restituire all’azienda (in questo caso Cav) informazioni preziose sulle condizioni del manto stradale, sui flussi di traffico, sulla dislocazione delle infrastrutture autostradali ed altre informazioni ancora. Un esempio concreto: i dati grezzi inviati possono indicare un rallentamento in un determinato punto della strada, di cui potrebbe non essere facile comprendere i motivi, e Cav potrebbe dedurre la necessità di fare manutenzione sulla segnaletica orizzontale, dando priorità a quel particolare tratto rispetto ad altri.
I vantaggi
I dati catturati dai sistemi Mobileye installati sulla flotta di Cav avranno un ruolo fondamentale nel generare rilevazioni dettagliate della strada, coprendo tra l’altro le condizioni della pavimentazione e dell’infrastruttura stradale, oltre a fornire quasi in tempo reale dati su potenziali pericoli, il tutto con la potenzialità di ridurre notevolmente la quantità di tempo necessaria per risolvere problemi stradali.
L’azienda sarà in futuro in grado di fornire anche servizi avanzati e innovativi di safe e smart mobility. Di fatto, come commenta Ugo Dibennardo, AD di Cav-Concessioni Autostradali Venete, “la collaborazione rappresenta il primo passo verso un accordo con una realtà ]…[come Mobileye, in grado di supportarci nel percorso di crescita tecnologica applicata alla gestione delle infrastrutture, manutenzione predittiva, mobilità, sicurezza stradale, e guida autonoma“.
Ma la partnership si rivela vantaggiosa anche per il vendor tecnologico, in questo caso infatti si tratta del primo accordo di questo genere che Mobileye sigla con una concessionaria autostradale, in un ambito in cui già ora però l’innovazione tecnologica, basata sulla valorizzazione dei dati, mostra di poter portare benefici concreti a tutti gli attori: in primis i viaggiatori, ma anche chi offre i servizi (Cav) e al vendor tecnologico che può migliorare l’offerta proprio sulla scorta dei dati raccolti sul campo. Come sottolinea infatti Alessandro Finicelli, Ceo Autobynet, questo progetto “consentirà di muovere le prime mosse verso una vera e propria smart road in Italia, ovvero una gestione del traffico stradale informata da dati in tempo reale e intelligenza artificiale”.
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