Servizi, strumenti, sostenibilità, sono tre parole chiave ben conosciute da chi si trova ad intraprendere e sviluppare i progetti di trasformazione digitale e non a caso ad ognuna di esse corrispondono indicazioni ed informazioni utili anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che insieme alle gare strategiche in corso sta contribuendo a ridefinire perimetri e regole del gioco anche per quanto riguarda la sanità dove entrano in scena oltre agli enti ed agli attori “tradizionali”, ed alle aziende farmaceutiche, anche chi sviluppa commercializza dispositivi medicali, il mondo assicurativo (health insurance). Le tecnologie sono elemento cardine di questa nuova sfida, insieme alle competenze, necessarie tanto più quanto più cresce l’importanza dei dati e la capacità di sfruttare gli analytics. Ne parliamo in occasione della presentazione di Sanità Digitale – Report Italia, iniziativa nata proprio per comprendere a fondo le caratteristiche del mercato con Ivana Borrelli, Responsabile Marketing Offerta 5G Verticals di TIM.
Il Report Italia – Sanità Digitale ha delineato una situazione relativa al settore magmatica e in evoluzione, caratterizzata però ancora da luci e ombre. Secondo il vostro punto di vista quali sono le leve su cui occorre operare per fare un vero salto nella digital transformation della sanità e quale ruolo vi sentite di giocare in questo contesto?
Nella vision del Gruppo TIM, la trasformazione digitale della sanità deve essere volta a perseguire una maggiore sostenibilità con processi di assistenza più efficaci, continuando a garantire i principi di universalità, solidarietà ed equità dei servizi sanitari; è necessario, inoltre, dotare gli specialisti di nuovi strumenti come la realtà aumentata e immersiva, migliorare la qualità dei servizi offerti, anche in modalità remota, con soluzioni di telemedicina e terapie digitali, monitorando pazienti cronici o fragili direttamente nel loro ambiente domestico ed, infine, semplificare le modalità di accesso ai servizi per i pazienti, cambiando i tradizionali “punti di contatto” della sanità e facendone nascere di nuovi come siti Web, app, chatbot, ecc.
Il Pnrr destinerà fondi consistenti al mercato complessivo dell’Ict e dei dispositivi medicali della sanità. Quali i vostri commenti e come affiancherete i vostri clienti nell’utilizzare al meglio i fondi che dovessero arrivare, con quale visione?
Il Pnrr rappresenta una rilevante risorsa per accelerare il processo di adozione delle tecnologie digitali da parte del Sistema Sanitario Nazionale.
Il Gruppo TIM è al fianco del mondo della sanità nella costruzione di un nuovo ecosistema per la salute dei cittadini e, tramite le proprie competenze e quelle di partner specialistici del settore, può mettere a disposizione degli operatori sanitari tecnologie all’avanguardia, sia in ambito informatico sia nelle telecomunicazioni, che permettono di implementare strumenti come, per esempio: piattaforme di telemedicina per applicazioni di monitoraggio a distanza dei parametri vitali e televisite o teleconsulti specialistici; ambulanze intelligenti che permettono di gestire in real-time e in movimento informazioni sanitarie essenziali in situazioni di emergenza; sale operatorie dotate di sistemi di intelligenza artificiale, realtà virtuale e sistemi robotici; droni per il trasporto medicinali e di campioni di laboratorio e sistemi di advanced analytics con i quali monitorare gli effetti dell’introduzione del digitale sulle prestazioni, sia cliniche che economiche, dei processi sanitari.
In questo ecosistema, inoltre, il ricorso alla tecnologia 5G può favorire una reale trasformazione, in particolare per la gestione remota delle interazioni tra personale sanitario e paziente.
Dal vostro punto di vista quali ambiti della sanità e del lifescience in generale risulteranno trainanti nella digital transformation nei prossimi anni e quali le strategie e i modelli di offerta che proporrete a sostegno?
I progetti di digital transformation della sanità punteranno a risolvere alcune criticità emerse durante la pandemia: la telemedicina sarà dunque trainante sia per il potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale sia per colmare il gap geografico e socioeconomico nell’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini. Tecnologie di realtà aumentata e immersiva saranno la chiave per rafforzare gli strumenti a disposizione degli specialisti della sanità e permetteranno di ridurre le distanze fra paziente e medico.
Infine, le tecnologie di intelligenza artificiale, applicate all’analisi dei dati sanitari, permetteranno di anticipare le diagnosi ai pazienti e di efficientare i processi sanitari.
Il Gruppo TIM è impegnato nella conduzione di sperimentazioni e nello sviluppo di soluzioni negli ambiti sopra citati, anche avvalendosi di partnership con player di rilievo come Google Cloud, in grado di mettere a disposizione della sanità competenze all’avanguardia nelle tecnologie cloud, intelligenza artificiale e big data analytics.
Inoltre, TIM, in qualità di operatore di telecomunicazioni, può differenziarsi dagli altri player per la capacità di gestire integralmente il flusso dati end to end all’interno della sua rete e delle sue infrastrutture tecnologiche, grazie ad esempio a punti di accesso dedicati e alla disponibilità di data center nei quali collocare le piattaforme tecnologiche per la sanità in piena sicurezza.
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