L’esperienza cloud per le aziende che già riconoscono e apprezzano i vantaggi offerti da questo abilitatore nei progetti di trasformazione digitale, di fatto, è un’esperienza ibrida e multicloud. Questo perché solo attraverso la possibilità di modulare la distribuzione dei carichi di lavoro a seconda delle diverse criticità applicative, e della effettiva “predisposizione” ad operare in cloud delle app, è possibile fare bene. La pandemia ha contribuito ad evidenziare l’importanza di un approccio cloud-centrico, per far fronte alle difficoltà e chi era a buon punto nel percorso di adozione del cloud non ha fatto fatica a scalare rapidamente le risorse basate sul cloud.
Allo stesso tempo, però, sono emerse resistenze da parte di alcune realtà, in particolare sull’utilizzo del public cloud, soprattutto rispetto alla localizzazione delle risorse e ai requisiti di conformità normativa e sicurezza per settori particolari come il finance, la sanità, l’istruzione. Le ricerche confermano l’importanza di un approccio ibrido. Per esempio, secondo Idc, il 60% delle aziende che adottano il cloud ibrido, per farlo, sfrutta i vantaggi di una localizzazione dinamica dei workload. 
Si tratta non solo di assicurarsi la disponibilità delle risorse necessarie, ma anche di operare sicuri di poter mantenere il controllo sui dati, un aspetto che richiama alle realtà che hanno sede in Europa il tema della sovranità sui dati. Importante in un contesto come quello italiano in cui sull’ambito public e hybrid cloud converge metà della spesa delle aziende italiane nel 2021 con la componente on premise che continua a giocare un ruolo rilevante nella DT delle organizzazioni. Si tratta di temi cui OvhCloud risponde con l’offerta Data Center as a Service (DCcaS) per assicurare oltre alla sovranità digitale, scalabilità, prevedibilità dei costi e l’interoperabilità necessaria per operare su diversi cloud, e che l’azienda declina in una generazione di soluzioni che raggruppano in un prodotto risorse hardware e software, utilizzate nei propri datacenter e distribuibili in qualsiasi datacenter.

Nello specifico, si parla di un sistema di servizi cloud preintegrato costituito da un pool di risorse condivise all’interno di una singola impresa, con restrizioni sull’accesso e sul livello di risorse dedicate. Il cloud dedicato è controllato dall’azienda cliente ed estende il controllo che è disponibile nel public cloud del fornitore. La proprietà delle risorse dedicate su base as-a-service rimane al fornitore mentre i contratti possono variare in termini di durata, costi, condizioni di interruzione e politiche di aggiornamento.

OvhCloud - L'offerta DCaaS
OvhCloud – L’offerta DCaaS

A seconda dell’effettiva localizzazione fisica del DC cloud dedicato si parla quindi local dedicated cloud as a service piuttosto che di hosted dedicated cloud-asa-service, ma in ogni caso si vuole soddisfare la richiesta delle organizzazioni che, in media, per i propri workload scelgono cinque cloud provider per l’erogazione dei servizi, e che con un’architettura non adeguata potrebbero perdere i vantaggi dell’interoperabilità. Invece, una proposta cloud as–a-service locale dedicata, fornita da un provider di public cloud, migliora e semplifica l’interoperabilità perché sia il datacenter on-premise sia il public cloud utilizzano le stesse tecnologie e lo stesso design architetturale, per una continuità effettiva tra il cloud come servizio locale e il cloud pubblico.

Si apprezzano i benefici legati al controllo completo assicurato da risorse cloud dedicate on-premise, senza i limiti in gestione e in prestazioni delle infrastrutture legacy con agilità, scalabilità e il modello di consumo che gli utenti si aspettano, ed il provisioning self-service e le implementazioni semplificate per gli utenti finali tramite flussi di lavoro preconfigurati e integrati.

La declinazione DCaaS proposta da OvhCloud combina elementi delle offerte Infrastructure as a Service (IaaS) e Platform as a Service (PaaS), l’infrastruttura di data center, le tecnologie di automazione e i processi di supporto ai clienti di OvhCloud in una soluzione di mini-datacenter dedicata alle esigenze di un singolo cliente.

La scelta dei clienti può spaziare dall’adozione di un unico rack nel DC OvhCloud, ma anche di diversi DC on-premise, con a disposizione le tecnologie OvhCloud più innovative riguardo l’efficienza energetica e sempre con la piena prevedibilità dei costi lungo il tipico ciclo di vita di quattro anni, a fronte di aggiornamenti con le tecnologie più avanzate, e adozione di soluzioni standard aperte per evitare il vendor lock-in. Le organizzazioni possono quindi implementare il DCaaS nelle loro infrastrutture on-premise o all’interno di una zona privata dedicata in qualsiasi datacenter Ovhcloud.

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