Utilizzare uno smartphone per un anno in più può ridurre l’impatto di CO2 nel ciclo di vita del device fino al 29% così come l’acquisto di un prodotto ricondizionato far risparmiare circa 50 Kg di CO2, il 20% o meno rispetto ad un equivalente smartphone nuovo, ed eliminare la necessità di estrarre 164 Kg di materie prime. A dirlo sono studi del Comitato economico e sociale europeo sull’economia circolare (2019), stime dei fabbricanti sulle emissioni di gas a effetto serra calcolate su diversi prodotti, tra cui Apple e Google, e una ricerca del 2022 di Ademe (Agenzia francese per la transizione ecologica).

Dati che rappresentano solo un’ulteriore conferma di quanto il tema della sostenibilità sia oggi da considerare un “must” nei processi aziendali, per rompere il legame di crescita diretta tra consumo di materie prime e crescita finanziaria. Un’inversione del circolo tradizionale che le imprese stanno già supportando, inserendo i temi green nelle proprie vision e strategie di crescita, a ogni livello.

Joakim Reiter, chief external and corporate affairs officer di Vodafone -
Joakim Reiter, chief external and corporate affairs officer di Vodafone

Non fa eccezione Vodafone, da anni impegnata nello sviluppo di un’economia circolare nel settore dei dispositivi mobili per limitare la produzione di rifiuti e ridurre le emissioni di carbonio e il loro impatto sull’ambiente.

“Negli ultimi anni Vodafone ha compiuto diversi progressi nell’eliminazione della sua carbon footprint, migliorando l’efficienza energetica in tutte le sue attività, rivedendo le procedure d’appalto per garantirne la sostenibilità e promuovendo le basse emissioni di carbonio per i nostri clienti – dichiara Joakim Reiter, chief external and corporate affairs officer di Vodafone . La prossima frontiera della nostra strategia per il pianeta si incentra sulla realizzazione di un’economia più circolare per i consumatori e per l’industry, sia operando singolarmente che in collaborazione con dei partner, sviluppando programmi innovativi che possano affrontare le sfide crescenti relative ai rifiuti elettronici”.

Riutilizzo device, strategie al tappeto

Nella maggior parte dei mercati in cui opera, Vodafone utilizza servizi di permuta, riacquisto dei dispositivi e riparazione, affiancando campagne di sensibilizzazione per i consumatori, al fine di favorire il trend. La società annuncia oggi una nuova iniziativa in questa direzione. Da questa primavera, Vodafone offre infatti ai clienti un pacchetto di servizi che include assicurazione, supporto tecnico e riparazioni per i dispositivi. In funzione all’iniziativa, l’operatore lancia anche una nuova piattaforma digitale per semplificare ai clienti la valutazione delle diverse offerte e favorire la permuta degli smartphone. Per rafforzare questa strategia ed ampliare il raggio d’azione, Vodafone annuncia anche una partnership con Recommerce, gruppo attivo dal 2009 sul mercato europeo nel servizio di permuta, ricondizionamento e vendita di dispositivi elettronici high-tec usati. 

I clienti Vodafone sono così maggiormente incoraggiati a riconsegnare dispositivi mobili e, ove possibile, l’operatore assicura che i device siano riciclati in modo responsabile o riutilizzati a fini sociali o benefici. Viene anche proposta una gamma di smartphone di alta qualità, ricondizionati e a prezzi competitivi.

Alex Froment-Curtil, chief commercial officer di Vodafone Group
Alex Froment-Curtil, chief commercial officer di Vodafone Group

L’offerta prevede nel dettaglio: assicurazione per l’acquisto di un nuovo smartphone, inclusa la copertura da danni accidentali; opzioni flessibili di permuta tramite un’app che permette ai clienti di ricevere in rapidamente il pagamento per il vecchio device o di maturare un credito sull’acquisto di un nuovo smartphone; servizi di riparazione; vendita al dettaglio di smartphone usati e ricondizionati di elevata qualità oltre a dispositivi più recenti. 
“Vodafone vuole avere un ruolo da protagonista nella guida per lo sviluppo di un’economia circolare nel settore dei dispositivi mobili affinché venga ridotto il loro impatto sull’ambiente – commenta Alex Froment-Curtil, chief commercial officer di Vodafone Group  -. Stiamo per questo sperimentando un’offerta digitale innovativa che renda più semplice per i nostri clienti prolungare la vita del loro smartphone o acquistare e avere un dispositivo ricondizionato”.

Augustin Becquet, Ceo di Recommerce
Augustin Becquet, Ceo di Recommerce

Siamo molto orgogliosi di lanciare questa partnership insieme a Vodafone, che sta attuando un grande e avanzato programma di gestione del ciclo di vita dei dispostivi a livello europeo – dichiara Augustin Becquet, Ceo di Recommerce . Siamo certi degli effetti concreti che questa partnership di lungo periodo avrà sull’ambiente e nella lotta contro il cambiamento climatico”.

 

Iniziative per un’economia circolare

In linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per le imprese che gestiscono reti mobili, fisse e/o data center, Vodafone ha fissato alcuni obiettivi strategici.

Tra questi, l’operatore si impegna a riutilizzare, rivendere o riciclare il 100% dei propri rifiuti di rete entro il 2025. I clienti vengono incoraggiati a rivendere e riutilizzare scorte in eccesso o grandi elementi elettrici in disuso, come tralicci e antenne, il che porta a una riduzione pari all’89% dell’impatto delle emissioni di carbonio per apparecchiature reimpiegate rispetto all’acquisto di nuove apparecchiature (Fonte: Zevero per Shields).

Nel 2021, Vodafone ha aderito alla Circular Electronics Partnership, che riunisce i protagonisti della catena del valore per promuovere soluzioni di circolarità nel settore dell’elettronica. Sempre lo scorso anno, la società si è unita ai quattro principali operatori di rete europei per lanciare un nuovo sistema di valutazione ecologica (Eco Rating) condiviso per aiutare i consumatori a identificare e confrontare i cellulari più sostenibili e incoraggiare i fornitori a ridurre l’impatto ambientale dei loro dispostivi.

Vodafone ha anche stabilito che entro il 2040 avrà completamente eliminato la sua carbon footprint anticipando di dieci anni l’obbiettivo originale. L’impegno è quello di acquistare tutta l’energia elettrica da fonti rinnovabili e di aiutare i clienti business a ridurre le emissioni di carbonio per un totale di 350 milioni di tonnellate a livello mondiale nel decennio 2020-2030. In questo contesto, i servizi IoT dell’operatore contribuiscono al risparmio energetico dei clienti, migliorando l’efficienza della logistica e della gestione delle flotte, con sistemi di misurazione intelligenti, produzione e altre attività. Vodafone applica peraltro una ponderazione del 20% per criteri ambientali e sociali quando i fornitori partecipano alle gare d’appalto per nuovi lavori, controllando se attuino delle politiche ambientali.

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