Superata la distinzione tra telefonia fissa e mobile, tra smartphone e pc, tra lavoro in ufficio e lavoro remoto, oggi la comunicazione transita su applicazioni utilizzabili da qualsiasi device, da ogni luogo e in real time. Un nuovo modello di interazione tra strumenti di comunicazione e collaborazione che permette di fronteggiare con efficacia l’emergenza pandemica e a cui lo sviluppo dello smart working dà ulteriore impulso. Quando lo spazio di lavoro diventa virtuale cresce infatti l’esigenza di strumenti digitali per la condivisione di progetti e attività e aumenta il bisogno di una comunicazione agile e pervasiva, che crei forti interazioni sia all’interno dei team che verso clienti, fornitori e partner, per garantire produttività e business continuity.
Per questo, i sistemi di Unified Communication & Collaboration rappresentano oggi una risposta efficace alle nuove esigenze lavorative, in grado di offrire ambienti di comunicazione altamente integrati, legati al digital workspace. Nell’UCaaS convergono infatti sia servizi di comunicazione in real-time, come l’instant messaging, la telefonia e la videoconferenza, sia mezzi di comunicazione in differita, come email e sms, raggiungibili attraverso un’interfaccia comune. Ambienti in cui la comunicazione video va ad integrarsi con quella audio e soluzioni nate in ambito consumer vengono incorporate, favorendo multifunzionalità, semplicità d’uso ed efficacia nelle interazioni. Tutti elementi che trovano nel Cloud l’elemento centrale e abilitante, in grado di gestire la multicanalità e di integrare qualunque nuova forma di comunicazione e collaborazione.
NFON analizza il mercato PBX
Come operatore del settore attraverso soluzioni di UCaaS e in veste di unico Cloud PBX provider pan-europeo, NFON concentra il proprio impegno nell’intercettare le esigenze delle imprese e abilitare nuovi modelli di collaboration online per i dipendenti. Favorendo una comunicazione evoluta, una controbilanciata disconnessione, il giusto equilibrio tra offline e online, la piattaforma NFON mette al servizio delle aziende, attraverso la piattaforma Cloudya, un modello di multicanalità che pone al centro l’aspetto umano e fa sì che ogni dipendente non sia “solo” un numero telefonico.
Volendo anticipare i bisogni del mercato, NFON Italia guarda allo scenario per capire com’è cambiata la comunicazione aziendale e come evolverà. La ricerca “Report sulla domanda di Cloud PBX in Italia”, condotta lo scorso settembre dalla società di ricerche NetConsulting cube per conto di NFON, analizza un campione di 160 imprese di medie e grandi dimensioni e di vari settori – tra cui, manifatturiero, distribuzione organizzata, servizi, trasporti e logistica -studiando l’evoluzione nella domanda di centralini aziendali e l’orientamento al paradigma Cloud da parte del mercato.
Oggi, i concetti di postazione di lavoro e di comunicazione aziendale si spostano sempre più sulle persone, facendo via via venire meno la vecchia concezione di telefono aziendale. E’ questa la prima evidenza emersa dall’analisi. Complice anche l’esigenza delle imprese di liberarsi di sistemi hardware datati e di costosa manutenzione, i centralini tradizionali vengono sostituiti da una comunicazione che passa attraverso quanti più device possibili in uso alle persone, superando la distinzione tra dispositivo Tlc e IT. Non si parla più di centralino ma di soluzione di comunicazione aziendale, nella quale anche video e audio si integrano. Una nuova modalità di interazione che mette in primo piano le persone e viene costruita attorno alla user experience.
Comunicazione in Cloud, è già realtà
Per la modernizzazione applicativa e architetturale delle aziende, il Cloud si dimostra l’elemento chiave, tecnologia abilitante della trasformazione digitale. Come confermano le dimensioni del mercato italiano, che complessivamente raggiunge un valore di 3.898 milioni di euro nel 2020.
Nella comunicazione aziendale, il Cloud prende piede perché le imprese sono oggi meno interessate a possedere gli apparati e le soluzioni tecnologiche di cui necessitano e si mostrano invece sempre più concentrate sul loro utilizzo efficace. Risulta pertanto sempre meno rilevante la quota parte dei centralini di tipo tradizionale tra le imprese.
Il trend rappresentato dal cambio di paradigma nella direzione della Cloud Communication è marcato e sempre più veloce; negli ultimi cinque anni gli acquisti si concentravano infatti sui centralini VoIP, ma è proprio il momento attuale quello nel quale il mercato si dimostra particolarmente sensibile alla sostituzione del centralino in uso e all’adozione del paradigma Cloud: ben il 63% dei centralini in Cloud sono infatti adottati nell’ultimo anno.
E’ forte la consapevolezza che il paradigma Cloud rappresenti il futuro del settore. Il 26,3% delle aziende si sono infatti già spostate verso un sistema di comunicazione aziendale in Cloud e il trend registra un’accelerazione negli ultimi dodici mesi, soprattutto tra le aziende di maggiore dimensione (nel 70% dei casi).
Solo il 9,6% delle imprese si dimostra totalmente disinteressata verso il centralino in Cloud, mentre nel 26,9% dei casi il centralino in Cloud è già in uso o lo si sta adottando.
Per il 90% delle aziende che utilizzano il centralino in Cloud non sembrano sussistere ostacoli significativi nella sua adozione e anche il 63,5% delle imprese che possiede ad oggi un centralino fisico, dichiara di voler considerare il paradigma Cloud quando si presenterà la necessità di sostituirlo. Molte delle aziende che oggi approcciano il Cloud nel mercato della comunicazione aziendale lo hanno già sperimentato in altri ambiti e ne riconoscono il valore.
I vantaggi maggiormente noti alle imprese verso il nuovo approccio sono quelli che accomunano tutte le soluzioni in Cloud e che prevalentemente rientrano nella sfera IT, ovvero: il servizio è pagato in funzione del reale consumo e degli utenti realmente attivati, l’azienda può gestire il proprio sistema telefonico in autonomia, non è necessario alcun contratto di manutenzione, si possono collegare al centralino, oltre ai telefoni, anche altri device come pc e tablet. La disponibilità di aggiornamenti online, la flessibilità totale e la maggiore sicurezza sono altri elementi segnalati.
Entrando nelle ragioni specifiche del passaggio ad una comunicazione in Cloud, le aziende intercettate da NFON adducono principalmente ragioni di convenienza economica nel 64,1% dei casi, per il 45,5% di loro il modello Cloud consente di superare il problema dell’obsolescenza tecnologica e degli aggiornamenti e per il 33,3% non richiede interventi sulle dotazioni infrastrutturali.
Le imprese sembrano anche avere compreso l’opportunità di guardare allo smart working con un approccio strategico e non più tattico, in linea con il nuovo modello di lavoro di tipo ibrido. Il concetto di postazione di lavoro e di comunicazione aziendale si sposta sulle persone. I risultati della ricerca NetConsulting cube confermano questo trend: le aziende guardano alla comunicazione aziendale in Cloud anche per semplificare il ricorso al lavoro remoto nel 21,8% dei casi e dunque consentire di introdurre, anche con un approccio strategico, un nuovo sistema relazionale tra impresa, dipendenti, fornitori e clienti.
Il nuovo approccio alla collaborazione dei team trova riscontro anche nel valore dell’integrazione tra il centralino in Cloud e Microsoft Teams, con un alto apprezzamento da parte del mercato per un centralino integrato. L’86,5% delle imprese ha infatti in uso o prevede di utilizzare Teams; per contro solo l’1,4% di queste si dichiara disinteressata all’integrazione.
“Come prima evidenza, dal sondaggio emerge che il 63% delle aziende intervistate ha scelto di investire nell’acquisto di un centralino in Cloud, anziché in un centralino VoIP o tradizionale – commenta Paolo Fortuna, managing director, NFON Italia -; ma il futuro è nei sistemi di comunicazione incentrati sulle persone, sulla Unified Communication & Collaboration, sull’integrazione con il CRM e il Customer Care Service e soprattutto sul modello Cloud. Sul tema del CX e della multicanalità si concentra in particolare oggi la strategia di NFON; anche i servizi di contact center sono in Cloud e quindi è possibile costruire strumenti che permettano alle persone e alle imprese di interagire con flessibilità totale e di migliorare i processi di business”.
Per saperne di più scarica il whitepaper: L’evoluzione della comunicazione aziendale
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