Vodafone Business è da tempo concentrata sul settore della logistica, nella sua accezione più completa ed allargata. Ne parliamo con Stefania Gilli, Country Manager IoT di Vodafone Business, che inquadra i filoni di sviluppo e le priorità di azione della filiera, l’importanza della tecnologia nell’indirizzarle, e descrive il ruolo di Vodafone Business nel supportare gli obiettivi delle aziende attive nel settore.
Logistica in fermento e sviluppo
Il settore della logistica sta vivendo un periodo di grande fermento che interessa un vasto numero di attori appartenenti a diversi settori. Stefania Gilli entra in dettaglio: “Mi riferisco non solo agli operatori del settore, quindi vettori, società di trasporto, terminalisti portuali ma anche a liberi professionisti, come gli autotrasportatori con veicoli di proprietà, e – in senso molto più esteso – a qualsiasi azienda che produce e/o distribuisce prodotti e che deve gestire la propria supply chain in una modalità sempre più smart”.
Sono fenomeni recenti, quali l’aumento della domanda di prodotti, il continuo spostamento di materiali e merci, l’esplosione del mercato dell’e-commerce e la globalizzazione delle supply chain, ad aver determinato un’importante crescita del settore e, in particolare, la sua graduale estensione.
“Questi stessi fenomeni – puntualizza Gilli – stanno determinando la nascita di molte nuove opportunità sia per le aziende che fanno della logistica il loro core asset sia per tutte quelle realtà, che pur occupandosi di tutt’altro, hanno ben compreso che la gestione della supply chain, sia in ingresso che in uscita, è una leva strategica per il successo e la crescita del proprio business”.
Per sfruttare appieno queste opportunità, è prioritario affrontare nuove sfide come, ad esempio, il miglioramento delle prestazioni e l’aumento della produttività, senza dimenticare l’esigenza di ridurre l’impatto delle attività aziendali sull’ambiente.
“È un risultato che può sembrare difficile da raggiungere ma può essere reso più semplice grazie all’evoluzione verso un modello di Smart Logistics – commenta Stefania Gilli e prosegue – La logistica intelligente, infatti, sfrutta le più innovative soluzioni tecnologiche per digitalizzare i processi e, così, ottimizzare tutte le operations, strategiche e organizzative, relative alla gestione, allo stoccaggio e alla movimentazione delle merci”.
L’innovazione della logistica rappresenta un elemento a supporto della competitività non solo del mercato ma anche dell’intero Sistema Paese. “Ne è una prova – argomenta Gilli – il fatto che nelle prime tre missioni del Pnrr un buon numero di componenti sono finalizzati proprio a migliorare le infrastrutture, i trasporti, i servizi e l’occupazione in tutta la catena logistica nei vari settori merceologici”. “Inoltre – Gilli specifica – il Pnrr ha previsto uno stanziamento complessivo di 62 miliardi a copertura di interventi per infrastrutture sostenibili, mobilità e logistica. A beneficiarne saranno vari ambiti, tra cui la digitalizzazione, la transizione ecologica e lo sviluppo dell’intermodalità che consentirà una riduzione annuale di 2,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2”.
L’innovazione nei servizi logistici può generare anche un nuovo approccio alla collaborazione tra i partner e, come auspicato dal Pnrr, tra pubblico e privato, con impatti positivi su efficacia e riduzione dei costi operativi. Stefania Gilli fa esempi concreti: “Ciò promuoverebbe la nascita di tipologie di connettività broadband sempre più evolute, l’adozione di real time location system per velocizzare le operazioni di picking, lo sviluppo di algoritmi di AI per l’ottimizzazione degli spazi e delle regole di stoccaggio, l’utilizzo di Rfid e sistemi di videoanalisi per minimizzare gli errori di spedizione e velocizzare le operazioni nella baie di carico”.
“L’opportunità fornita dal digitale di operare in tempo reale e di gestire l’automazione all’interno di un’unica piattaforma consentirà alle aziende della logistica di entrare in una nuova era: un’era che vede protagonista la Logistica 4.0”, sintetizza Gilli.
Digitalizzazione e automazione fondamentali
“Lo sviluppo della Logistica 4.0 dipende dall’adozione di un mix di tecnologie legate all’automazione, all’informazione, alla connessione e alla programmazione” spiega Stefania Gilli. Quando si parla di Logistica 4.0, si parla di macchinari in grado di raccogliere dati e trasmetterli tramite una connessione di rete, della capacità di interpretare tali dati per prendere decisioni, del collegamento in rete di dispositivi e aziende, a supporto dell’efficacia delle supply chain globali. Stefania Gilli approfondisce: “Il focus riguarda l’adozione di strumenti come connettività e networking, automazione e IoT, big data e cloud, robot e machine learning, che sono fondamentali per prevedere la domanda e i picchi stagionali, dimensionare dinamicamente il personale e assegnare task e missioni sulla base degli skill degli addetti di turno, effettuare analisi di tipo what-if per prendere decisioni in tempo reale grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale sempre più sofisticati, etc.”
Stefania Gilli pone l’accento sull’automazione: “Le apparecchiature sono sempre più intelligenti, possono elaborare dati e informazioni per determinare gli step successici, in modo automatico e in near real-time. I vantaggi sono evidenti: l’automazione e l’intelligenza artificiale possono farsi carico di svariati task, permettendo così di ottimizzare i processi. Questo consente di avere costi inferiori, tassi di errore ridotti, processi più rapidi e, in definitiva, una supply chain più efficiente e sicura”.
“Sono tutti aspetti molto importanti in un periodo difficile come quello attuale in cui l’andamento dei mercati è molto variabile, i costi delle materie prime continuano a salire ed evolvere in modo imprevedibile, la domanda è più che mai volatile, i clienti sono sempre più esigenti – Gilli commenta -. “La Logistica 4.0 consente di identificare i problemi latenti lungo la catena di approvvigionamento e di indirizzarli al più presto”. Per fare in modo che tutto avvenga in modo affidabile, è essenziale che l’automazione coesista con la digitalizzazione. Gilli chiarisce: “occorre che le aziende abbiano avviato la trasformazione verso il digitale, che si assicurino che la gestione dei dati prodotti dal campo avvenga in maniera gestibile e coerente con gli obiettivi aziendali e con le caratteristiche dei processi di supply chain”.
Il supporto di Vodafone Business alla Logistica 4.0
In questo scenario, il ruolo di Vodafone Business è fondamentale per aiutare le aziende nella gestione della digital transformation della supply chain e nell’abilitazione di processi data-driven. “Per Vodafone Business, supportare iniziative in ambito Logistica 4.0, non significa considerare soltanto l’implementazione dei singoli interventi necessari ma anche e soprattutto ragionare relativamente alla gestione smart dell’intera filiera – sottolinea Gilli -. Quindi partiamo da un’analisi dei requisiti dal campo per garantire che il dato venga acquisito e trasmesso con la tecnologia più idonea, mettendo a disposizione delle aziende varie forme di connettività, garantite dalla capillarità della rete Vodafone e dalla nostra leadership, ad esempio nel mondo IoT”.
Da questo punto di vista, le Mobile Private Network (Mpn) giocano un ruolo importantissimo. Stefania Gilli le descrive così “Si tratta di infrastrutture di rete mobile, private, dedicate alla copertura di campus e distretti industriali. Il paradigma è analogo a quello che regola le reti private Lte”. Le Mpn sono spesso basate su tecnologia 5G per gestire un numero crescente di dispositivi IoT e ridurre i tempi di latenza, aspetto vitale per la gestione di una supply chain moderna. Gilli chiarisce così questo aspetto: “Vodafone Business si avvale di reti 5G private per realizzare la copertura wireless di hub o magazzini attraverso il deployment on site di antenne e apparati dedicati. In aggiunta, per sfruttare pienamente le potenzialità del 5G, le coperture radio possono essere integrate con l’implementazione di nodi edge privati che rendono disponibili localmente quelle applicazioni che per requisiti di prestazioni, latenza, sicurezza o privacy traggono maggior beneficio da una implementazione locale”.
Stefania Gilli fa esempi concreti: “In ambito logistico, la tecnologia 5G può essere utile per supportare diverse applicazioni, quali logistica connessa, utilizzo di droni e veicoli a guida autonoma, uso di algoritmi e applicazioni di realtà aumentata e ovviamente tutto ciò che è legato all’automazione o ad attività non presidiate e che richiede latenze molto basse”.
Solo dopo aver gestito l’acquisizione dei dati e la loro trasmissione con le tempistiche e le modalità necessarie, Vodafone Business rivolge l’attenzione a soluzioni e piattaforme in grado di rispondere agli obiettivi dei player del settore. “Gli obiettivi che Vodafone Business indirizza riguardano l’ottimizzazione di una serie di processi, quali stoccaggio delle merci, inserimento, tracciamento e prelievo nel/dal magazzino, logistica in uscita e spedizione, processi di gestione, monitoraggio e controllo – precisa Stefania Gilli – E lo fa non soltanto sul territorio nazionale, ma grazie alla sua global footprint, anche in contesti internazionali”. Le soluzioni fornite da Vodafone Business per indirizzare le esigenze tipiche degli ambiti descritti in precedenza sono tante. Stefania Gilli cita Smart Logistics, descrivendola così: “Può dare un aiuto importante alle aziende che debbano ottimizzare il carico di container e camion, perché consente di aumentare il numero di spedizioni per singola commessa e di semplificare l’individuazione degli oggetti all’interno del magazzino”.
Smart Logistics è una piattaforma end-to-end che si compone di device e tecnologie con cui il magazzino e il personale vengono equipaggiati in modo da abilitare la produzione dei dati, la loro raccolta e trasmissione, e di strumenti che ne permettono l’analisi e valorizzazione per la gestione del tracking indoor, dell’inventario e del carico/scarico.
Gilli descrive poi Tag & Track come “un dispositivo che consente il monitoraggio delle risorse aziendali – attrezzature, veicoli commerciali, contenitori, etc. – tramite la rete Mobile IoT di Vodafone Business e di ricevere avvisi quando il dispositivo stesso entra o esce da una zona predefinita. Il dispositivo comunica quindi la posizione a un sistema centralizzato di server e archiviazione dati”.
Sempre nell’ambito del tracking attraverso l’uso di tag, Gilli cita anche Smart Label come “una tecnologia in fase di sperimentazione molto interessante perché consente il tracciamento puntuale di vari parametri ma con un form factor molto innovativo basato sull’uso di un etichetta con Sim integrata a perdere”.
Vodafone Business, nel tempo, ha sviluppato anche soluzioni dedicate alla gestione delle attività di trasporto: “Massimizzare le prestazioni della flotta aziendale in termini di sicurezza, consumo di carburante e produttività è il principale obiettivo della soluzione Fleet Analytics di Vodafone Business – afferma Gilli – Fleet Analytics permette di monitorare, sia da portale web sia da app, lo status e la temperatura dei beni trasportati, oltre a gestire la flotta di mezzi pesanti”. Stefania Gilli ne mette in luce il valore: “Soluzioni come Fleet Analytics che, in prima battuta, sono state adottate per rispondere a obiettivi di efficienza e efficacia business, oggi hanno un sempre maggiore impatto sulla sostenibilità aziendale”. Un esempio molto concreto a questo riguardo è legato alla gestione della catena del freddo. “Con Fleet Analytics, l’azienda può monitorare in tempo reale la spedizione, lo stato delle merci, la temperatura e altri parametri, e può anche modificare in tempo reale le condizioni di trasporto, in risposta ad esempio a eventi che potrebbero compromettere la sicurezza del carico (si pensi al trasporto di surgelati o di farmaci e vaccini)”. Visibilità e capacità di controllo fanno sì che le aziende possano ridurre al minimo indispensabile gli imballi usa e getta, con impatti significativi sulla sostenibilità.
Vodafone Business, solution provider e solution integrator
Vodafone Business intende giocare un ruolo di solution provider e solution integrator: “Grazie all’ampio patrimonio di competenze Ict – commenta Gilli – Vodafone Business fornisce ed integra soluzioni specifiche e modulari – proprietarie e di partner, che indirizzano i diversi ambiti tipici della Logistica 4.0 e che vengono di volta in volta adattate alle esigenze del cliente attraverso anche l’integrazione – molto spesso via Api – con applicazioni già presenti e con i sistemi gestionali del cliente”.
Il valore di Vodafone Business risiede anche nel supporto con cui accompagna le aziende lungo i loro percorsi di digitalizzazione. È un supporto end-to-end che le consente di porsi come single point of contact e unico interlocutore per il cliente finale, così da assicurare che i suoi obiettivi vengano effettivamente raggiunti. Vodafone Business si configura come un Digital Tech Provider che ha saputo capitalizzare i suoi punti distintivi per operare nel nuovo contesto digitale. “Inoltre – conclude Gilli – Grazie alla nostra presenza mondiale, ci posizioniamo come partner globale delle aziende italiane supportandone la vocazione internazionale che ha determinato il loro (ma anche il nostro) successo”.
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