Puntare sull’efficienza, mettere a valore i servizi “riuscire a fare di più con meno”. Per certi aspetti è sorprendente come, a distanza di oltre quindici anni, il mantra di Microsoft sia ancora questo, ed è proprio in questo modo che Satya Nadella, chairman e Ceo di Microsoft, apre anche Microsoft Ignite 2022: “Meno tempo, minori costi, e meno complessità, per essere più agili – specifica – con il cloud, Microsoft Cloud, come migliore alleato per allineare gli investimenti IT al bisogno di scalare on-demand”. La ricetta è spostare i carichi di lavoro, dati e app su Azure, come ambiente oggi in grado di supportare le esigenze delle grandi aziende come anche delle startup. Azure al centro, quindi, che Nadella definisce nel suo keynote come “il computer del mondo, distribuito in 60 data center region connesse da oltre 175mila miglia di fibra”.
E proprio Azure – tra i quattro nuclei della proposizione toccati dagli annunci: AI, sicurezza, lavoro ibrido e cloud, appunto – è il comparto entro cui a Ignite 2022 si colloca il baricentro dei passi in avanti per un’infrastruttura scalabile, non solo in verticale, ma anche in orizzontale, attraverso l’ecosistema dei partner, grazie all’integrazione con i servizi infrastrutturali e i dati.

Microsoft Azure, evoluzione dei servizi e AI 

In particolare, dopo l’annuncio in primavera dell’Intelligent Data Platform – si tratta di allineare le soluzioni DB, a quelle di analisi e governance. In occasione di Ignite 2022 si aggiunge una serie di espansioni per consentire agli sviluppatori di “aggiungere intelligenza alle applicazioni, sbloccare i predictive analytics e governare meglio i dati”.
Azure Cosmos DB si sta espandendo oltre il NoSql per supportare PostgreSql distribuito, portando su Azure Cosmos DB tutto ciò che gli sviluppatori amano di PostgreSql, per consentire loro di lavorare con soluzioni dati cloud-native e open source.

A livello di governance, Microsoft vuole integrare Purview con soluzioni di rischio e compliance, e con Business Workflow e Business Metamodel puntare ad un modello di governance cross-funzionale dei dati. E, poiché l’ideale resta il modello del multicloud ibrido, l’azienda vuole consentire di sfruttare Azure ovunque – anche negli ambienti containerizzati, per esempio con Azure Kubernetes Service on-premise e Azure Arc, ma anche all’edge con Azure public multi-access edge compute. Un’idea del valore dell’estensione delle partnership in corso per “accelerare in cloud” è invece veicolato dalla disponibilità di Sap Change Capture Data Connector in Azure Data Factory. Consente ai clienti di inserire dati Sap per effettuarne l’analisi avanzata. Per rimanere “in casa” invece Microsoft Graph Data Connector di Azure Data Factory per i dataset di Microsoft 365 permette di migrare i dati di Office in Azure, in modo da sfruttare insight su collaborazione e produttività.

Gli elementi portanti di Microsoft Cloud
Gli elementi di Microsoft Cloud che ispirano l’evoluzione dell’offerta presentata in occasione di Microsoft Ignite 2022

Per quanto riguarda invece l’integrazione dell’AI e gli strumenti/servizi AI-based, è suggestiva la proposta di Azure OpenAI Service, come modello che permette a partire da un semplice testo di creare contenuti, immagini e codici per dare vita a nuove idee visive. Ed è sempre l’AI a permettere di trasformare il low-code in no-code, rendendo più facile costruire diversi tipi di automazione nello sviluppo con Power Automate a rendere possibile la semplificazione dei flussi di lavoro in questo specifico contesto.

A livello di integrazione tra Microsoft 365 e Azure con Power Platform e Microsoft Purview, Syntex legge, etichetta e indicizza in modo automatico volumi elevati di contenuti e li collega dove è necessario, nel contesto. Passi in avanti sono stati compiuti anche per quanto riguarda l’elaborazione automatizzata dei documenti grazie all’automazione dei processi e all’ottimizzazione dei tempi promesse da Microsoft Intelligent Document Processing, basato su AI Builder e Power Automate. L’AI viene utilizzata quindi come abilitatore per la “conversational intelligence” in Dynamics 365 Sales Enterprise e nella nuova versione di Viva Sales per ridurre il tempo speso nella gestione degli aspetti amministrativi.

Ignite 2022, proposte per l’hybrid work

Per quanto riguarda il lavoro ibrido, la sfera più vicina al mondo Office (in questi giorni Microsoft ha annunciato anche l’abbandono definitivo del brand a vantaggio di Microsoft 365), secondo i numeri di Microsoft Work Trend Index, sarebbe tempo di mettere fine alla cosiddetta “paranoia della produttività” ed accettare il fatto che le persone si recano in ufficio per la propria socialità, quindi essere pronti a trattenere i dipendenti attraverso formazione e opportunità di crescita. Lo sforzo di Microsoft è declinato in primis attraverso Microsoft 365 e quindi anche Teams e Viva. Solo un rapido excursus: con Mesh avatar per Teams, gli utenti possono creare avatar personalizzati, per liberarsi dalle costrizioni della telecamera senza rinunciare alla presenza “fisica”.

Lato automazione dei processi invece viene proposta con l’offerta Teams Premium la funzione di Intelligent Recap. Spieghiamo: ci pensa l’AI ad assegnare task in seguito ai meeting, a generare appunti dalla riunione e condividere approfondimenti personalizzati dalla registrazione. Teams Premium, come componente venduto separatamente, propone anche la funzionalità di traduzione in tempo reale per i sottotitoli che possono essere visualizzati in 40 lingue disponibili. Ignite 2022 registra inoltre gli annunci di Microsoft Places, come strumento di ottimizzazione dello spazio fisico per fornire informazioni su quando i membri dei team saranno in ufficio o su quali riunioni sono più adatte per essere tenute di persona mentre, per quanto riguarda Microsoft Edge, viene proposto Workspaces come insieme condiviso di finestre del browser in cui i gruppi possono visualizzare i medesimi siti Web e gli ultimi file di lavoro in un unico luogo, aggiornandoli in tempo reale.

Sicurezza, trasversale all’evoluzione dei servizi

Cresce la spesa per la sicurezza – secondo Gartner da 172 miliardi nel 2022 fino a quasi 270 miliardi nel 2026 – ed il cloud da una parte è considerata un’architettura in grado di semplificare le sfide, ma dall’altra un ulteriore motivo di attenzione. Le soluzioni multicloud di Microsoft Security servono proprio a semplificare l’approccio alla sicurezza e l’azienda in occasione di Ignite 2022 mette a fuoco l’evoluzione della proposta, a partire dalla security già in fase di sviluppo con Defender for DevOps per dare agli sviluppatori la certezza di poter anticipare le vulnerabilità della sicurezza e fornire codice sicuro. Sempre per la fase di sviluppo applicativo con Power Platform Managed Environments, è possibile introdurre sviluppo low-code per stimolare innovazione, senza perdere la governance e la sicurezza sulle implementazioni, così da creare applicazioni su larga scala con minori rischi. Evolve la proposta di sicurezza anche per la gestione delle identità e l’autenticazione.

In questi due ambiti, con Microsoft Entra Identity Governance, l’azienda offre quanto serve per controllare e protegge le identità dei carichi di lavoro digitali, come app e servizi, ma anche proteggere gli accessi degli utenti alle risorse cloud, mentre l’autenticazione basata su certificati permette ai clienti di adottare un’autenticazione “a prova di” phishing. Microsoft rafforza anche la sicurezza degli endpoint con Microsoft Intune che serve per la gestione unificata cloud-based che sarà adeguata anche per gli endpoint in cloud, on-premise e per le diverse piattaforme di dispositivi. Sarà di ausilio per i Soc, in ultimo, Automatic Attack Disruption per Microsoft 365 Defender. Basato su Extended Detection and Response (Xdr), Microsoft 365 Defender mette in relazione miliardi di segnali tra identità, endpoint, e-mail, documenti, applicazioni cloud per rilevare gli attacchi in corso, ransomware compresi.

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