Il problema del raffreddamento dei data center è oggi di attualità anche in relazione all’intensificarsi dei carichi di lavoro legati all’evoluzione delle applicazioni sempre più energivore. In particolare quando si parla di high performance computing (Hpc). I sistemi che sfruttano il condizionamento dell’aria non sono sufficienti e, soprattutto, nel tempo diventeranno sempre meno sostenibili. L’evoluzione dei sistemi di raffreddamento a liquido, invece, oggi promette una serie di vantaggi, soprattutto nei casi in cui si riesce ad ottimizzare il riutilizzo dell’acqua. E’ uno degli ambiti in cui Vertiv ha di recente presentato una soluzione specifica pensata per il cooling intelligente dei sistemi Hpc e per il recupero dei flussi di calore inutilizzati, così da consentire un effettivo risparmio energetico. L’azienda coniuga la proposizione di hardware, software e servizi per la continuità e l’ottimizzazione operativa delle infrastrutture critiche. In particolare il focus riguarda le soluzioni per data center, reti di telecomunicazione e strutture digitali con un portfolio di tecnologie e servizi per l’alimentazione e la continuità elettrica, le soluzioni infrastrutturali IT ed il raffreddamento, appunto, dal cloud fino all’edge.

E’ il caso della proposta Vertiv Liebert Xdu, nuova generazione di sistemi di thermal management che supporta i server raffreddati a liquido e consente il controllo della qualità, del flusso e della temperatura del refrigerante. Il sistema consente l’implementazione di applicazioni server raffreddate a liquido nei diversi ambiente DC, dai siti di elaborazione core a quelli di edge computing.

Roberto Felisi
Roberto Felisi, senior global director e business leader in Emea per il thermal management di Vertiv

La sua implementazione indirizza le esigenze di cooling legate ai carichi intensivi che portano all’utilizzo di server con risorse di calcolo che sfruttano le alte frequenze e determinano temperature rack che superano le capacità di raffreddamento delle unità tradizionali ad aria e hanno quindi bisogno di soluzioni più efficienti e sostenibili: sono i carichi legati all’utilizzo di applicazioni informatiche ad alta densità, come i data analytics e il machine learning.

Spiega allora così lo sviluppo della proposta Roberto Felisi, senior global director e business leader in Emea per il thermal management di Vertiv: “Le applicazioni Hpc, come AI e realtà aumentata, stanno crescendo progressivamente, mentre i data center si impegnano a ridurre il loro consumo energetico e spingono il settore a trovare nuove soluzioni più sostenibili. Molti fornitori di servizi di colocation che tradizionalmente si sono affidati al raffreddamento ad aria gestiscono oggi applicazioni con processori di elevata potenza che richiedono soluzioni di risparmio energetico più efficienti come il raffreddamento a liquido”. Ecco allora che Vertiv Liebert Xdu soddisfa le esigenze di elaborazione ad alta densità, migliorando al contempo la propria efficienza operativa.

2022 Vertiv_XDU
Vertiv Liebert Xdu

L’azienda ha definito una roadmap strategica per migliorare le tecnologie di gestione termica che consentono l’adozione del raffreddamento a liquido, in sinergia con i continui investimenti in ricerca e sviluppo.

Concretamente parliamo di un’unità di distribuzione del raffreddamento da liquido a liquido disponibile in due versioni, 450 kW e un modello in grado di raggiungere i 1.368 kW.

L’acqua viene fatta circolare attraverso i rack con raffreddamento a liquido dei server ed espelle il calore dall’acqua calda di ritorno. Punto di forza è un sistema a circuito chiuso per il riutilizzo dell’acqua così da evitare sprechi; il sistema intercetta il calore e lo riutilizza per riscaldare uffici, case o aziende agricole vicine, favorendo l’ecosostenibilità.

L’unità di distribuzione utilizza controlli integrati per variare la velocità dell’elettropompa, ottimizzare la temperatura dell’acqua di ritorno e fornire un monitoraggio intelligente del rendimento e degli avvisi. Senza eccessivi ingombri, tanto che la soluzione può essere collocata in corrispondenza del rack da raffreddare oppure lungo il perimetro della struttura.

Jon Summers
Jon Summers, scientific lead dei data center presso il Rise

Jon Summers, scientific lead dei data center presso il Rise (Research Institutes of Sweden), valuta così la proposta: “Il liquid cooling non è tecnologia nuova, ma ora rileviamo una concreta opportunità sul mercato per promuovere soluzioni più innovative per la gestione termica. E la soluzione Liebert Xdu offre ai clienti di Vertiv la possibilità di introdurre il raffreddamento a liquido a livello di rack e di trarne vantaggi ambientali”. Mentre prosegue l’attività di ricerca e valutazione in merito.
Il Rise sostiene la roadmap di ricerca e sviluppo di Vertiv, coniugando le capacità ingegneristiche dell’azienda con le competenze di analisi e test dell’organizzazione, in linea con la partnership nella ricerca attiva tra le due realtà. In particolare, per una comprensione tecnica approfondita sugli approcci sostenibili ed efficaci per il settore dei data center.

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