Atterra a Milano il Sas Innovate on tour, una giornata per approfondire i temi legati all’analisi del dato, agli analytics e all’intelligenza artificiale, partita da Orlando e ora in tour in Europa. Ed è la prima volta che a Milano l’ecosistema, i clienti e i partner di Sas incontrano gli executive arrivati dell’headquarter americano per portare spunti di innovazione.
Soprattutto sul tema dell’intelligenza artificiale che Sas studia da anni (risale a marzo 2019 il primo investimento da un miliardo di dollari in AI) e che continuerà ad essere il fulcro dei prossimi investimenti in ricerca, come dimostra l’ultimo annuncio della corporation: un altro miliardo di dollari in ricerca sull’AI per i prossimi tre anni. “L’intelligenza artificiale è ormai fondamentale per essere più produttivi oggi” esordisce Bryan Harris, executive VP e Cto di Sas, portando la sua visione su quanto l’AI applicata all’analisi dei dati possa aiutare le aziende a essere resilienti e a dare risposte tempestive alle sfide del mercato.
Perché nella visione di Harris, l’intelligenza artificiale abilita tre ambiti: la produttività, le performance e la fiducia, grazie a un’unica piattaforma, Viya, che “dà le fondamenta per interrogare i dati, gestirli in modo trasparente, creare soluzioni industriali che aumentino la produttività e indichino la direzione per prendere decisioni”.
Partiamo dalla produttività, migliorata grazie ai benefici portati dall’automazione, dall’integrazione di Api nelle soluzioni, dall’aumento della collaboration tra i team, tutti elementi che aiutano le aziende a rispondere alle sfide del mercato. “Le organizzazioni devono muoversi più velocemente nel raccogliere i dati, catalogarli e analizzarli ma agire con rapidità è difficile – continua Harris -. L’AI permette di scalare la produttività umana e prendere decisioni più rapidamente e la nostra piattaforma Viya permette di gestire dati, sviluppare modelli e governali in tempi più veloci rispetto alla nostra concorrenza. Databricks, Snowflake, Google, Microsoft e Amazon sono tutte aziende che hanno soluzioni di AI nel cloud”.
Ma di fondo la produttività rimane un tema complesso da gestire, perché difficile da raggiungere. “Tocca aspetti come il lifecycle data management, la semplificazione dei processi, l’automazione dell’esperienza – precisa Shadi Shadin, VP product strategy – e richiede cinque passaggi: innanzitutto vanno rimosse le frizioni interne all’azienda (1), vanno acquisiti i dati nel modo corretto (2) e analizzati (Byol, Bring your own language) (3), monitorati e gestiti in accordo con le operation per estrarre insight significativi (ModelOps) (4). E, infine, vanno prese le decisioni dettate dall’analisi dei dati (5). Un ultimo passo semplificato per tutte le persone in azienda – incalza Shadin -: se gli algoritmi sono ottimizzati per girare nel cloud, non si richiedono ingegneri per ottimizzare le risposte e prendere decisioni di business. Per questa ragion Forrester ha inserito Sas tra i leader nella wave ‘AI decisioning platform Q2 2023′”.
Il riferimento va a Sas Viya, la piattaforma cloud-native di intelligenza artificiale e analytics di Sas che analizza i dati senza richiedere conoscenze di data scientist, grazie all’intelligenza artificiale generativa integrata.
Secondo uno studio indipendente realizzato da Futurum Group, Viya è risultata 30 volte più veloce, scalabile e conveniente nell’86% delle alternative commerciali e open source. “Con Viya, Sas dà le fondamenta per interrogare i dati, gestirli in modo trasparente, e per creare soluzioni industriali che aumentino la produttività e indichino la decisioni corrette”.
Ma come è possibile Viya sia 30 volte più veloce? “Perché ha ottimizzato il codice e la parte computazionale – incalza Marinella Profi, Product Marketing manager a Sas, sottolineando come velocità, scalabilità, produttività e costi siano task da gestire -. Velocità e scalabilità sono gli elementi che aumentano la produttività e aiutano a governare un volume maggiore di decisioni da prendere, che cresce in modo progressivo man mano le aziende decidono di spostare molti workload nel cloud”.
Ma se il business guarda ai vantaggi di maggiore velocità e capacità di calcolo, il dipartimento IT spesso guarda ai costi del cloud, che non sembrano essere più confortevoli come in passato. Un tema sul quale Sas aveva alzato l’attenzione da tempo. “Si osserva uno shift nelle priorità – continua Profi -. E’ la prima volta in dieci anni che, per il Cio, la sicurezza non è più la preoccupazione principale nella migrazione al cloud, ma lo è diventata la gestione economica del cloud, la spesa che il cloud implica. Un cambiamento di approccio importante”.
Guardando alle performance, le aziende che migrano in cloud devono ancora familiarizzare con un modello di costi/ricavi differente dal passato, da ben calibrare As a Service.
Da qui il terzo fattore su cui Harris insiste, correlato ai primi due, la fiducia: bisogna studiare il passato per fare previsioni sul futuro. “È importante come community agire con franchezza e trasparenza. Una delle cose più difficile è predire risultati certi, come nel caso dell’AI utilizzata per interventi chirurgici. La fiducia genera una maggiore consapevolezza dell’AI, che viene integrata nel codice e nella generazione degli insight”.
Una fiducia strettamente legata anche a un tema di etica, benessere umano, equità. Lo ricorda Reggie Townsend, vice president Sas Data Ethics Practice, che governa in Sas questi temi. “La fiducia è la base di una società civile e riguarda anche il governo dell’ AI (governing trustworthy AI), una questione articolata che tira in ballo cultura, compliance, operation e strategia aziendale – precisa –. Ma non è un tema nuovo, fa parte delle nostre vite da tempo, perché l’AI è presente nei sistemi di navigazione o negli smartphone che tutti noi usiamo. Quello che è cambiato in questi mesi è che gli utenti hanno toccato con mano una serie di applicazioni disruptive, come quelle introdotte da ChatGpt o dalle nuove AI generative. Per questo va promossa la consapevolezza sull’AI che alimenta a sua volta lo sviluppo di soluzioni migliori. Proprio perché i rischi e le distorsioni sull’utilizzo dell’AI sono fondate, dobbiamo lavorare perché i modelli linguistici siano precisi, verificati, che non spaventino le persone ma che trasmettano loro fiducia”. La preoccupazione di Townsend è diretta anche alla produzione falsificata di contenuti.
Finanziamenti per l’AI
Il nuovo investimento di Sas da 1 miliardo di dollari sull’intelligenza artificiale si indirizzerà verso la creazione di soluzioni per le diversi industry di mercato, per dare risposte più puntuali a sanità, retail, pubblica amministrazione, finance, insurance, manifatturiero e settore energetico. “Le organizzazioni devono affrontare molte sfide, dalla minaccia della recessione economica e le crisi delle supply chain fino alla scarsità della forza lavoro e i continui cambi di regolamentazione – afferma Jim Goodnight, Ceo di Sas nell’annunciare l’investimento -. Grazie agli insight di analytics specifici per le aziende, le organizzazioni più resilienti posso trovare opportunità in queste sfide”.
L’investimento da un miliardo di dollari (come quello stanziato nel 2019) include attività dirette di ricerca e sviluppo, team di business dedicati, attività diversificate per settore, e finanzierà i nuovi progetti con l’obiettivo di “democratizzare gli analytics”, mettendo la potenza dell’analisi dei dati nelle mani di più persone con esperienze e ruoli diversi. L’approccio “analytics per tutti, ovunque” permette di offrire soluzioni che girano su Sas Viya accessibili a ogni livello di competenza, pur offrendo ML e soluzioni analitiche avanzate. Nello stesso tempo gli insight di business aiuteranno a gestire meglio i ritorni degli investimenti.
Ad oggi, tra le soluzioni specifiche, troviamo la gestione delle instabilità e il miglioramento della customer experience nei servizi finanziari, arrichite grazie alle competenze portate a bordo dall’acquizione di Kamakura (la più grande nella storia di Sas), una azienda specializzata in rischio finanziario e nella gestione integrata dei bilanci.
Oppure troviamo strumenti di AI al servizio del decisioning aziendale, grazie ad analisi e dati condivisi tra diverse funzioni – ad esempio, on boarding, rischio di credito, rilevamento delle frodi, marketing – analizzati dall’architettura unificata e alimentata dall’intelligenza artificiale.
Non ultimo l’investimento nel mondo della sanità, dove l’AI aiuta ospedali e case di cura a fornire cure di alta qualità, portando avanti la trasformazione del sistema sanitario attraverso l’elaborazione di modelli che aiutano medici, pazienti e analisti a fara affidamento sui dati in tempo reale.
Molti di queste progressi vengono sostenuti dalle partnership per meglio trasferire le soluzioni native di Sas Viya nel cloud, come quella con Microsoft che porta su Azure le soluzioni per le varie industry. “La piattaforma di Sas Viya permette di gestire business mutevoli, supply chain critiche, rendere più agili e resilienti le aziende – precisa Mirella Cerutti, managing director di Sas Italy and regional vice president -. Ha tra le caratteristiche quella di essere agile, veloce, affidabile, flessibile, rendendo il dato vivo all’interno delle aziende. Scalabilità, flessibilità, performance e riduzione dei costi creano il vantaggio competitivo che permette a tutte le persone in aziende di comprendere il valore dei dati”. Verso la democratizzazione degli analytics.
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