Snam realizza infrastrutture energetiche e offre servizi integrati con l’obiettivo di guidare l’evoluzione del settore energetico. Lo fa attraverso un network di 23 impianti dislocati sul territorio nazionale ed è inoltre in grado di garantire forniture stabili e sostenibili all’Europa contribuendo ai processi di transizione, anche attraverso investimenti nei gas verdi (biometano e idrogeno) e nell’efficienza energetica.

Proprio per offrire copertura dedicata ai 23 impianti, l’azienda energy ha firmato un accordo con Vodafone Business per la realizzazione di un’infrastruttura di rete privata 5G ibrida, integrata nella rete Vodafone e quindi disponibile su tutto il territorio nazionale.

Giorgio Veronesi
Giorgio Veronesi, executive director Digital Technology and Innovation di Snam

Si tratta, di fatto, del primo mobile private network (Mpn) 5G ibrido nel settore energetico nazionale. Di una rete che consentirà di connettere, insieme, un numero elevato di dispositivi e quindi di abilitare servizi e soluzioni a favore dei processi di transizione energetica.

Non solo, l’infrastruttura ibrida scelta è in grado di consentire alla popolazione locale – attraverso la rete pubblica – come al personale Snam all’interno degli stabilimenti – di sfruttare la copertura 4G e 5G con migliorati standard di sicurezza nella trasmissione e segregazione dei dati. 

L’architettura di rete proposta da Vodafone Business è infatti ingegnerizzata per garantire affidabilità nella trasmissione dei dati raccolti nei singoli impianti. Parliamo di una rete resiliente che permette la corretta gestione del traffico dati anche in presenza di criticità. Si basa su una configurazione innovativa per cui una Sim Mpn Vodafone abilitata all’utilizzo di servizi dati privati e pubblici (telefonia e dati) in uno dei 23 siti Snam funzionerà anche in presenza di copertura della sola rete mobile pubblica Vodafone e dunque in assenza della copertura Mpn.

Alessandro Magnino Vodafone
Alessandro Magnino, head of Global Enterprise di Vodafone Business Italia

Il sistema abilita all’utilizzo di servizi di sensoristica di campo come ad esempio quelli dei misuratori di pressione, vibrazione ed altri sistemi in grado di raccogliere localmente grandi quantità di dati e di inviarli alla centrale. Oltre a questi sarà possibile utilizzare telecamere e sensori antintrusione connessi; applicazioni per la telediagnostica ed il monitoraggio degli impianti; soluzioni di realtà aumentata e realtà virtuale per la formazione dei tecnici e per l’assistenza da remoto.

“La soluzione che propone Vodafone – spiega Giorgio Veronesi, executive director Digital Technology and Innovation di Snam – coniuga i benefici del 5G pubblico e del 5G privato, e garantisce elevati livelli di prestazione, disponibilità ed affidabilità, necessari per portare le nostre soluzioni avanzate, tra cui droni, IoT, realtà aumentata, intelligenza artificiale, là dove sono necessarie”.

Il progetto tiene insieme i vantaggi della banda ultralarga, con le basse latenze e la raccolta di grandi quantità di dati real-time che rappresentano tutti elementi importanti per il business di Snam. “La prima rete privata 5G ibrida nel settore energetico nazionale – commenta Alessandro Magnino, head of Global Enterprise di Vodafone Business Italia – sarà anche una delle più estese Mpn di Vodafone in Europa, con la sua copertura dedicata nei 23 impianti di Snam sul territorio ]…[“. 

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