Frutto di una decina di anni ricerca scientifica, approdano al Ces 2024 le recenti innovazioni di Dassault Systèmes in materia di gemelli virtuali umani, con un focus mirato all’ambito dell’assistenza sanitaria. Gemelli virtuali che, sfruttando l’intelligenza artificiale, diventano fondamentali nel campo della ricerca medica e dell’efficienza degli studi clinici dove l’AI apre nuove strade per testare una assistenza sanitaria personalizzata.

Il mondo del life science è solo uno dei campi in cui opera Dassault Systèmes, colosso francese presente con le proprie soluzioni anche nel manifatturiero e nella difesa, che ha costruito la propria proposta attorno alla piattaforma 3DExperience, negli anni evoluta dal Cad al digital twin fino al virtual twin.

Umberto Arcangeli, amministratore delegato di Dassault Systemes
Umberto Arcangeli, amministratore delegato di Dassault Systèmes

In Italia la strategia, che ricalca l’impegno internazionale, è guidata da Umberto Arcangeli, incontrato di recente a Milano, alle prese con la definizione della strategia 2024 “in un mercato in cui è necessario per le aziende ridurre la complessità, che tocca in modo trasversale tutte le supply chain, attente a gestire anche temi di sostenibilità energetica”. Si parla di impianti, macchinari, filiere, ambiti in cui la simulazione con i virtual twin consente di fare sperimentazioni, ottimizzare i costi, valutare risparmi energetici, definire nuovi modelli di collaborazione.

Il tema del controllo sull’intera catena di approvvigionamento accelera il time to market e riduce l’impatto sulle emissioni di Co2 ad ogni step. “Questa è oggi una priorità per i clienti, che possono simulare fin dall’inizio l‘intero impatto di un progetto e dare il via a processi di decarbonizzazione strategici per le aziende” che dal 2024 devono redigere un bilancio di sostenibilità. “Il gemello digitale o meglio il virtual twin diventa un alleato nel definire le strategie delle aziende” puntualizza Chiara Bogo, Strategy & Marketing senior director Euromed, Dassault Systèmes, perché considerando l’intero ciclo di vita di un prodotto, si possono simulare già in fase di progettazione le problematiche di fine vita, per ridurre l’impatto sul pianeta e spingere l’impegno verso la decarbonizzazione. “Quando un prodotto arriva alla fine del suo ciclo di vita, come va gestito? E’ meglio riusarlo o riciclarlo? Non c’è un’unica risposta, perché anche il riciclo richiede spesso un importante dispendio di energia. Per questo il virtual twin è un alleato che permette di valutare tutti gli aspetti di un progetto anche nel tempo”.

Chara Bogo, marketing manager di Dassault Systèmes
Chara Bogo, Strategy & Marketing senior director Euromed, Dassault Systèmes

Un approccio che Arcangeli definisce interessante soprattutto per aziende enterprise che valutano di adottare sistemi di digital/virtual twin e di Mes (manufacturing execution system) mentre per le Pmi la scelta più appropriata riguarderebbe le soluzioni per migliorare il ciclo di vita dei prodotti (Plm). “La spinta del Pnrr, di cui ancora si è visto poco – polemizza Arcangeli -, può essere da volàno per nuovi progetti ma i fondi devono essere impegnati in modo costruttivo, così come era stato importante il progetto Industria 4.0 che aveva motivato le aziende a innovare, anche le Pmi”. Saranno proprio questa realtà, nella visione di Arcangeli, a valutare soluzioni per migliorare il ciclo di vita dei prodotti nel 2024, “lavorando anche sulla formazione di competenze adeguate”.

Tornando al Ces 2024, appena conclusosi a Las Vegas, l’applicazione del gemello virtuale in ambito medico mostra un mondo virtuale in cui tecnologia e assistenza sanitaria convergono, dando la possibilità di esplorare cuore, cervello, polmoni, intestino e occhi (progetti Living Heart e Living Brain) rivoluzionando il futuro delle scienze della vita e rendendo più comprensibile il corpo umano nelle branche della cardiologia, neurologia, oncologia, virologia e oftalmologia. Un contributo fondamentale anche per la transizione dai tradizionali test sugli animali a una medicina di precisione nella pratica clinica fatta su gemelli virtuali come “cavie” in studi clinici e progetti. Interessanti anche i progetti realizzati dal 3DExperience Lab, il laboratorio di innovazione e incubatore di startup che presenta “assaggi di futuro” realizzati da Dotlumen, Flexpenser e Brainsight.AI: cani guida virtuali e tecnologie di guida assistita per non vedenti, innovazioni per la sostenibilità contro gli sprechi alimentari, diagnosi neurologiche basate sull’intelligenza artificiale.

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