Offrire alle aziende la possibilità di convertire ambienti di dati complessi in informazioni fruibili caratterizza la proposta di Qlik il cui obiettivo è, con la sua piattaforma, favorire l’integrazione e la governance dei dati, a prescindere dalle fonti da cui provengono.
Così è possibile individuare modelli nascosti che i team possono sfruttare per risolvere i problemi o cogliere nuove opportunità di business.

L’azienda si muove sul mercato ora per aggiungere a questa possibilità quella di interrogare, interpretare ed elaborare dati, strutturati e non, con un approccio trasformativo. Infatti, l’acquisizione della proprietà intellettuale e tecnologica di Kyndi, che opera da anni nel comparto dell’elaborazione del linguaggio naturale e dell’AI generativa, prevede l’integrazione del motore di risposta dell’azienda nella piattaforma Qlik per consentire interrogazioni in linguaggio naturale sui dati ed  ottenere risposte ancorate a contenuti aziendali affidabili, in modo che gli utenti possano fidarsi e utilizzare tali informazioni con maggiore sicurezza.

Ryan Welsh, Ceo di Qlik
Ryan Welsh, Ceo di Kyndi

In concreto si coniuga la possibilità di combinare la padronanza dei dati strutturati di Qlik Cloud con le tecnologie di Kyndi per i dati non strutturati. Ne parla lo stesso founder e Ceo di Kyndi, Ryan Welsh: “]…[ Questo migliora il modo in cui le informazioni basate sull’intelligenza artificiale creano valore per i clienti”. E l’introduzione delle innovazioni nella tecnologia di Qlik “consente la fusione di dati strutturati e non strutturati, offrendo così agli utenti informazioni approfondite e decisioni informate in un’ampia gamma di scenari di business”.

Qlik con l’acquisizione rafforza il proprio posizionamento in questo mercato trasformativo di come le organizzazioni utilizzano i dati.
L’esperienza di Kyndi consente a Qlik di offrire soluzioni innovative per la gestione delle risposte, sbloccando nuovi casi d’uso per ii processo decisionali che possono poggiare su uno spettro esteso di fonti di dati, anche eterogenee tra loro.

Con l’acquisizione si risponde in maniera diretta anche al problema del volume in rapida crescita dei dati non strutturati che solitamente non vengono valorizzati. L’integrazione della tecnologia di Kyndi nelle soluzioni cloud Qlik arricchisce infatti l’intelligenza decisionale fornendo risposte più complete con un contesto e una rilevanza maggiori, ma rafforza anche le possibilità di gestire e curare i dati aziendali, mantenendo al contempo gli standard di governance e sicurezza necessari. 

Il Ceo di Kyndi e i principali esperti di intelligenza artificiale entreranno a far parte di Qlik e l’azienda compie un passo avanti nello sbloccare preziose informazioni dai serbatoi sempre crescenti di dati non strutturati dei clienti, integrando queste informazioni con l’analisi di dati strutturati.

James Fisher, Chief Product Officer di Qlik
James Fisher, chief strategy officer di Qlik

Confermato quindi l’impegno a fornire soluzioni enterprise complete che rispondano alla necessità critica di analisi approfondite su tutte le forme di dati, sulla scorta dell’esperienza di Qlik nell’AI, così come declina James Fisher, chief strategy officer, che commenta: “L’acquisizione degli asset di Kyndi rappresenta un passo fondamentale nella vision di Qlik in termini di AI, supportando in questo modo la nostra capacità di fornire risposte accurate alle domande aziendali complesse”. Rafforza la posizione nella proposta basata sull’AI, garantendo che “l’innovativa elaborazione dei dati non strutturati di Kyndi, combinata con la nostra ]…[ analisi strutturata, sblocchi informazioni più ricche e fruibili per i nostri clienti”.

Infine, secondo gli analisti di Enterprise Strategy Group l’acquisizione è significativa nel rafforzare proprio la vision di Qlik nell’AI come “abilitatore dell’intelligence decisionale”. Ora l’appuntamento è fissato per giugno, al Qlik Connect di Orlando, in Florida, con gli annunci relativi all’evoluzione di portafoglio e ai nuovi servizi.

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