Il tema della gestione dei dati è il perno da trent’anni della strategia di Qlik che, con 3.500 dipendenti e 50 uffici nel mondo, ha affinato la propria modalità di go to market negli anni e ha investito in ricerca distribuita nei diversi continenti (Usa, Europa, Asia). L’azienda di oggi è il frutto di ritocchi e di acquisizioni, che l’hanno portato a superare il miliardo di dollari di giro d’affari nel 2022. E’ il Ceo dell’azienda, Mike Capone, intervistato per Ceo Cafè che ribadisce il percorso strategico di Qlik nel settore della gestione e dell’analisi dei dati, entrando nel quarto decennio di vita. “Abbiamo ampliato in modo significativo il nostro raggio d’azione attraverso acquisizioni chiave, ognuna meticolosamente scelta per rafforzare e integrare le capacità esistenti. Le acquisizioni come quella di Podium Data, Attunity e Blendr.io sono state determinanti per migliorare la nostra piattaforma di integrazione dati, che ora offre soluzioni complete, dai servizi basati su cloud alle funzionalità di automazione avanzate”.

E oggi la strategia ha virato sull’as-a-service, perché la piattaforma di integrazione dati è completamente basata su cloud e con un modello di licensing perfezionato, che tiene conto del fatto che le aziende oltre ad avere un parco applicativo frammentato hanno una ingente quantità di dati da interpretare. E qui entra in gioco l’ultima acquisizione di Talend, conclusa prima dell’estate, che completa il percorso verso soluzioni integrate per l’analisi dei dati.  “L’acquisizione di Talend ci consente di offrire una suite di soluzioni di analisi dei dati – precisa Capone . Si tratta di elevare l’esperienza di gestione dei dati a un nuovo livello e rappresenta un miglioramento strategico che aggiunge applicazioni e integrazione Api, un data fabric per la combinazione dei dati e aumenta le capacità di integrità e governance dei dati. Tutto ciò posiziona Qlik come precursore di una piattaforma di integrazione dati, con la possibilità di gestire dati in modo che possano poi fornire valore attraverso solide analisi”. Una piattaforma che porta in dote integrità dei dati e governance durante tutto il loro ciclo di vita. 

Mike Capone, Ceo di Qlik
Mike Capone, Ceo di Qlik

La genesi di questa acquisizione sta da una parte nella condivisione della medesima visione  (“fornire alle aziende la capacità necessaria per gestire e fidarsi dei propri dati con precisione infallibile”), dall’altra nella volontà di far convergere nella piattaforma di Qlik una migliore connettività delle applicazioni e servizi Api. “È la confluenza di questi asset che porterà valore nell’immediato ma anche man mano che queste soluzioni integrate permeano il settore, dando ai clienti la possibilità di accelerare il processo decisionale proprio grazie alla analisi dei dati stessi. Stiamo ridefinendo il paradigma dell’integrazione e dell’integrità dei dati, assicurandoci che le aziende abbiano a disposizione un set di strumenti solido e completo che attuino la promessa dell’AI e definiscono le strategie con un approccio data-driven“. 

Mercato e partnership

Presente nel quadrante di Gartner per le piattaforme di analisi, battezzato “BI Analytics e-Business Intelligence Platforms, Data Integration Tools e Data Quality Tools” (insieme a Microsoft e Salesforce con Tableau), Capone sottolinea gli elementi differenzianti, oltre alla capacità di innovare, prima di focalizzarsi sul tema del momento, l’AI generativa.  “Ci distingue la comprensione delle dinamiche di mercato in evoluzione. La nostra posizione di leader nel Magic Quadrant di Gartner per tredici anni consecutivi testimonia la capacità di risolvere i problemi di analisi più complessi e di generare valore per i clienti. Andiamo ben oltre l’analisi desktop e cresciamo in aree mission-critical come la supply chain e la logistica. Ci assicuriamo che gli utenti non solo raccolgano informazioni dai loro dati, ma lo facciano con una sicurezza che deriva dalle capacità di analisi aumentata e multi-cloud, il tutto facendo parte di una comunità di utenti attivamente impegnata”. La piattaforma costantemente aggiornata incorpora big data e migliora l’esperienza dell’utente, grazie ad analisi precise sui dati integrati, supportati dall’intuizione di tool di intelligenza artificiale. “L’AI ci permette di agire su queste intuizioni attraverso moderne funzionalità di automazione” precisa il Ceo.

In questo contesto la piattaforma di Qlik è un punto di convergenza di diverse partnership per gestire le esigenze dei clienti. “Le nostre alleanze con le più importanti aziende nel cloud come Aws, Microsoft e Google Cloud sono fondamentali. Estendono la portata delle nostre soluzioni di analisi e integrazione dei dati, garantendo che, indipendentemente dall’ambiente in cui operano i nostri clienti, Qlik sia un abilitatore che offre agilità e libertà dal vendor lock-in”.

E’ di questi giorni l’annuncio di un rafforzamento della partnership tra Aws e Qlik (fatto a Las Vegas durante Aws re:Invent 2023 della scorsa settimana) che dal 2020 vende le proprie di soluzioni di analytics nel marketplace di Aws. L’annuncio riguarda l’integrazione di Qlik con Amazon Bedrock, per gestire modelli linguistici di grandi dimensioni grazie all’intelligenza artificiale, oltre al supporto ai tool di Aws per gestire gli obiettivi di sostenibilità nell’ambito dell’analisi dei dati.

Degne di nota sono le collaborazioni con Snowflake e Databricks, sempre nell’ottica di portare le aziende a impostare processi decisionali basati sui dati.Con Snowflake, abbiamo stabilito una solida partnership, sfruttando il loro cloud di dati per migliorare l’analisi e i processi decisionali. Con Databricks, che integra tutto questo accelerando le informazioni attraverso pipeline di dati automatizzate, supportiamo iniziative di intelligenza artificiale e machine learning. Queste partnership ci consentono di fornire flussi di dati in tempo reale e dati pronti per l’analisi”. Si rafforzano in questo modo il posizionamento di Qlik nell’automazione del data warehouse e del data lake, e le partnership con system integrator globali, quali Accenture e Cognizant, per percorsi che rendano le advanced analytics accessibili indipendentemente dalla scala o dalla complessità dell’azienda. 

“Di fondo le nostre partnership sono volte a responsabilizzare i Ceo e i decision maker del potenziale immenso legato ai dati – sostiene Capone –. Non si tratta solo di collegare le piattaforme, bensì di costruire un framework basato sui dati per garantire un processo decisionale sicuro e informato. Il nostro obiettivo è garantire che l’integrazione con Qlik non si limiti a riunire i dati, ma apporti nuove opportunità e vantaggio competitivo”.

E continua: “Offrendo una piattaforma agile, garantiamo ai nostri clienti possibilità di scelta e flessibilità. Questo è fondamentale per il nostro impegno, ovvero quello di rimuovere le barriere e fornire un percorso senza attriti per la gestione e l’analisi dei dati, che è in linea con il desiderio dei Ceo di autonomia e controllo sul loro destino tecnologico. In sostanza, trasformiamo una potenziale resistenza in un’opportunità di empowerment. Grazie alle partnership con i system integrator, adattiamo le offerte alle esigenze specifiche di ogni azienda, andando oltre la semplice interazione fornitore-cliente. Si tratta di creare una strategia dei dati che sia allo stesso tempo resiliente e reattiva, assicurando anche in rispetto dell’etica di Qlik”.

Qlik Headquarters
Qlik headquarter a King of Prussia in Pennsylvania, Usa

AI tradizionale e generativa

Ed eccoci alla AI, dove la questione rimane come gestire l’integrazione tra AI tradizionale e l’AI generativa nelle soluzioni. Lo studio Generative AI Benchmark Report (redatto nell’agosto 2023 da Enterprise Technology Research e presentato questo mese) mostra quanto le aziende stiano investendo e osservando l’AI generativa, per incorporare soluzioni che consentano ai data fabric di trarre vantaggio nell’analisi dei dati, ma abbiano a cuore un approccio ibrido che incorpori l’AI generativa con l’AI tradizionale.

Perché – ed è interessante sottolinearlo – sebbene il potenziale dell’AI generativa abbia scatenato un’ondata di interesse e di investimenti nel campione di 200 C-level di aziende Global 2000 di diversi settori, i Ceo sono consapevoli che l’AI tradizionale continua a portare valore in aree come l’analisi predittiva, dove ci si aspetta che l’AI generativa possa estendere la potenza dell’AI oltre i data scientist o gli ingegneri. Già oggi, l’identificazione di ciò che è possibile fare con l’intelligenza artificiale generativa ha portato alla crescita degli investimenti: il 79% degli intervistati ha acquistato strumenti di AI generativa o investito in progetti,  il 31% afferma di voler spendere oltre 10 milioni di dollari in iniziative di AI generativa nel prossimo anno, anche se il 44% delle azienda dichiara di non avere una chiara strategia in merito all’AI generativa e il 60% di aver bisogno di aiuto di terze parti per pensare a progetti che riguardino anche i loro data fabric, che spesso necessitano di aggiornamenti o non sono pronti all’AI generativa.

“L’AI generativa rappresenta un salto di qualità nell’analisi dei dati che si allinea perfettamente con la missione di Qlik di potenziare i decision maker. Nel contesto dell’integrazione di report e dashboard, l’intelligenza artificiale generativa può automatizzare e migliorare la creazione di descrizioni che spiegano le tendenze dei dati, identificano le anomalie e offrono approfondimenti predittivi. Questo non solo aumenta l’esperienza di analisi, ma amplifica anche la capacità dei Ceo di discernere e agire su modelli di dati complessi con sicurezza” precisa Capone sottolineando come i laboratori di ricerca e sviluppo stiano esplorando i casi d’uso dell’AI generativa, concentrandosi in particolare sull’elaborazione del linguaggio naturale per semplificare la descrizione di dati complessi. Questa tecnologia consente una comprensione più intuitiva dell’analisi, trasformando i dati grezzi in informazioni fruibili con narrazioni più chiare per i clienti, facilitando processi decisionali rapidi e informati. “Ma il potenziale dell’AI generativa va ben oltre le applicazioni attuali – racconta -. Stiamo investendo nella ricerca che si spinge oltre i limiti dell’analisi predittiva, nel rispetto delle normative e delle best practice sull’intelligenza artificiale. Il nostro impegno ad essere una piattaforma completamente aperta e basata su Api consente ai clienti di sfruttare un’ampia gamma di funzionalità di intelligenza artificiale”.

Prossimi step 2024 

Nel 2024, Qlik porterà avanti il processo di integrazione con Talend, il rafforzamento della presenza nei settori impattati da applicazioni di intelligenza artificiale, l’investimento nelle nuove capacità analitiche della piattaforma Qlik Staige o nell’ingegneria del futuro con Qlik AutoML per l’accuratezza predittiva. “La strada da percorrere è tracciata con funzionalità di intelligenza artificiale che saranno rivelate nei mesi futuri. Abbiamo superato il miliardo di dollari di fatturato e questo testimonia l’efficacia della strategia alimentata dall’innovazione e dalle acquisizioni”. 

Oggi la piattaforma Qlik consente ai clienti di sfruttare l’intelligenza artificiale in tre modi: soluzioni per automatizzare la distribuzione e la trasformazione dei dati, riducendo la complessità, mitigando i rischi e abilitando i data fabric (1); soluzioni di analisi predittiva potenziate dall’intelligenza artificiale tradizionale e generativa (2). AI per casi d’uso avanzati grazie a Qlik AutoML.

“Il percorso verso il successo dell’AI generativa è una questione di dati” conclude Capone, che devono essere di qualità, protetti e governati da una piattaforma in grado di gestirli e offrire funzionalità end-to-end che aiutino gli utenti a ottenere informazioni approfondite con l’automazione e l’assistenza. Indipendentemente dal livello di competenza.

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