Balzano agli onori delle cronache, e con una certa frequenza, i temi che riguardano l‘industria avicola e spesso non per le notizie positive. Perché parliamo di un’industria che davvero si trova a sostenere sfide molteplici: i regolamenti per garantire la sicurezza alimentare, quelli per la sostenibilità ambientale. Insieme, anche l’aumento dei costi delle materie prime, con le fluttuazioni di mercato e certo le epidemie, sono tutti fattori che pongono chi opera nel comparto di fronte alla necessità di continuare a rivedere e ragionare un approccio alla produzione che deve essere sempre più attento.

Lo scenario e il bisogno

Considerata la specificità del settore, ed i molteplici processi da gestire, le tecnologie digitali possono giocare un ruolo importante anche in questo contesto: si tratta infatti di monitorare, raccogliere, selezionare e valorizzare i dati in ogni fase dei processi di produzione, e così facendo riuscire ad adattarsi meglio al variare delle condizioni dei mercati, tenendo la barra a dritta sugli obiettivi (sostenibilità e benessere animali compresi). Gli esperti del settore sottolineano oltre a questi anche il problema della carenza di un quadro normativo esaustivo, chiaro e incentivante l’utilizzo del digitale. Un aspetto che può scoraggiare gli allevatori, in particolare proprio quelli che sarebbero più da coinvolgere. Non parliamo infatti dei grandi allevamenti intensivi quanto piuttosto delle piccole realtà rurali che faticano ad investire in soluzioni innovative. Ecco che in questi casi l’assenza di incentivi (e non solo di quelli economici) contribuisce ad immobilizzare il settore, mentre tecnologie digitali nell’avicoltura, e incentivi sarebbero un valido supporto per gli allevatori che desiderano innovare e migliorare le proprie pratiche di produzione.

La soluzione     

A fronte di questo contesto e dei bisogni evidenziati la filiera avicola oggi trova a disposizione la proposta di piattaforma di Vem, beFarm, che offre la possibilità di sfruttare le potenzialità e l’innovazione del cloud computing, la flessibilità dell’IoT, il machine learning unito alla computer vision, e la capacità previsionale dell’analisi big data.
Si tratta di una proposta che può essere utilizzata in prima istanza sull’area zoo mangimistica, per poi estendere l’ambito di esercizio alla supply chain ed altri processi interessati.

Gli obiettivi sono proprio migliorare quei fattori indicati come critici, quindi il benessere animale, il lavoro degli operatori, ottimizzare e controllare le performance, consentire di prendere decisioni strategiche data driven. I sensori posizionati sul campo sono gli strumenti fondamentali per il funzionamento della piattaforma, in quanto permettono di rilevare dati affidabili e misurabili.

Vem beFarm
Vem beFarm, una vista modellizzata dell’installazione 

Quattro le tipologie di sensori adottate dalla piattaforma: Lymph è l’innovativo misuratore elettromagnetico di portata, che garantisce una misura precisa, duratura e in tempo reale dei consumi di acqua da inizio a fine ciclo; Nemesis nasce con lo scopo di fornire dati accurati relativi ai consumi di mangime all’interno dei box; Artemis è una rete di sensori smart a protezione del singolo box di allevamento per garantire il monitoraggio capillare dei parametri ambientali rilevanti ma la componente forse più importante è rappresentata da Tiresias  che sfruttando un algoritmo di visione artificiale, stima con precisione il peso, la variabilità e l’analisi comportamentale degli animali. E’ così possibile gestire l’integrità dei sistemi in tempo reale ed identificare eventuali problematiche o aree di miglioramento, consentendo interventi tempestivi. I dati raccolti nel tempo ed elaborati consentiranno poi di prendere decisioni ‘funzionali’ alla soluzione dei problemi misurati sul campo.

beFarm, infatti, così strutturata acquisisce gestisce e memorizza una vasta gamma di dati provenienti dai sistemi in campo, inclusi parametri ambientali, consumi di cibo e acqua, stime del peso animale e rilevamento di anomalie. A valle il gateway con la componente in grado di garantire la rete di comunicazione smart utilizzata per scambiare dati coi sensori in allevamento e quella per i requisiti edge gateway & computing presenti sui singoli box di allevamento, l’elemento chiave per la raccolta dati dai sensori locali ed infine la vera e propria cloud platform, garantisce visibilità in tempo reale con un’unica dashboard, identificazione tempestiva delle anomalie e analisi dei Kpi e così di orchestrare le attività dell’intera filiera.

I vantaggi

Di recente presentata alla Commissione per la sicurezza alimentare (Efsa) del Parlamento Europeo, produttività, benessere animale e sostenibilità ambientale trovano nella piattaforma beFarm la possibilità di migliorare su un binario comune. Più nello specifico, grazie alla possibilità di monitorare da remoto e in tempo reale indicatori e allarmi, si riducono gli spostamenti e si lavora in condizioni più agevoli, semplificando le operazioni quotidiane. Per quanto riguarda invece il benessere degli animali, è studiato che utilizzando modelli statistici accurati, è possibile individuare tempestivamente anomalie ambientali e comportamentali, riducendo l’incidenza delle malattie, con conseguente minor tasso di mortalità e maggiore omogeneità tra gli esemplari.

A livello di filiera invece, l’automazione dei processi consente un allineamento efficace tra gli allevamenti e gli altri componenti, come i mangimifici e la supply chain tutta, garantendo rilevamento e coordinamento dettagliati e tempestivi ed ottimizzando le performance del processo produttivo. Grazie alla riduzione delle inefficienze lungo la filiera, ed a gestioni più standardizzate, efficienti e rapide è possibile ridurre i gap generati da capacità individuali differenti degli allevatori. Infine, attraverso la misurazione e l’efficientamento con conseguente riduzione delle emissioni di ammoniaca, anidride carbonica e composti volatili organici, si contribuisce a ridurre l’impatto ambientale del settore zootecnico, che è uno dei maggiori contributori all’inquinamento sull’intero territorio nazionale.

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