L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il modo in cui la pubblica amministrazione offre e gestisce i suoi servizi. Grazie alla capacità di semplificare processi complessi, migliorare l’accessibilità e personalizzare l’esperienza dei cittadini, l’AI oggi rappresenta un elemento centrale della trasformazione digitale. In questo contesto, la pubblica amministrazione può sfruttare soluzioni innovative per ridurre la distanza tra cittadini e istituzioni, garantendo servizi pubblici più efficienti, trasparenti e inclusivi.   
Le società in-house, forti della loro esperienza, svolgono un ruolo fondamentale nel guidare questo cambiamento, traducendo le sfide della digitalizzazione in opportunità concrete.

Una delle sfide principali che la pubblica amministrazione deve affrontare è rendere i propri servizi comprensibili e alla portata di tutti i cittadini, quindi accessibili. Troppo spesso la complessità burocratica agisce come una barriera, scoraggiando le persone dall’utilizzare i servizi pubblici. Per superare questa difficoltà, l’intelligenza artificiale può essere di grande aiuto.
Ad esempio, oggi gli assistenti virtuali possono supportare i cittadini nella fruizione dei servizi pubblici. Questi assistenti possono interagire direttamente con le persone attraverso un linguaggio semplice e naturale, simile a quello di una normale conversazione. In pratica, un cittadino può chiedere informazioni, prenotare un appuntamento o cercare opportunità lavorative senza dover navigare autonomamente magari per molto tempo in siti Web alla ricerca di informazioni. Si parla di strumenti particolarmente utili anche perché riescono a rispondere alle esigenze individuali. Grazie alla capacità di analizzare i dati, possono suggerire soluzioni personalizzate: per esempio, possono ricordare al cittadino un’opportunità di bando pubblico che potrebbe essere rilevante per lui, basandosi sulle sue precedenti interazioni con i servizi.

Un altro punto importante è l’inclusività. Alcune persone, come chi ha difficoltà visive o linguistiche, potrebbero trovare ancora più complesso interagire con i servizi on line. Qui entrano in gioco strumenti che permettono di trasformare il testo scritto in audio e viceversa. Questo significa che anche chi ha problemi di vista può “ascoltare” i contenuti da un sito web, o chi ha difficoltà con la scrittura può parlare e vedere le proprie richieste tradotte automaticamente in testo.

In sostanza, grazie a queste tecnologie, non solo è possibile rendere i servizi più facili da usare per tutti, ma si può anche fare un grande passo avanti nel creare un’amministrazione pubblica più vicina alle persone, capace di rispondere alle loro necessità in modo rapido, efficace e su misura. La tecnologia non solo come strumento, ma come ponte che collega meglio le istituzioni con i cittadini, aiutandoli a sentirsi più supportati e meno distanti.

AI, rischi e opportunità

L’AI rappresenta una rivoluzione nella pubblica amministrazione, ma porta con sé rischi significativi che devono essere gestiti con attenzione. Uno dei principali pericoli legati al suo utilizzo è la produzione di risposte non verificabili o non conformi alle normative vigenti, che potrebbero compromettere la trasparenza e la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche.
Per affrontare questa sfida, è essenziale che l’AI operi su una base solida di dati ufficiali e verificati, garantendo che ogni informazione generata sia tracciabile e conforme alle leggi. Questo approccio consente di trasformare l’intelligenza artificiale in uno strumento affidabile e sicuro per la gestione dei servizi pubblici, riducendo il rischio di errori e incoerenze nelle risposte fornite. Ad esempio, questa strategia è stata utilizzata per sviluppare assistenti digitali come Camilla che supportano i cittadini nella consultazione dei bandi pubblici di Formez PA. Questi assistenti digitali non solo semplificano l’accesso alle informazioni, ma lo rendono anche più rapido e preciso, grazie alla capacità di ancorare ogni risposta a fonti verificate e ufficiali. Questo livello di trasparenza contribuisce a costruire un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, offrendo loro la sicurezza di ricevere informazioni affidabili e conformi alle normative.

L'assistente Camilla
L’assistente Camilla di Formez PA

L’intelligenza artificiale può trasformare profondamente il modo in cui la pubblica amministrazione risponde alle necessità dei cittadini. Ad esempio, attraverso l’automazione dei processi ripetitivi, è possibile migliorare l’efficienza, ridurre gli errori e abbattere i costi operativi, ottimizzando anche la qualità del lavoro. Questi cambiamenti rendono più rapidi i tempi di risposta, garantendo ai cittadini un servizio pubblico più veloce e accurato. Inoltre, gli assistenti digitali conversazionali basati sull’intelligenza artificiale generativa stanno ridisegnando l’interazione tra cittadini e PA affiancandoli nella fruizione dei servizi digitali e integrandosi con sistemi gestionali, come l’anagrafe.

L’analisi predittiva, poi, offre applicazioni di grande impatto, come l’Urban Digital Twin: una replica digitale dinamica di città o regioni urbane che evolve in tempo reale. Questo strumento consente una pianificazione più precisa e una gestione ottimizzata di infrastrutture, risorse e servizi. Altre applicazioni includono il monitoraggio ambientale e il riconoscimento delle colture agricole, migliorando la gestione del territorio e promuovendo una sostenibilità più consapevole, sempre nell’interesse del cittadino.

Tuttavia, per sfruttare pienamente queste potenzialità, è essenziale garantire un utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale, accompagnandola con un monitoraggio continuo e una rigorosa validazione delle fonti utilizzate. Solo così l’AI potrà affermarsi come uno strumento affidabile ed efficace per migliorare l’efficienza, la trasparenza e l’accessibilità dei servizi pubblici, contribuendo ad avvicinare sempre di più i cittadini alle istituzioni.

*Pietro Pacini è direttore generale del Csi Piemonte e presidente di Assinter Italia, l’Associazione delle società in house Ict italiane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: