Come stanno rispondendo le città italiane alle sfide della sostenibilità, della digitalizzazione e dell’inclusione? Stanno investendo? Sia esse metropolitane, di medie o piccole dimensioni (con meno di 80mila abitanti)? Un tema caro a InnoGreen.
La risposta arriva dall’analisi di EY (settima edizione, la precedente nel 2022) che ha messo al setaccio 109 città italiane capoluoghi di provincia per redigere l’EY Smart City Index 2025 che misura il livello di “smartness” o di “innovazione urbana” delle città. Un parametro frutto di un incrocio complesso di 323 indicatori, che coprono tutti gli aspetti relativi alle smart city, suddivisi in due macrocategorie: “readiness” (investimenti pubblici e privati per rendere disponibili infrastrutture e servizi) e “comportamenti dei cittadini” (più o meno virtuosi).

Sul podio dell’Indice 2025 Bologna, Milano e Torino che si confermano le città più smart d’Italia, in termini di transizione ecologica, innovazione digitale e inclusione sociale. “Esempi virtuosi di come l’innovazione urbana possa tradursi in benefici concreti per i cittadini, per creare città più vivibili e attrattive” precisa Dario Bergamo, Italy Government & Infrastructure Market Leader di EY. Seguono Venezia, Roma, Trento, Cagliari, Modena, Reggio Emilia e Firenze.

Le tre città “vincitrici” siedono anche sul podio per digitalizzazione e innovazione (Milano sorpassa Bologna in questo caso), dimostrando come l’adozione di tecnologie avanzate e servizi pubblici intelligenti sia cruciale per il futuro delle città. “La crescita dell’IoT e della sensoristica è stata rilevante negli ultimi anni, con un aumento del 30% nella diffusione dei sensori e del 40% nelle centrali di controllo della mobilità, della sicurezza urbana e delle piattaforme di monitoraggio dei consumi energetici negli edifici pubblici – dettaglia Antonio Lombardo, Italy Government & Public Sector consulting leader di EY -.  Attraverso il Building Information Modeling (Bim) è ora possibile analizzare in tempo reale le dinamiche urbane, elaborare scenari per la riprogettazione delle infrastrutture e dei servizi, gestire i flussi e le emergenze, semplificare l’interazione cittadino-amministrazione e creare un digital twin della città. Questo non solo migliora la qualità della vita dei cittadini, ma rende le città più competitive a livello internazionale”. Seguono le prime tre, per innovazione digitale, Reggio Emilia, Genova, Bari, Firenze, Modena e Venezia, che stanno adottando piattaforme dati e soluzioni di intelligenza artificiale per analizzare in tempo reale dinamiche urbane e emergenze.

Le Smart Cities in Italia, Le top 10 città performer per dimensione - Fonte: EY Smart City Index 2025
Smart Cities in Italia – Le top 10 città performer per dimensione – Fonte: EY Smart City Index 2025

Smart city, le classifiche per dimensioni

La ricerca complessivamente mostra come tutte le città italiane abbiano registrato un significativo miglioramento lungo lo stivale, coltivato negli ultimi tre anni grazie a investimenti in banda ultralarga, servizi online, sensoristica IoT, ma anche transizione ecologica e inclusione sociale, grazie a finanziamenti dai fondi europei e dal Programma Pon Metro.

Tra le città metropolitane entrano nella Top 10 Cagliari, Bari e Palermo a conferma di un miglioramento distribuito. “Queste città negli ultimi anni hanno guadagnato molte posizioni grazie a una ripresa degli investimenti dovuta ai fondi europei in particolare nel Sud Italia, anche grazie agli investimenti degli ultimi anni verso la transizione digitale (+22,7% di readiness nel 2025), per diventare laboratori di innovazione, in collaborazione con il mondo della ricerca e delle startup” precisa la ricerca. Ai primi dieci posti troviamo quindi Bologna, Milano, Torino, Venezia, Roma, Cagliari, Firenze, Genova, Bari, Palermo. 

Tra le città medie dimensioni, Trento si conferma anche in questa edizione la città più smart, seguita da Modena, Reggio Emilia, Bergamo, Brescia, Ravenna, Padova, Bolzano, Trieste, Parma. Città che nella classifica complessiva si posizionano tra la sesta e la 18esima posizione, confermandosi attente in particolar modo alla transizione ecologica, con piste ciclabili, politiche di bike sharing, colonnine per la ricarica di macchine elettriche. 

Tra le città più piccole – sotto gli 80mila abitanti (e oltre la ventesima posizione in classifica) – sul podio Pavia, Pordenone e Matera, seguite da Belluno, Oristano (presente per la prima volta), Aosta, Fermo, Cuneo, Mantova, Macerata, con cittadini attenti alla transizione ecologia.
In generale, si registrano importanti avanzamenti nelle città che hanno promosso la creazione delle Case delle Tecnologie Emergenti, luoghi di innovazione e sperimentazione sostenuti dagli investimenti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy” dettaglia Bergamo.

Posizionamento delle città nel ranking totale e per componenti e ambiti di analisi - Fonte: EY Smart City Index 2025
Posizionamento delle città nel ranking totale e per componenti e ambiti di analisi – Fonte: EY Smart City Index 2025

Alcune evidenze, oltre a quelle della transizione digitale già sottolineate.

Per transizione ecologica, svettano Bergamo, Venezia e Brescia che sono le più avanzate nella riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’adozione di energie rinnovabili, la promozione della mobilità sostenibile e la tutela del verde urbano.
Rispetto a tre anni fa gli investimenti per efficienza energetica, mobilità sostenibile e gestione responsabile delle risorse naturali sono aumentati significativamente nelle città metropolitane (+21,5%), nelle città medie (+10%) e in quelle piccole (+33%). Ma contano sempre di più i comportamenti virtuosi dei cittadini con l’adozione di auto non inquinanti, raccolta differenziata, risparmio energetico, riduzione degli sprechi d’acqua (città metropolitane +11%, città medie +4,5%, città piccole +13,6%).

Mentre per l’inclusione sociale – che misura equità, accessibilità ai servizi, riduzione delle diseguaglianze, partecipazione dei cittadini alla vita pubblica -, prima è sempre Bologna per essere la più inclusiva con una alta spesa in servizi sociali, seguita da Trieste, Pordenone, Modena, Cagliari, Milano, Trento, Pavia, Genova e Ravenna.
Ecco sugli aspetti “umani“, guardando alle tre città fiori all’occhiello della classifica, Milano scivola in sesta posizione, Torino esce dalla Top 10. 

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