E’ inequivocabile il messaggio lanciato dallo Smart City Index 2025 redatto dallo Smart City Observatory dell’International Institute for Management Development: le città italiane non primeggiano per essere smart, non sono nella classifica delle prime 50 città al mondo per quanto riguarda impegno in innovazione sostenibile e rigenerazione urbana.

Non sono smart cities.

The top 20 cities
The Top 20 Smart Cities (fonte: Smart City Index 2025, redatto dallo Smart City Observatory dell’International Institute for Management Development, 2025)

Certo fanno progetti – come già avevamo sottolineato lo scorso maggio in una classifica solo italiana guidata da Milano, Bologna, Torino – ma nel ranking mondiale sono defilate.

Arretrano sensibilmente rispetto allo scorso anno: Bologna scivola in 83esima posizione, Milano si ferma al 97esimo posto, mentre la capitale Roma crolla addirittura al 139esimo posto.
Molto distanti dal podio dove siedono Zurigo, Oslo e Ginevra, città europee (come altre quattro tra le prime dieci), tallonate dalle nascenti stelle mediorientali Dubai (quarta) e Abu Dhabi (quinta) ma anche dall’Asia, dove Singapore si conferma la città più smart della regione, saldamente al nono posto.

La classifica mostra la sofferenza delle città africane ma segna inequivocabilmente un smacco americano. Nessuna città statunitense è presente tra le prime dieci.

La migliore del continente Usa si conferma New York scivolata di 15 posizioni al 49esimo posto. Crolli significati anche per la capitale Washington DC (50esimo), San Francisco (61esimo), Los Angeles (66esimo) e Denver (72esimo).

Tre parametri

Premiate sono le città che riescono a coniugare al meglio innovazione digitale, sostenibilità e qualità della vita, analizzando le infrastrutture tecnologiche in interviste ai residenti di 146 città.
Questi risultati premiano una strategia urbana lungimirante, basata sulla costruzione e lo sviluppo di infrastrutture digitali all’avanguardia, tecniche e strategie di abbattimento dei principali inquinanti, servizi pubblici intelligenti, mobilità sostenibile e una governance integrata”, dettaglia lo studio.

Non premia chi ha criticità strutturali, come quelle che da anni condizionano le nostre città: traffico veicolare, inquinamento atmosferico, governance poco incisiva, disuguaglianze territoriali, difficoltà nel trattenere i talenti e capacità di attrarre investimenti. “L’Italia resta frenata da una visione urbanistica frammentaria e poco lungimirante” precisa il report, mentre tutte le città o metropoli nella prime posizioni investono in mobilità predittiva basata sull’intelligenza artificiale, nella sanificazione automatizzata degli spazi urbani, in agricoltura verticale e nel risparmio energetico.

Se avete voglia e tempo, navigate tra le schede delle varie città confrontando anche metropoli di continenti diversi. La sintesi delle scivolate di Bologna, Milano e Roma la riporto qui. 

Ranking Bologna Smart City
Ranking Bologna Smart City (fonte: Smart City Index 2025)
Rank Milano
Ranking Milano Smart City (fonte: Smart City Index 2025)
Smart City Index 2025 - Roma
Ranking Roma Smart City (fonte: Smart City Index 2025)

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