Con sede a Stoccolma e una chiara vocazione europea, CanaryBit nasce nel 2020 con l’obiettivo di offrire soluzioni di sicurezza informatica di nuova generazione, incentrate sulla protezione dei dati e sulla conformità normativa. La missione è ambiziosa: aiutare imprese e organizzazioni a condividere i propri asset digitali in modo sicuro, superando i timori legati ai vincoli regolamentari, alle policy interne e ai rischi reputazionali che tradizionalmente frenano la collaborazione tra partner.

Il contesto e la proposta

Alla base della proposta di valore di CanaryBit c’è Confidential Cloud, una suite di servizi costruita sui principi del Confidential Computing, che consente di creare ambienti di elaborazione protetti e indipendenti dal tipo di infrastruttura sottostante. In un mercato sempre più attento al tema della sovranità digitale e della trasparenza tecnologica, l’approccio agnostico di CanaryBit rappresenta un elemento distintivo: le sue soluzioni sono compatibili con infrastrutture eterogenee e mirano a garantire sicurezza, governance e controllo end-to-end dei dati. L’azienda si distingue anche per una forte attività di ricerca, che la posiziona in prima linea nello sviluppo di tecnologie emergenti come la crittografia omomorfica e il post-quantum computing. Queste aree rappresentano la frontiera della sicurezza dei dati e sono fondamentali per assicurare resilienza e affidabilità in contesti altamente sensibili come quelli aerospaziali, della difesa, dell’energia, dell’automotive e della cybersecurity. Il percorso di crescita di CanaryBit riflette la sua visione strategica di un’Europa digitale autonoma e sovrana. Per questo motivo la società si impegna a mantenere un’impronta pienamente europea in ogni aspetto della propria struttura, dagli investitori ai dipendenti, fino alla scelta dei partner tecnologici. Tale posizionamento si traduce in una forte attenzione alla compliance con le normative europee, elemento che guida la progettazione delle soluzioni e il rapporto di fiducia con clienti e istituzioni.

Il bisogno

Alla base della proposta di CanaryBit c’è l’attenzione alla disponibilità di un’infrastruttura tecnologica capace di supportare in modo efficiente lo sviluppo, il test e la validazione delle proprie soluzioni di Confidential Computing. Questa tecnologia si fonda su un principio chiave: proteggere i dati non solo quando sono conservati o trasmessi, ma anche durante l’elaborazione. È in questa fase, infatti, che i dati risultano più vulnerabili, poiché tradizionalmente vengono trattati in chiaro e possono quindi essere esposti ad accessi non autorizzati o ad attacchi mirati. Il Confidential Computing introduce un vero e proprio cambio di paradigma, consentendo di eseguire operazioni su dati crittografati all’interno di ambienti isolati e protetti, dove le informazioni restano invisibili anche al sistema operativo o all’amministratore dell’infrastruttura. Si tratta di un approccio essenziale per abilitare la collaborazione tra più attori – aziende, enti di ricerca, istituzioni – che vogliono condividere e analizzare dati sensibili senza comprometterne la riservatezza o la proprietà.

Nelle prime fasi di sviluppo dei propri prodotti, CanaryBit si affida ai grandi cloud provider internazionali, in prima battuta gli unici in grado di offrire piattaforme hardware compatibili con le specifiche del Confidential Computing. Tuttavia, questa scelta presenta presto un limite significativo: la dipendenza da infrastrutture proprietarie non pienamente aderenti ai principi di trasparenza e indipendenza tecnologica che l’azienda considera fondamentali. L’obiettivo diventa allora quello di costruire soluzioni zero-trust, indipendenti dal fornitore e in grado di operare sia in ambienti cloud sia on-premise. Per raggiungere questo traguardo, diventa indispensabile affiancare alla componente virtuale anche la disponibilità di macchine fisiche dedicate, configurabili in modo flessibile e gestibili direttamente dal team di sviluppo.

Stefano Cucchiella, founder e Cto di CanaryBit
Stefano Cucchiella, founder e Cto di CanaryBit

Lo spiega così Stefano Cucchiella, founder e Cto di CanaryBit: “Inizialmente siamo partiti con le prime macchine disponibili presso un fornitore estero, acquistando un server e ottenendo così l’accesso alla tecnologia che ci occorreva. Anche se il servizio clienti non era soddisfacente, al tempo quella rappresentava l’unica opzione percorribile. Poi, man mano che siamo cresciuti, la necessità di configurare frequentemente le macchine fisiche, unita all’aumento del nostro personale, ha condotto a difficoltà operative e interferenze reciproche tra i membri del team”. La ricerca di una base tecnologica solida, scalabile e affidabile è quindi diventata una priorità. CanaryBit decide di affidarsi ad un partner in grado di garantire disponibilità immediata di risorse, supporto tecnico qualificato e autonomia gestionale, elementi imprescindibili per accelerare la sperimentazione e il collaudo delle proprie soluzioni.

La soluzione 

La risposta a questa esigenza arriva attraverso la collaborazione con Aruba. Il primo elemento di valore riconosciuto è il portafoglio di server dedicati bare metal, che si distingue per varietà e aggiornamento tecnologico rispetto alle alternative disponibili sul mercato. Per CanaryBit, questo significa poter contare su un’ampia gamma di configurazioni, capaci di rispondere con precisione alle differenti esigenze di test, simulazione e sviluppo dei progetti in corso. A questo si aggiunge un livello di assistenza clienti altamente qualificato, aspetto determinante per un’azienda che opera su tecnologie sperimentali e richiede tempi di intervento rapidi e competenze specialistiche. “Aruba ci ha soddisfatto molto perché si è dimostrata competente e super disponibile – riprende Cucchiella –. La combinazione di accesso alle macchine e al relativo supporto è esattamente quello che cercavamo per poterci dedicare al nostro lavoro con la tranquillità di disporre della base tecnologica necessaria senza sorprese né preoccupazioni”. L’approccio di Aruba permette a CanaryBit di superare i limiti incontrati con i precedenti fornitori, semplificando le procedure di approvvigionamento e centralizzando la gestione delle risorse in un unico punto di contatto. La flessibilità offerta dalle infrastrutture di Aruba consente inoltre all’azienda di replicare internamente ambienti on-premise analoghi a quelli dei propri clienti, garantendo maggiore realismo nei test e nelle validazioni. Le infrastrutture di Aruba, localizzate in data center italiani certificati ai più alti standard di sicurezza, forniscono poi il contesto ideale per sostenere il percorso di crescita di CanaryBit con la combinazione tra sovranità europea, conformità normativa e affidabilità tecnologica perfettamente allineata ai principi fondanti dell’azienda.

I vantaggi

La partnership con Aruba ha effetti significativi sul piano operativo, tecnologico e strategico. Da un punto di vista operativo, la possibilità di contare su un unico provider semplifica l’intero processo di provisioning e gestione delle risorse, riducendo complessità e tempi di setup. CanaryBit può oggi configurare, testare e validare le proprie soluzioni su un “pool di setup” completo, che replica fedelmente gli scenari infrastrutturali dei clienti. Dal punto di vista tecnologico, le certificazioni di Aruba a livello di data center e sicurezza aggiungono un ulteriore livello di fiducia, rafforzando la credibilità dell’ambiente di test e la sua idoneità a supportare applicazioni che richiedono la massima riservatezza dei dati. Questo elemento è particolarmente rilevante per un’azienda che basa la propria offerta sul concetto di sovranità digitale e conformità alle normative europee.

La collaborazione con Aruba permette poi di consolidare la strategia di autonomia tecnologica europea perseguita da CanaryBit. “Ci siamo impegnati a creare un’azienda interamente europea, dagli investitori fino ai dipendenti, promuovendo il concetto di sovranità europea a livello tecnologico e di business – sottolinea Cucchiella –. In quest’ottica operiamo ampiamente a livello di progetti europei, che rappresentano una risorsa preziosa per finanziare lo sviluppo dei prodotti in alternativa agli investitori di venture capital tradizionali”. La partecipazione ai programmi di ricerca dell’Unione Europea non solo garantisce un importante supporto economico, ma consente anche di ampliare il network di collaborazione, favorendo il contatto con potenziali clienti e partner industriali. La sinergia con Aruba, che condivide la stessa attenzione per la localizzazione dei dati, la trasparenza dei processi e la compliance regolamentare, si inserisce esattamente in questa visione. Infine, il supporto tecnico offerto da Aruba ha un impatto diretto sulla produttività del team di sviluppo, riducendo i tempi di risoluzione dei problemi e permettendo ai ricercatori di concentrarsi sull’innovazione dei prodotti. La disponibilità costante e la competenza del supporto clienti si sono rivelate un fattore decisivo per accelerare i cicli di test e migliorare la qualità delle soluzioni finali.

In roadmap

Guardando al futuro, CanaryBit sta ampliando la propria visione oltre i confini attuali del Confidential Computing. L’attenzione si concentra sulla rete, con l’introduzione di nuove tecnologie come il Trusted I/O, pensate per estendere la protezione anche alle interfacce di comunicazione e ridurre ulteriormente la superficie di attacco. In questa prospettiva, l’azienda intende continuare la collaborazione con Aruba così da poter testare e implementare queste soluzioni in ambienti sicuri e scalabili. Parallelamente, è previsto un potenziamento progressivo del parco server, in linea con l’espansione dei progetti di ricerca e con l’obiettivo di creare un’offerta dedicata al Confidential AI. Questa nuova area di sviluppo mira a fornire ambienti di esecuzione sicuri per l’intelligenza artificiale, dove modelli, dati e algoritmi possano operare in isolamento, garantendo la piena protezione delle informazioni sensibili. In parallelo, CanaryBit punta a integrare nei propri ambienti di test Gpu server di ultima generazione, indispensabili per gestire i carichi computazionali richiesti dai processi di AI e machine learning. Il percorso di evoluzione tracciato da CanaryBit conferma la centralità del Confidential Computing come fondamento di un ecosistema digitale più sicuro e sovrano. La collaborazione con Aruba, fondata su competenza tecnica, affidabilità e visione comune, rappresenta oggi un modello efficiente di come la fiducia tecnologica possa nascere a partire da solide basi infrastrutturali, sostenendo l’innovazione e la competitività dell’Europa digitale.

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