In un ospedale connesso e ad alta intensità tecnologica, il ruolo del Cto si trasforma da gestore di apparati a regista di un ecosistema digitale complesso dove le scelte architetturali devono garantire interoperabilità, sicurezza e valore clinico. Trasformando i dispositivi connessi e i dati in strumenti di cura intelligente e sostenibile.

Ne parliamo con Maurizio Rizzetto, Cto dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale e membro del Comitato Ict Aiic, incontrato alla Digital Health Conference 2025, che ha fatto della governance tecnologica un pilastro per l’efficienza e la sicurezza dei percorsi di cura.

“Nel contesto della trasformazione digitale della sanità, la gestione intelligente e interoperabile dei dati clinici rappresenta una delle sfide più complesse e strategiche – precisa Rizzetto -. La complessità è legata all’integrazione dei dispositivi medici in ambienti ad alta intensità di cura (terapia intensiva e subintensiva), alla gestione del dato clinico in modalità vendor-neutral, per garantire continuità e accessibilità, alla riduzione dell’alarm fatigue attraverso algoritmi analitici ricorsivi, all’adozione di standard di interoperabilità per il monitoraggio enterprise e, infine, alla gestione delle tematiche di cybersecurity e di compliance normativa, come prerequisiti per l’affidabilità dei sistemi”.

Rizzetto sottolinea l’importanza di un approccio architetturale e sistemico, dove la tecnologia non è solo strumento, ma ambiente abilitante per la presa in carico del paziente critico, la continuità assistenziale e la sostenibilità operativa.

Nella videointervista i dettagli. 

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