Cresce la domanda di assistenza sanitaria, sostenuta dall’invecchiamento della popolazione, come dagli eventi dirompenti e imprevedibili (le pandemie, ma non solo) e di conseguenza cresce anche la pressione sui sistemi sanitari. Da una parte organizzazioni e aziende sanitarie (in primis gli ospedali) sono chiamati ad offrire più risorse in relazione alle esigenze dei pazienti, dall’altra a studiare economie intelligenti. E ridurre l’impatto ambientale può contribuire in questo senso, anche in relazione all’aumento dei costi energetici e dei materiali. Sembra un aspetto secondario quello della sostenibilità nella sanità ma non lo è affatto. Il settore sanitario è responsabile del 4,4% delle emissioni globali di CO2 e produce più emissioni rispetto ad altri settori altamente impattanti come l’aviazione e la logistica.
Proprio gli ospedali, in particolare, generano enormi quantità di rifiuti: in media ogni letto ospedaliero produce 13 kg di rifiuti al giorno, di cui il 15-25% classificati come rifiuti pericolosi, ma oltre a questo è da considerare il tema dei consumi e ancora quello relativo alle strumentazioni ed ai dispositivi medici, centrale tanto quanto. In particolare facciamo riferimento anche all’ecosistema di soluzioni HPM (Hospital Patient Monitoring), ai dispositivi utilizzati per misurare, registrare e visualizzare vari parametri del paziente, così come agli strumenti di diagnostica e per tenere traccia della salute del paziente.

Philips1 Nuova
Philips – Il bisogno crescente di sostenibilità nel mondo healthcare

Analisi della normativa attuale

In Italia, il quadro normativo per la sostenibilità nel settore sanitario è in fase di sviluppo. Attualmente, mancano indicatori Kpi chiari per l’acquisto di macchinari basati sui loro consumi energetici e impatti ambientali. Tuttavia, il Pnrr e le gare pubbliche richiedono che tutte le misure rispettino il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali” (DNSH, acronimo di Do Not Significant Harm). Questo principio è pensato per valutare se una misura possa danneggiare uno dei sei obiettivi ambientali individuati nell’Accordo di Parigi. A questo si affianca la Direttiva Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell’Unione Europea, che entrerà in vigore entro la fine del 2025 e rappresenta un passo avanti significativo. Questa direttiva impone alle grandi aziende, inclusi i gruppi ospedalieri, di adottare e rendicontare Kpi specifici per monitorare e valutare la loro performance in materia di sostenibilità. Anche se i Kpi specifici non sono stati ancora definiti, si prevede che copriranno aspetti come le emissioni di gas serra, il consumo di energia e acqua, la gestione dei rifiuti e la salute e sicurezza sul lavoro.
C’è ancora davvero tanto da fare, è evidente. Basterebbe pensare che, in Italia sebbene il nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs 36/2023) stabilisca tra i criteri di aggiudicazione, aspetti qualitativi, ambientali o sociali, connessi all’oggetto dell’appalto, di fatto solo raramente vengono indicati punteggi premianti per aspetti di sostenibilità o questi aspetti sono effettivamente rilevanti.

Sfide finanziarie e operative, cambiare prospettiva

Parliamo di sfide, quelle di sostenibilità, che rappresentano anche vere e proprie sfide finanziarie, e… Un ostacolo significativo per gli ospedali che cercano di adottare pratiche corrette e virtuose. Non solo, gli ospedali devono affrontare la crescente domanda di sostenibilità anche da parte dei pazienti e del personale, in particolare delle generazioni più giovani, che si aspettano di lavorare in ambienti che rispettano l’ambiente. Questo richiede di adottare rapidamente pratiche sostenibili per attrarre e mantenere il personale qualificato, oltre a soddisfare le aspettative dei pazienti sempre più consapevoli delle questioni ambientali. E’ normale che per molti ospedali, diventare sostenibili possa sembrare un compito arduo che richiede tempo e risorse aggiuntive, ma la sostenibilità dovrebbe essere vista in verità come un imperativo aziendale piuttosto che un costo aggiuntivo.

Le strutture sanitarie sono chiamate allora a considerare ogni aspetto delle loro operazioni guardare a tutto sotto la lente della sostenibilità, ottimizzare l’impronta carbonica delle attività e scegliere attrezzature all’avanguardia che migliorino l’efficienza energetica e riducano i rifiuti. Devono farlo semplicemente perché così sarà possibile beneficiare di un circolo virtuoso, anche economicamente vantaggioso. Infatti, adottare pratiche sostenibili non solo protegge l’ambiente, ma offre benefici economici significativi. Riducendo il consumo energetico e migliorando l’efficienza operativa, gli ospedali possono ridurre i costi operativi a lungo termine. Inoltre, la sostenibilità aumenta l’accesso all’assistenza sanitaria e protegge le strutture dalle minacce future, migliorando al contempo la reputazione dell’ospedale tra i pazienti e il personale. E ancora, la sostenibilità può anche aiutare gli ospedali a rispettare le normative ambientali e a ottenere certificazioni verdi, che possono accrescere l’attrattiva dell’ospedale per i pazienti e il personale, oltre che migliorare la qualità delle cure fornite ai pazienti, riducendo l’esposizione a sostanze chimiche nocive e migliorando la qualità dell’aria e dell’acqua negli ospedali.

Percorsi virtuosi possibili

Alcuni ospedali hanno già iniziato a implementare iniziative sostenibili, con la creazione di team dedicati alla sostenibilità e la riduzione delle emissioni di CO2 anche attraverso la dematerializzazione e l’ottimizzazione del consumo energetico. Altri hanno installato pannelli solari per ridurre il consumo di energia elettrica e hanno implementato programmi di riciclaggio per ridurre i rifiuti. Ma è questa solo una punta di un iceberg del “possibile” che invece va ben oltre i progetti una tantum e deve diventare sistema, attraverso una pianificazione strategica integrata. Per raggiungere risultati significativi e duraturi, gli ospedali devono integrare la sostenibilità in tutte le loro operazioni quotidiane e considerarla come una parte essenziale della loro missione aziendale. Serve quindi che il partner/fornitore sia all’altezza.

La sostenibilità come modello operativo 

Una proposta di sostenibilità è coerente solo quando chi la fa l’ha già resa propria. E’ il caso di Philips che è la prima azienda di tecnologia sanitaria ad aver raggiunto la neutralità carbonica nelle attività operative nel 2020. L’azienda utilizza elettricità rinnovabile al 100% in tutte le sue sedi e nel 2022 ha riciclato il 91% dei suoi rifiuti operativi, con tutti i 23 siti di produzione che non hanno inviato rifiuti in discarica.

Sono alcuni dei risultati che dimostrano l’efficacia delle strategie di sostenibilità di Philips mentre l’azienda continua a migliorare le sue pratiche ambientali. Philips ha inoltre annunciato l’intensificazione del suo programma di sostenibilità per i fornitori con l’obiettivo che almeno il 50% di essi si impegni a raggiungere obiettivi basati sulla scienza per la riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2025 e, già nel 2022, il 41% degli acquisti di Philips è stato effettuato da fornitori con obiettivi climatici basati su SBT (Science Based Target).

Philips, la sostenibilità è prioritaria
Philips, la sostenibilità è prioritaria

Oltre a questo l’azienda collabora attivamente con le strutture sanitarie di tutto il mondo per implementare soluzioni sostenibili; lavora a stretto contatto con gli ospedali per ottimizzare l’efficienza energetica, ridurre i rifiuti e promuovere pratiche di circolarità. In questo modo le strutture possono fornire cure di alta qualità in modo efficiente e responsabile dal punto di vista ambientale. Infine, Philips ha implementato programmi di sostenibilità per il personale, promuovendo la consapevolezza ambientale e incoraggiando comportamenti sostenibili tra i dipendenti. Torniamo al centro del tema: la sostenibilità della proposta.

Philips, l’approccio EcoDesign

L’azienda adotta un approccio avanzato alla sostenibilità attraverso EcoDesign, che si basa sull’idea che l’80% dell’impatto ambientale di un prodotto viene determinato durante la sua progettazione. Philips applica questi principi su tutto il suo portfolio di prodotti, che includono le forniture per reparti di radiologia, unità di terapia intensiva, cardiologia, oncologia e le soluzioni digitali. Sono quattro le aree entro cui Philips concentra i suoi sforzi in questo progetto:

  • Efficienza energetica: per ridurre il consumo energetico dei prodotti durante l’intero ciclo di vita.
  • Packaging sostenibile: utilizzando materiali riciclabili e riducendo il volume degli imballaggi.
  • Riduzione delle sostanze nocive: significa eliminare o ridurre l’uso di sostanze chimiche dannose.
  • Circolarità: progettando prodotti che possano essere facilmente riciclati, riparati o riutilizzati

Lo fa attraverso la proposta di una gamma di soluzioni tecnologiche avanzate progettate per migliorare la sostenibilità operativa degli ospedali. Ad esempio, le soluzioni di diagnostica remota e la distribuzione centralizzata dei pacchetti software migliorano l’efficienza operativa e riducono la necessità di energia e materiali. Soluzioni come Focal Point e Remote Service Gateway consentono a Philips di fornire servizi di manutenzione e aggiornamenti software in modo rapido ed efficiente da remoto, riducendo ulteriormente le emissioni derivanti dai viaggi e migliorando l’efficacia operativa. Ma oltre a questo è fondamentale l’offerta anche di piani di gestione del ciclo di vita per le sue soluzioni di monitoraggio. Consentono di aggiornare i prodotti nel tempo, massimizzandone la durata e garantendo l’adozione delle più recenti funzionalità cliniche e di sicurezza informatica. Philips, ancora, ha sviluppato apparecchiature di monitoraggio e diagnostica che utilizzano meno energia rispetto ai modelli precedenti, riducendo così il consumo energetico complessivo degli ospedali. Inoltre, utilizza materiali riciclabili e biodegradabili nei suoi imballaggi, riducendo i rifiuti e l’impatto ambientale delle sue soluzioni.

Philips EcoDesign 2025
Philips EcoDesign 2025 – Come le soluzioni HPM possono aiutare a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità

Questo approccio non solo riduce i rifiuti elettronici, ma assicura anche che gli ospedali possano operare con tecnologie all’avanguardia in modo sostenibile. Senza contare che piani di gestione del ciclo di vita di Philips offrono un doppio vantaggio: aiutano gli ospedali a ridurre i costi a lungo termine e migliorano la sostenibilità complessiva delle operazioni ospedaliere, anche grazie all’inclusione di aggiornamenti regolari del software e dell’hardware, in modo che le apparecchiature siano sempre all’avanguardia e funzionino al massimo dell’efficienza energetica.

Quella proposta ai suoi clienti è quindi parte di una strategia di impegno a lungo termine per migliorare la vita delle persone. L’azienda ha oltre 50 anni di esperienza nel ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti attraverso EcoDesign e oltre 25 anni di esperienza nel ricondizionamento dei suoi sistemi per promuovere l’economia circolare. Continua a innovare e migliorare le sue pratiche di sostenibilità, collaborando con esperti del settore e organizzazioni internazionali per sviluppare soluzioni che affrontino le sfide ambientali globali. Questo approccio proattivo consente a Philips di essere (e rimanere nel tempo) all’avanguardia nella sostenibilità e di continuare ad indirizzare il settore sanitario verso un futuro più sostenibile: un impegno che ha portato a riconoscimenti e approvazioni internazionali, dimostrando che la sostenibilità è possibile e vantaggiosa.

Philips le soluzioni HPM
Philips, le soluzioni HPM e l’aiuto per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità

Focalizzando ulteriormente la prospettiva è importante evidenziare all’interno di questo scenario l’azione e la proposta della business unit Hospital Patient Monitoring di Philips che gioca un ruolo cruciale nella strategia di sostenibilità dell’azienda.
L’approccio sostenibile inizia dalla progettazione dei prodotti. Ogni apparecchiatura di monitoraggio è dotata di un proprio EcoPassport, che riassume i benefici ambientali del prodotto e viene creata secondo i criteri EcoDesign e la sostenibilità è integrata in ogni fase del ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione alla produzione, dall’uso alla fine del ciclo di vita. Questo approccio olistico garantisce che ogni prodotto Philips non solo soddisfi le esigenze cliniche, ma contribuisca anche alla riduzione dell’impatto ambientale. Ne parliamo in un contributo dedicato con Irene Fullin, Sales Specialist Hospital Patient Monitoring.

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