La visione di Ikea, dichiarata e ambiziosa, è espressa semplicemente dalla volontà di “migliorare la vita quotidiana delle persone”. Un punto fermo che emerge anche nell’edizione più recente del suo bilancio di sostenibilità (2023) che si articola attorno alla strategia People & Planet Positive. Più che un insieme di obiettivi l’azienda propone una vera e propria guida che possa come tale orientare decisioni e azioni di tutti i suoi team. E’ Asunta Enrile, country retail officer e chief sustainability officer di Ikea Italia, a spiegarne il senso. Non si tratta semplicemente di “progettare e vendere mobili e articoli di arredamento, ma di includere scelte sostenibili in tutte le attività dell’azienda, nei processi produttivi, nella scelta dei materiali, nelle pratiche lavorative e nell’interazione con le comunità locali e globali”. Ecco allora che il report vuole proprio “comprendere il racconto dei percorsi intrapresi e dei traguardi raggiunti durante l’anno fiscale 2023”.

People & Planet Positive rappresenta il pilastro centrale dell’impegno di Ikea per la sostenibilità. L’analisi di materialità, l’idea di governance per la sostenibilità pensata dall’azienda, gli sforzi per un vero design circolare ed il contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile, costituiscono il fil rouge per comprendere gli impegni. Il piano, che si estende fino al 2030, si concentra su tre aree: vita sana e sostenibile, circolarità e impatto climatico, impatto sociale positivo.

Le emissioni di Ikea
L’andamento negli anni delle emissioni di Ikea (fonte: Ikea, 2024)

La circolarità al centro

Ikea sta accelerando la transizione verso un modello di business circolare, con l’obiettivo di diventare completamente circolare entro lo stesso anno 2030. Per esempio, il programma Riporta e Rivendi ha registrato una buona accoglienza, con un incremento del 40% dei prodotti rivenduti rispetto all’anno precedente. Ikea sta esplorando poi nuove iniziative per prolungare la vita dei prodotti, come il progetto pilota a Torino per il riciclo dei materassi. Sono stati introdotti otto principi per garantire che ogni nuovo prodotto sviluppato secondo il processo del Design Democratico avvicini sempre di più l’azienda all’obiettivo della circolarità. Questi principi includono l’uso di materiali rinnovabili o riciclati, la standardizzazione per ridurre gli sprechi, la cura dei prodotti per farli durare più a lungo, e la progettazione per l’adattabilità e la riparazione. L’impegno di Ikea per la sostenibilità è pensato come viaggio dinamico.

Asunta Enrile
Asunta Enrile, country retail officer e chief sustainability officer di Ikea Italia

Enrile: “Ripensando al FY23 e ai progressi fatti, ci tengo a ringraziare tutti i co-worker per l’impegno e la dedizione con cui hanno lavorato per realizzare la nostra visione. Stiamo dando forma a un’azienda che potrà contribuire concretamente a superare le sfide che ci attendono lungo il percorso verso un futuro più equo e sostenibile”.

Un ringraziamento che è coerente all’impegno dell’azienda di promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e attento alle diversità. Enrile infatti specifica: “Vogliamo offrire un maggiore supporto ai colleghi e alle colleghe transgender, grazie all’introduzione di una policy dedicata”. E Ikea già oggi ha un gender pay gap pari allo 0%. Investe poi nella formazione continua dei suoi dipendenti. Ogni anno, l’azienda spende oltre 1.300 euro per co-worker in programmi di formazione continua e collabora con le università italiane per offrire opportunità di crescita e sviluppo professionale. Questo impegno è ulteriormente supportato dall’introduzione di Linkedin Learning, che offre accesso a oltre 16mila corsi su vari argomenti, rafforzando le competenze e la crescita personale dei dipendenti.

Governance della sostenibilità e stakeholder engagement

Per garantire l’attuazione efficace della strategia People & Planet Positive, Ikea ha implementato una struttura di governance particolare. Il country retail manager funge anche da chief sustainability officer, coordinando le iniziative di sostenibilità attraverso un team dedicato. Ogni area della strategia è presidiata da un sustainability business partner, coordinato a livello centrale da un country sustainability manager. Questa struttura permette di integrare la sostenibilità in tutte le attività aziendali, assicurando che ogni decisione e azione sia orientata agli obiettivi di sostenibilità.

E’ poi essenziale la collaborazione con gli stakeholder. L’azienda lavora a stretto contatto con fornitori, partner commerciali, clienti e comunità locali per promuovere pratiche sostenibili e creare valore condiviso. Il report di sostenibilità evidenzia che “la collaborazione con gli stakeholder è vitale per la realizzazione dei nostri progetti e della nostra strategia di sostenibilità” e che un approccio collaborativo è fondamentale per affrontare le sfide globali e raggiungere gli obiettivi stabiliti. Tra i progetti più originali, ma in linea con la “tipologia” di business dell’azienda merita infine un cenno dedicato l’iniziativa Compostiamoci Bene. In collaborazione con AzzeroCO2, l’attività ha previsto la piantumazione di alberi e l’impegno per la cura dei boschi in Italia e, dal 2016, la campagna ha restituito circa 14mila alberi di Natale, contribuendo a progetti di salvaguardia ambientale.

Per approfondire l’approccio alla sostenibilità di Ikea:

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