Università di Bordeaux è un grande ateneo che grazie ai propri percorsi di formazione accresce il patrimonio culturale della città francese e non solo. Attiva in tutti i domini di ricerca ai più alti livelli e con collaborazioni internazionali, l’università è considerata tra le migliori al mondo.
Frutto di una serie di accorpamenti di varie università sul territorio, il polo didattico accoglie oggi quasi 56.000 studenti in 4 campus distribuiti su 14 siti nella Nuova Aquitania. Una struttura ramificata, dalla gestione complessa, che richiede coordinamento e strutture digitali adeguate.
Alleati, Schneider Electric e Dell EMC
Per gestire questa complessità, l’Università di Bordeaux abbraccia la trasformazione digitale e intraprende un processo finalizzato all’implementazione di un nuovo datacenter per la protezione e conservazione dei dati digitali universitari all’interno dell’ateneo e, in ottica green, alla riduzione dell’impronta ecologica delle attività di archiviazione e ricerca dati.
Un progetto articolato – finanziato in parte dal contratto di pianificazione statale-regionale per l’ex regione dell’Aquitania e dall’Università di Bordeaux -, che si sviluppa grazie alla collaborazione con Schneider Electric e Dell EMC, oltre che con diversi altri attori legati al mondo dell’istruzione superiore e della ricerca, come Matinfo 4.
Datacenter a prova di efficienza
La necessità dell’ateneo francese è in primo luogo quella di sostituire un datacenter di vecchia concezione e ad alta intensità energetica e di riorganizzare una dozzina di sale IT distribuite sui 14 siti diversi.
Contestualmente, si vogliono mantenere internamente i dati digitali attraverso una soluzione che consenta lo stesso livello di ridondanza, sicurezza ed efficienza energetica di un datacenter di hosting.
Il ruolo di Schneider Electric è quindi quello di supportare la strategia di gestione dei dati del cliente, garantendo un approccio industriale standardizzato e strutturato indipendentemente dall’infrastruttura scelta.
A sostegno dell’intero progetto, Università di Bordeaux aggiunge le gamme di applicazioni EcoStruxure IT ed EcoStruxure Asset Advisor alla parte infrastrutturale del progetto per il monitoraggio delle apparecchiature e il controllo dei consumi di energia e la temperatura delle apparecchiature. Si tratta di soluzioni intelligenti Datacenter Management as a Service (DMaaS), costruite da Schneider Electric per gli ambienti ibridi IT e datacenter. Strumenti essenziali per l’ateneo, che oggi ambisce a diventare anche un fornitore di servizi.
Sala hosting, sviluppo sostenibile
Per l’Università, il progetto SHM1 prevede anche l’allestimento di una nuova sala hosting progettata per ottimizzare lo spazio a pavimento e il sistema di condizionamento. Un sito realizzato in linea con un approccio di sviluppo sostenibile che porta a dimezzare il consumo di energia per la parte del condizionamento d’aria.
“Il progetto SHM1 room si dimostra trainante nella trasformazione digitale del nostro ateneo – dichiara Guy Melançon, vicepresidente Digital presso l’Università di Bordeaux -. Schneider Electric e Dell EMC sono stati partner chiave per rendere questa operazione un successo. La loro conoscenza dell’ecosistema IT, del contesto locale e dei nostri sistemi, combinata con una visione globale delle sfide in ambito IT, è stato un fattore determinante”.
Benefici, dall’agilità al green
Operativo dall’inizio del 2019, il nuovo datacenter viene realizzato in sei mesi.
Oggi, il team dell’università responsabile del datacenter e dei servizi opera in agilità e autonomia, con una serie di vantaggi.
Quando si aggiungono risorse strutturate in termini di server, storage e rete, il lavoro è semplice da gestire. Il team non è soggetto a richieste di aggiornamento dei sistemi improvvise poiché è possibile prevederle e controllarle anche in remoto.
Lo stesso team è in grado di misurare e valutare il consumo di energia e l’impatto delle soluzioni implementate.
“Oggi l’Università di Bordeaux ha un datacenter che è diventato una vera e propria vetrina per l’intera regione – dichiara Christophe Limousin, direttore regionale per l’istruzione superiore e la ricerca presso Dell EMC –. In effetti, esistono pochi datacenter di questo tipo nel territorio in cui sorge l’ateneo. Questo progetto, completato in 6 mesi, è nato da una perfetta conoscenza dell’ecosistema dell’Università e una visione globale resa possibile dalla complementarità e dalla partnership tra Dell EMC, Schneider Electric e gli attori locali che erano fortemente coinvolti in questa installazione”.
“L’iniziativa congiunta guidata dall’Università di Bordeaux, Dell EMC e Schneider Electric, che mirava a riunire in un unico datacenter infrastrutture distribuite su quasi 14 siti e con tecnologie più o meno obsolete, ci ha permesso di dimezzare l’impronta ecologica di questo nuovo datacenter – afferma Philippe Torres, responsabile vendite dei progetti Datacenter di Schneider Electric -. Questo risultato conferma che un datacenter ben concepito, costruito secondo le migliori pratiche (free-cooling, monitoraggio intelligente, architettura distribuita, ecc.), contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio dell’economia digitale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA