Con il Piano Transizione 4.0, il Governo italiano mette in campo ulteriori 7 miliardi di euro per dare slancio alle politiche industriali del Paese. Cresce rispetto al passato l’attenzione all’inclusività e alla sostenibilità e si abbraccia stabilmente una politica economica che stimoli gli investimenti in questa direzione.
Il nuovo piano prevede infatti la forte valorizzazione dell’innovazione e degli investimenti green, con un maggiore supporto alle imprese che impiegano risorse in beni strumentali nuovi, nello sviluppo di materiali innovativi, nella formazione mirata; tutti strumenti funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi destinati alle strutture sul territorio, all’insegna di una produzione made in Italy.
In linea con i requisiti previsti dalla Legge di Bilancio 2020, vengono riscritti gli incentivi, che aumentano del 40% la platea dei potenziali beneficiari del mondo 4.0. L’adozione del credito d’imposta come strumento unico di accesso agli incentivi garantisce in particolare alle imprese beneficiarie fino al 40% (su un massimo di 2,5 milioni di euro) del costo per la quota di investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati e fino al 15% (con limite massimo di 700.000 euro) del costo per gli investimenti in beni strumentali immateriali, funzionali ai processi di trasformazione 4.0. Meccanismi che favoriscono anche una maggiore velocità nei tempi di fruizione.
Agricoltura 4.0, strategie costruite sui dati
Il Piano Nazionale coinvolge tutto il mondo della produzione, non dimenticando quello che è uno degli asset primari del nostro Paese, l’Agricoltura. Se l’Industria 4.0 rappresenta infatti la quarta rivoluzione industriale, l’Agricoltura di precisione è di fatto la nuova rivoluzione del settore agroalimentare. Qui la digitalizzazione dei processi produttivi, logistici e commerciali, la lettura dei dati, la multidisciplinarità, l’analisi di un territorio diffuso in ambiente aperto, la sensoristica complessa che richiede connettività, capacità di aggregare i dati e interpretazione, rende più redditizie le colture e migliora quantitativamente e qualitativamente le produzioni rendendole più sostenibili sul piano ambientale, economico e sociale.
Un settore sempre più smart, dove fondamentale è il legame tra tecnologie tradizionali e digitali e la condivisione dei dati. L’arrivo sul mercato di sensori, microprocessori e strumenti di comunicazione, rende possibile monitorare in tempo reale la produzione sul campo, garantire la tracciabilità e la sicurezza, l’adeguamento in tempo reale dei piani di lavoro per raggiungere una maggiore efficienza e ottimizzazione dei costi.
Il sostegno all’efficientamento dei processi agricoli è ciò che indirizza tutte le strategie di Abaco Farmer, che fa leva sulla capacità di analisi dei dati territoriali, agronomici e ambientali con riscontri oggettivi e strumentali di tutti i passaggi di monitoraggio e tracciabilità che solo strumenti di sensoristica in campo e remota possono fornire con evidenti miglioramenti del livello di controllo riducendone i costi di gestione del controllo, per generare un modello produttivo più innovativo, sostenibile e remunerativo.
“Con Abaco Farmer – sottolinea Pietro Pagliuca, Agribusiness Director di Abaco Italia – gli agricoltori stanno prendendo coscienza del valore dei dati della propria azienda, del pezzo di territorio che utilizzano, delle attività in campo che svolgono tutti i giorni. Il patrimonio di informazioni, di buone pratiche e di storia dei prodotti da raccontare rappresenta il valore immateriale che nessuno potrà mai espropriare. Di questo se ne sono accorti da tempo i loro fornitori e i loro clienti. Oggi gli agricoltori hanno preso coscienza del loro ruolo a vantaggio di tutta la filiera e dei consumatori. Abaco è al fianco degli imprenditori agricoli e delle filiere per accompagnare il progresso del settore per l’innovazione e la sostenibilità. Sono gli agricoltori che coltivano insieme ai prodotti i dati per dare valore al proprio lavoro”.
La piattaforma Abaco Farmer di smart agricolture è un sistema di gestione e conoscenza al servizio del comparto; grazie alla valorizzazione di dati territoriali e agronomici, Abaco Farmer accompagna le imprese nell’intraprendere un modello produttivo più efficiente e sostenibile. Tale modello rappresenta uno strumento per la diffusione di una cultura dell’innovazione che permette la progettazione di sistemi integrati e connessi in cui tecnologia e individui collaborano per il raggiungimento di nuovi obiettivi di sostenibilità.
Dopo aver analizzato i dati ottenuti da diverse fonti (immagini satellitari, dati ambientali, dati meteorologici, analisi pedologiche, mappe di vegetazione), il sistema aggrega tutte le informazioni sulla piattaforma e, combinandole, suggerisce alle imprese del settore modifiche e migliorie per ottimizzare l’utilizzo delle risorse ed ottenere un processo decisionale efficace.
Abaco Farmer, sostenibilità certificata
Per le sue caratteristiche, Abaco Farmer è oggi la prima piattaforma certificata come strumento di accesso al credito d’imposta 4.0 per la promozione degli investimenti in ricerca e sviluppo e innovazione tecnologica in agricoltura. In grado di soddisfare tutti i requisiti normativi, con questo importante riconoscimento, Abaco viene identificata come veicolo strategico per la diffusione di un’agricoltura capace di utilizzare l’innovazione per ottimizzare i processi produttivi.
Il sistema di gestione e conoscenza del territorio di Abaco Farmer, frutto dei 30 anni di attività sul campo dell’azienda, rientra in particolare nella categoria dei “software, sistemi piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della produzione con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio come la logistica interna ed esterna e la manutenzione”. La piattaforma si distingue tra le soluzioni di business innovative, per le sue caratteristiche riconducibili ai paradigmi dell’IoT e del cloud computing, per la capacità di creare e gestire in maniera integrata la sensoristica, il machine learning, i macchinari, gli impianti, le strutture produttive, i sistemi di logistica e i canali di distribuzione.
Abaco Farmer, in sintesi, considera l’uso dei dati acquisiti, come elemento chiave sul quale costruire tutti i processi, organizzandoli in un unico sistema di conoscenza capace di monitorare l’intera catena del valore per supportare l’imprenditore agricolo anche nelle attività previsionali.
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