L’adozione di un modello di gestione della sanità basato sul valore come strumento fondamentale a garantire una sanità futura più efficace e sostenibile. Questo l’approccio di Roche, azienda impegnata sul mercato in diverse iniziative mirate a facilitare il dialogo dei vari interlocutori della sanità italiana sulla declinazione dei principi del Value Based Healthcare che migliorino il percorso di cura del paziente. Ci racconta questa strategia, nell’ambito del Digital Health Summit 2021, Guido Bartalena, Roche Diagnostics Italy Healthcare and Market Development Director.

Quali sono le principali sfide della sanità oggi rispetto agli obiettivi del Pnrr e come vanno colte, anche in una visione allargata che tenga conto dell’intero ecosistema del LifeScience (LS)?

Il Pnrr assegna una quota importante di risorse alla sanità: sono infatti previsti 15,63 miliardi di euro da destinare alla Missione 6 – Salute. Questa è un’opportunità per ridefinire la sanità del futuro che non possiamo perdere: usare questi investimenti in maniera strategica per costruire un sistema salute sostenibile, che innanzitutto risolva le principali criticità strutturali che la pandemia ha evidenziato con forza: territorialità, digitalizzazione e focus sul valore per il paziente, il tutto supportato da maggiore collaborazione e integrazione fra tutti gli attori dell’ecosistema.

Una delle grandi sfide, ma anche delle maggiori opportunità, è infatti l’uso efficace della territorialità e della continuità di cura, basate su nuove strategie patient-centred e supportate dalla digitalizzazione dell’intero ecosistema socio-sanitario; una digitalizzazione guidata dalla valorizzazione dei dati generati da diverse fonti durante tutto il percorso del paziente, sostenuta dall’introduzione di piattaforme interoperabili, scalabili, che supportino un approccio quanto più olistico possibile della gestione del paziente e favoriscano la cooperazione tra le varie figure sanitarie (e non solo). Una digitalizzazione che consenta quanto auspicato nel Pnrr, ossia “un più efficace collegamento fra la ricerca, l’analisi dei dati, le cure e la loro programmazione a livello di sistema.”

Inoltre, la pandemia ha evidenziato la necessità di ripensare i paradigmi alla base della gestione sanitaria mettendo l’accento su valore e sostenibilità.

L’emergenza sanitaria ha confermato la validità dei principi del Value Based Healthcare (VBHC), framework strategico e gestionale basato sul valore inteso come il rapporto tra gli esiti di salute (patient outcomes) e i costi reali sostenuti sull’intero ciclo di cura: il ruolo della prevenzione, della diagnosi e della multidisciplinarietà, l’importanza delle reti, la necessità di un’assistenza non solo ospedaliera, le potenzialità  della medicina digitale, la necessità di raccogliere  e analizzare i dati e le evidenze “Real World” sono alla base della visione di una sanità value based, in grado di mettere al centro i bisogni di assistenza sanitaria delle persone e di fornire una direzione per affrontare le sfide presenti e future, adottando un modello di gestione del sistema salute basato su esiti di salute anziché su volumi di prestazioni, su logiche di integrazione organizzativa anziché su silos autoreferenziali, su partnership con le aziende private Life Science anziché su meri rapporti di acquisto e vendita.

L’applicazione concreta di una sanità basata sul valore presuppone una trasformazione nel modo in cui oggi l’assistenza sanitaria è fornita e valorizzata, sfruttando a pieno le nuove tecnologie a disposizione, nonché un approccio sistemico sostenuto da un forte allineamento sul ruolo e il contributo di ciascun attore nell’ecosistema sanità, portando a una vera e propria integrazione delle soluzioni. Relativamente a questo ultimo punto, assume particolare importanza la partnership tra pubblico e privato che deve tradursi in una collaborazione volta a favorire questa trasformazione del sistema salute anche attraverso lo scambio di skill e lo sviluppo di competenze avanzate di tipo gestionale, clinico e tecnologico.

In che modo la vostra azienda pensa di agire nei prossimi anni per raccogliere le sfide in corso? Quali novità nelle vostra offerta a supporto di questo cambiamento in forte evoluzione?

Guido Bartalena, Roche Diagnostics Italy Healthcare and Market Development Director
Guido Bartalena, Diagnostics Italy Healthcare and Market Development Director di Roche 

Da 125 anni, Roche contribuisce a far progredire la storia della medicina, a migliorare lo standard di cura e a promuovere un sistema sanitario più sostenibile. Ci impegniamo a favorire un accesso il più ampio ed equo possibile all’innovazione e siamo pionieri nella gestione personalizzata della patologia, ovvero un approccio più efficace (migliori esiti clinici) ed efficiente (uso appropriato delle risorse e riduzione degli sprechi) grazie allo sviluppo di trattamenti che mirano alla biologia che sta alla base della malattia e di soluzioni diagnostiche che aiutano i medici ad identificare le terapie più appropriate per ogni paziente.

Oggi siamo ad un momento cruciale nella storia della Sanità. Una convergenza senza precedenti di conoscenze mediche, tecnologia e data science sta rivoluzionando l’assistenza, cambiando il paradigma della sanità e dell’approccio alle cure mettendo sempre di più e realmente al centro il paziente, inteso nella sua individualità e unicità, e aprendo così nuove frontiere ed opportunità.

Per migliorare la gestione dell’assistenza nella sua interezza, come azienda continuiamo ad impegnarci per sviluppare soluzioni diagnostiche e terapeutiche che supportino un approccio personalizzato a tutti gli elementi del percorso di cura del paziente, sempre guidati dalle evidenze scientifiche e di costo-efficacia delle nostre soluzioni: dall’identificazione sempre più precisa e tempestiva dei trattamenti più appropriati ed efficaci, al monitoraggio del paziente, anche attraverso la raccolta e l’analisi dei suoi dati sanitari, per adattare il suo ciclo di cura alle sue esigenze. Questo approccio innovativo si basa sulla rivoluzione digitale e in particolare sui big data. Applicato alla salute, consente di raccogliere dati individuali e di interconnetterli, confrontarli ed effettuare analisi grazie anche all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Operatori e aziende sanitarie sarebbero quindi meglio attrezzati nella comprensione delle malattie esistenti e nell’uso ottimale dei farmaci, anche per lo sviluppo di trattamenti futuri.

La concretizzazione di tutto questo non può tuttavia prescindere da una collaborazione continuativa tra i vari interlocutori del sistema salute, guidata dalla messa in atto di nuove strategie condivise.

Un sistema sanitario personalizzato ideale richiede infatti un’infrastruttura integrata che unisca i progressi nei dati, nell’analisi e nella tecnologia digitale con cambiamenti significativi nella gestione e nell’erogazione dell’assistenza sanitaria. In Roche siamo convinti che l’adozione di un approccio alla gestione della sanità basato sul valore sia lo strumento fondamentale per garantirne la sostenibilità: siamo pertanto impegnati in diverse iniziative volte a facilitare il dialogo dei vari interlocutori della Sanità sulla declinazione dei principi del Value Based Healthcare in Italia.

La nostra azienda è parte integrante dell’ecosistema sanità, a servizio dei pazienti, degli operatori sanitari e di tutto il Paese. Adesso più che mai vogliamo porci come partner etico del sistema sanitario stimolando un cambiamento culturale volto al valore e alla sostenibilità e supportando operativamente le organizzazioni sanitarie ad attuare la trasformazione necessaria a costruire la sanità del futuro.

Quale ruolo ha il digitale all’interno della vostra strategia e quali sono i progetti in corso per il 2021-2022?

Come Roche Diagnostics abbiamo inserito il tema della Digital Health nella nostra strategia globale come un pilastro essenziale per supportare il Sistema Salute. Conferma di questo impegno è stata la creazione di una Business Area Roche Information Solutions dedicata a tutto l’ambito Digital per sostenere lo sviluppo di soluzioni Software, nonché l’implementazione di servizi a sostegno di progettualità che possano portare innovazione.

E innovazione, secondo noi, è la parola chiave per poter pensare e mettere a terra idee e progetti che possano portare valore aggiunto in termini di outcome per i pazienti e di sostenibilità del sistema.

Un esempio concreto di questo approccio è quello di utilizzare il potere dei dati mantenendo i più elevati standard in termini di etica, privacy, qualità e conformità per un accesso rapido, universale e sostenibile all’assistenza sanitaria in modo che le persone possano vivere una vita più lunga, più sana e con la miglior qualità di vita possibile.

I dati hanno il potenziale per rendere i sistemi sanitari più sostenibili, per migliorare l’assistenza ai pazienti trasformando la nostra capacità di diagnosticare precocemente le malattie, trattarle in modo più efficace o addirittura prevenirle, e per consentire ai medici di prendere decisioni diagnostiche/terapeutiche più tempestive e sicure.

Roche, ad esempio, è un membro fondatore di Insight, il centro di ricerca sui dati sanitari in oftalmologia nel Regno Unito, istituito con l’obiettivo di costruire una delle più grandi risorse di dati al mondo in questo campo. Quando questi dati vengono combinati con advanced analytics, i risultati potrebbero trasformare il modo in cui le malattie degli occhi vengono diagnosticate e gestite. I dati di Insight vengono già utilizzati per comprendere l’impatto di Covid-19 sui pazienti con queste condizioni.

In Roche vogliamo supportare i sistemi sanitari ad ottenere outcome migliori per i pazienti, impegnandoci a promuovere l’innovazione anche attraverso soluzioni di Digital Health che riteniamo possano contribuire ad una sanità futura più efficace e sostenibile.

Leggi tutti i contributi dello speciale Digital Health Summit

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