Un primo ostacolo alla trasformazione digitale è, secondo Sergio Boaretto, Product Management Director di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, l’abitudine all’utilizzo di un software per il solo scopo per il quale è stato acquistato da un professionista. Spesso il software viene vissuto solo come uno strumento che facilita un’attività, cosa che fa certamente, ma è molto probabile che faccia ben di più. Tra le pieghe di un prodotto digitale ci sono, a ben vedere, nuove opportunità di servizi e di attività ad elevato valore aggiunto.
L’approccio tradizionale al software è dunque un impedimento al colmare il gap mentale verso nuove forme di servizio da parte dei professionisti?
“Sicuramente è più difficile far maturare ipotesi di opportunità da green field presso un professionista che magari ha un bisogno risolutivo di uno specifico problema – risponde Sergio Boaretto -. Genya è un progetto straordinario anche per questo. Propone una suite di software assolutamente risolutivi ma al contempo offre al professionista straordinari margini di crescita e sviluppo, sia grazie al suo ecosistema di software collegati, sia all’utilizzo e all’interpretazione valoriale degli output dei vari software. Genya rappresenta un innovativo ambiente digitale nel quale trovano spazio moduli per la contabilità, la creazione del bilancio, i dichiarativi, la gestione dello studio e naturalmente anche la fatturazione elettronica, usufruibili in mobilità, su ogni supporto e con avanzati strumenti di collaborazione a distanza. Genya in quanto progetto digitale complessivo, fruibile in cloud, è rivoluzionario per prestazioni, usabilità, look and feel, flessibilità, performance e intuitiva semplicità, ma soprattutto perché in grado di aiutare il professionista nel suo percorso evolutivo, aprendogli molte opportunità, prima di tutto quella di consulente.
Parlare di ecosistema Genya significa parlare di applicativi che vanno da Genya Bilancio a Genya Contabilità, da Genya Dichiarativi a Genya Telematici a Genya Conservazione e Archiviazione Documentale, tutti interconnessi e con il portale di collaborazione Genya OneClick ad agevolare la cooperazione con i clienti. Genya propone un’architettura unificata e interoperabile tra studi professionali e imprese, studiata per rendere facile e naturale la collaborazione fra professionista e cliente.
Genya è un’applicazione multi tenant appositamente disegnata per il cloud e la sua architettura è concepita per permettere al commercialista di essere all’interno di un ecosistema nel quale interagire in modo semplice con una moltitudine di soggetti, ad esempio l’agenzia delle entrate, le banche, oltre che con il cliente. Dalle interazioni facilitate dal progetto digitale nascono i big data che permettono al professionista di non limitarsi alla gestione dell’adempimento.”
Genya è un ecosistema anche per le aziende. Come affrontano quest’innovazione?
“L’atteggiamento dell’impresa verso questo genere di innovazione è diverso. Diciamo che rispetto al professionista in azienda c’è il vantaggio della tridimensionalità. Un’impresa realizza prodotti tangibili e le evoluzioni anche in termini di approccio al bilancio sono sempre improntate alla tangibilità e alla concretezza. Genya per sua stessa genesi è una soluzione che dà chiarezza, che offre trasparenza e nella condivisione tra impresa e professionista offre la possibilità di approfondimento e commento. Già oggi con questo software si accede con più facilità all’analisi contabile e fiscale anche da parte dell’impresa. Le migliaia di PMI italiane che hanno nel commercialista il proprio CFO in outsourcing, ottengono con la condivisione dell’accesso a Genya il valore aggiunto della visione analitica. Il mondo produttivo e industriale è già abituato a patrimonializzare i dati. Chissà che l’imprenditore possa presto, con un nuovo approccio, interpretare diversamente i dati contabili e fiscali mettendoli in connessione con il proprio processo produttivo e commerciale”.
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