“Indirizzare il tema della business continuity oggi è molto più difficile rispetto anche solo a cinque anni fa. Gli attacchi ransomware quando si parla di cybersecurity, ma anche la crescente complessità infrastrutturale multicloud, così come i progetti di trasformazione digitale, per riuscire a valorizzare i dati, sono alcuni degli elementi che hanno contribuito a complicare il lavoro di chi è chiamato a rendere i dati sempre disponibili, assicurare loro la protezione necessaria ed il ripristino tempestivo in caso di necessità”. Così Anand Eswaran, Ceo di Veeam, introduce la presentazione della nuova Veeam Data Platform ed in particolare della versione V12 di Veeam Backup & Replication (Vbr, V12). Lo fa sulla scorta di una serie di evidenze dai report Veeam, riguardo Data e Cloud Protection, che Danny Allan, Cto e senior VP, Product Strategy utilizza per approfondire il tema: “Oltre l’85% delle aziende che hanno partecipato alla nostra ricerca – si aggancia Allan  – è stato vittima di un attacco ransomware nel corso degli ultimi 12 mesi, e una percentuale di poco inferiore ritiene critico il gap tra la velocità con cui è necessario ripristinare i sistemi dopo un incident e quella con cui è effettivamente possibile farlo”.

Ceo Veeam
Anand Eswaran, Ceo di Veeam

E’ questo il contesto di lancio della versione 12 di Veeam Backup & Replication che include oltre 500 nuove funzionalità e miglioramenti, molti dei quali provengono direttamente dal lavoro e dai feedback delle aziende, in primis, per esempio, “il supporto per il backup e l’archiviazione diretta su object storage, la certezza dell’immutabilità del dato di backup, per un ripristino sicuro, l’efficienza delle operazioni di backup e ripristino negli ambienti cloud ibridi con migliorate capacità di “orchestrazione””. Di fatto anche i pilastri su cui convergono le novità più importanti.

“Le aziende chiedono “più intelligenza” riguardo la possibilità di gestire backup e  ripristino, funzionalità avanzate per monitorare, misurare, automatizzare e orchestrare che rappresentano già oggi un next-step per molte aziende”
, prosegue Allan, con Veeam che ha lavorato in questa direzione per “offrire monitoraggio proattivo e analytics, per aiutare a identificare e risolvere i problemi prima che diventino tali, con la possibilità di orchestrare il recupero delle informazioni con maggiore flessibilità.

Danny Allan Cto Veeam
Danny Allan, Cto e senior VP, Product Strategy, Veeam

In questo senso anche modulando la proposizione Veeam Data Platform in tre differenti versioni, “una Premium Edition, l’Advanced e Veeam Backup & Replication Foundation, sempre potendo “estendere” le potenzialità delle soluzioni per indirizzare i backup dei workload Kubernetes, Microsoft 365 e Salesforce”, come dettaglia Misha Rangel, global director of Enterprise Product Marketing di Veeam.

In particolare, Foundation Edition rappresenta una soluzione di data protection già completa con Vbr v12, grazie alle nuove funzionalità e ai miglioramenti. L’Advanced Edition di Veeam Data Platform combina il potenziale di Vbr con Veeam One quindi con strumenti di monitoring e osservabilità per identificare e risolvere in anticipo i problemi. La Premium Edition aggiunge funzionalità per la modern data protection e il recupero dei dati con Veeam One e Veeam Recovery Orchestrator (Vro).

Basandosi sulle altre edizioni, la versione premium aggiunge quindi la completa automazione del complesso processo di recupero dei dati con Recovery Point Objectives (Rpo) prossimi allo zero, automatizzando i test e fornendo possibilità di recupero “one-clic”.

Misha Rangel, global director of Enterprise Product Marketing di Veeam
Misha Rangel, global director of Enterprise Product Marketing, Veeam

I clienti dell’edizione Premium possono inoltre beneficiare di Veeam Ransomware Warranty, che copre i costi di recupero dei dati fino a 5 milioni di dollari in caso di ransomware o di attacco informatico. Questa possibilità si declina nell’impegno verso i clienti Veeam che, in caso di attacco ransomware, vedranno coperti i costi di recupero dei dati, fino a 5 milioni di dollari.

Gli utenti idonei aderiscono ad un service level agreement (Sla) che prevede assistenza con un account manager dedicato, ma anche controlli trimestrali sullo stato di salute per le operazioni di best-practice e servizi opzionali di progettazione e installazione tramite un Veeam Accredited Service Provider, oltre alla disponibilità del team Veeam Ransomware Swat, un gruppo di esperti dedicato al supporto alla sicurezza, addestrati al recupero da attacchi ransomware.

Veeam Backup & Replication V12, le novità in dettaglio

Entrando nell’analisi di dettaglio delle novità di V12, tre i blocchi su cui innestano praticamente tutte e 500 le nuove caratteristiche e sono data security, data recovery e data freedom per il backup e l’utilizzo dei dati da qualsiasi luogo, senza blocchi di piattaforma e senza limitazioni cloud. Per quanto riguarda la data security, Anton Gostev, Senior VP, Product Management di Veeam, insiste in particolare sull’estensione “a tutti i workload per quanto riguarda le specifiche di immutabilità dei backup.

I pilastri di Veeam Data Platform
I pilastri di Veeam Data Platform

L’attenzione però è catturata soprattutto dal supporto per il backup diretto sui sistemi di archiviazione ad oggetti che “offre una gestione semplificata dell’archiviazione, maggiore affidabilità e maggior flessibilità anche grazie alla disponibilità di Api di archiviazione intelligente degli object, consentendo ai fornitori di integrarsi con il backup anche senza disponibilità di un server di backup”. La piattaforma offre certezza che i backup possano essere sempre ripristinati dopo un cyberattacco con opzioni di immutabilità sia con sistemi storage on-premise a oggetti, a blocchi, e a livello di file, sia su sistemi storage in cloud e a nastro.

Anton Gostev, Senior VP, Product Management, Veeam
Anton Gostev, Senior VP, Product Management, Veeam

Per quanto riguarda la flessibilità del backup in cloud, inoltre, backup immutabili sono più facilmente governabili quando si parla di workload cloud-native Aws e Microsoft Azure, grazie ai nuovi agenti integrati nel cloud che consentono di spostare i workload  in modalità lift-and-shift e offrono monitoraggio e reportistica unificati. Ma è possibile anche gestire la protezione di più macchine virtuali on-premise, specificare container e tag come criterio di backup e sfruttare lo storage a oggetti già disponibile nel medesimo cloud di provenienza dei dati così da limitare il traffico tra risorse eterogenee che è sempre costoso. E l’installazione automatica degli agenti di backup viene effettivamente eseguita utilizzando Api cloud native senza richiedere la connessione di rete diretta dal server di backup alla macchina protetta. Gostev: “Di fatto, con la nuova versione l’object storage è da ritenersi ora classe di storage tier 1, che consente nuova flessibilità e ottimizzazione dei costi senza sacrificare le prestazioni”. 

Backup Vm Direct su Object Storage
Backup Vm Direct su Object Storage

Un ulteriore esempio di flessibilità è legato all’utilizzo della tecnologia VeeaMover basata sulle possibilità di clonazione dei blocchi con ReFS (Windows) e Xfs (Linux). In questo caso i clienti che implementano repository che utilizzano una qualche forma di block cloning possono ora spostare i propri dati di backup senza preoccuparsi di perdere spazio. Si sposta un processo di backup da un repository a un altro e la clonazione dei blocchi viene preservata. “Così come è possibile anche spostare singole macchine virtuali da un processo di backup a un altro senza perdere i dati della catena di backup precedente”.

Due ulteriori passaggi sono fondamentali per comprendere la natura della nuova versione. Il primo riguarda le possibilità di risposta più rapida agli attacchi ransomware con identificazione, avvisi e ripristino solo dei dati puliti, compresa l’automazione e la comprovata orchestrazione del ripristino per tutti i carichi di lavoro. Zero-trust grazie all’autenticazione a più fattori (Mfa), ai password-less service account (gMsa) per Windows e alle credenziali monouso per Linux, con una protezione più profonda contro i cyberattacchi grazie al supporto di ambienti Kerberos-only e IPv6-only.

Il secondo passaggio riguarda invece solo la Premium Edition che – come abbiamo detto –  include anche la funzione di recovery orchestration, uno strumento potente per ridurre i tempi di ripristino e garantire la resilienza aziendale. Automatizzando la pianificazione, il test e l’orchestrazione delle fasi necessarie per il ripristino da un disastro, le aziende possono semplificare le operazioni e dimostrare prima in modo corretto la conformità dei loro backup. Veeam Data Platform offre ora il ripristino automatizzato e orchestrato su Microsoft Azure, il ripristino istantaneo dei backup di Veeam Agents come macchine virtuali e un rollback di ripristino automatizzato per il ripristino dei dati puliti e senza ransomware. “La nuova Veeam Data Platform – commenta al lancio dall’Italia Alessio Di Benedetto, Technical Sales Director Southern Emea, Veeam Softwareè stata pensata non solo per raccogliere, gestire, proteggere ed effettuare il backup dei dati in modo efficiente e flessibile, ma anche per essere sempre competitivi e mantenere il business sempre attivo in un mercato ]…[ sfidante”

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