Si sta riposizionando Commvault nel mondo della data protection, allargando il proprio raggio di azione. Non solo dal punto di vista delle soluzioni che dal backup si sono spostate al mondo della data governance, ma anche del modello di vendita. Passando dal licensing tradizionale con ricavi ricorrenti al Saas.

La strategia del vendor a livello mondiale rimane quella di garantire una maggiore protezione dei dati ai clienti, in una relazione continua tra gli eventi pericolosi e i backup dei dati, attraverso una soluzione affidabile e intuitiva, per il ripristino rapido dei dati in caso di incidente informatico.

In questo perimetro è Loredana Ferraiuolo, country manager di Commvault in Italia dal 1 aprile, a delineare la strategia per i prossimi mesi della filiale italiana, “forte dei riconoscimenti di Gartner che ci posiziona tra i leader nei quadrante del backup e di Forrester che oltre al backup ci premia per la strategia di data protection” precisa.

Loredana Ferraiuolo, Italy country manager di Commvault
Loredana Ferraiuolo, Italy country manager di Commvault

Obiettivi sfidanti. Mantenere l’andamento di crescita dell’anno fiscale conclusosi a marzo (l’azienda ha fatturato 785 milioni di dollari, +6% rispetto al 2022) – con un lavoro costante sui clienti top enterprise e sulle alleanze con i system integrator (1). Puntare a crescere nel mercato della pubblica amministrazione che oggi è per il business di Commvault marginale (2). Definire con maggiore chiarezza una organizzazione che risponda alle esigenze dei diversi vertical di mercato (3). Sempre mantenendo una strategia di go-to-market 100% indiretta ma guardando al modello Saas (4).

Ad oggi i ricavi ricorrenti trainano il fatturato dell’azienda (“il 75% del nostro giro d’affari è legato agli abbonamenti in subscription” precisa) ma nel 2023 la strategia spinge lo spostamento in una logica a consumo: “Il nostro core business, che ad oggi si lega principalmente al licensing perpetuo, in futuro si sposterà su un modello As a Service, in Saas, e spingeremo per fare crescere anche la nostra offerta cloud – dettaglia Ferraiuolo-. Mentre nel mondo della PA, dove vogliamo accrescere la nostra presenza in modo significativo, partiamo con l’essere partner di riferimento per il backup del Polo strategico nazionale (Psn), già nella fase di migrazione dei dati delle varie PA verso il Psn. Un accordo che ci dà credibilità nel mondo della pubblica amministrazione, che si trova ad affrontare minacce sempre più gravi”.
Basta il dato della relazione annuale appena presentata al parlamento dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) per allarmarsi: 129 progetti di cybersecurity di cui 51 rivolti a pubbliche amministrazioni (16 centrali e 35 locali). Serve un approccio alla sicurezza nella PA non solo a tutela dei dati nel backup ma a tutto tondo e questo richiede competenze mirate. “Noi lavoriamo con 100 partner a livello italiano e ne abbiamo 7.000 a livello mondiale, profili di rivendita ma anche di integration e di servizi professionali. In un modello 100% via canale, la formazione dei nostri partner è un tassello fondamentale per raggiungere gli obiettivi”, continua Ferraiuolo.

Soluzioni e alleanze

La soluzione sottesa alla strategia integra tecnologie di AI e poggia su un ecosistema eterogeneo di alleanze, visto che oggi i dati sono ovunque, in workload sempre più eterogenei, proprio perché è il multicloud la scelta principe delle aziende. “La protezione del dato intesa come backup e recovery non è più sufficiente ma deve essere parte integrante di ogni strategia aziendale. Serve creare un ponte tra IT operation e Security operation precisa Domenico Iacono, presales manager Iberia e Italia di Commvault ricordando come l’azienda porti avanti un approccio alla sicurezza che poggia su tre principi: secure, defend e recover. “Noi vogliamo garantire la data recoverability, con un recupero veloce del dato libero da qualsiasi infezione. La nostra soluzione è affidabile, tant’è che Metallic è l’unica piattaforma validata e utilizzata dagli ambienti governativi americani. Commvault non vuole sostituirsi alle aziende specifiche di cybersecurity, vuole essere complementare, integrandosi con l’ecosistema e con gli strumenti già utilizzati dai clienti. L’integrazione con soluzioni di altri vendor è fondamentale nella nostra visione. La security integration è il nostro messaggio chiave”.

Domenico Iacono, presales manager Iberia e Italia di Commvault
Domenico Iacono, presales manager Iberia e Italia di Commvault

Le novità di prodotto lanciate a giugno sposano questo posizionamento di integrazione, sia da un punto di vista tecnologico sia per nuove partnership.

Dal punto di vista della tecnologia Commvault ha ridefinito la sicurezza dei dati includendo funzionalità di sicurezza avanzate di early warning che aiutano a proteggere dalle minacce prima ancora che si verifichino, a difendere i dati aziendali in caso di violazione, a garantirne il ripristino in modo che clienti e le loro informazioni rimangano resilienti anche se sottoposte a minacce informatiche” precisa Iacono. 

Le nuove funzionalità sono gestite e da un’unica piattaforma con una unica interfaccia utente – Commvault Cloud Command – che, in una dashboard integrata, mostra lo stato di salute, i livelli di rischio, gli indicatori di sicurezza e di ripristino in modo intuitivo. Tra le nuove funzionalità Commvault Risk Analysis per prevenire l’esposizione cyber e la potenziale esfiltrazione dei dati; Commvault Threat Scan per il il rilevamento di set di dati corrotti o sospetti; Commvault Auto Recovery per analisi forense e il ripristino su scala e Threatwise Advisor che colloca esche negli ambienti di backup per proteggere i workload critici.

Dal punto di vista delle partnership, Commvault ha annunciato collaborazioni con Microsoft e Cyberark per integrare la tecnologia di Commvault con le rispettive piattaforme di sicurezza, attraverso una risposta automatizzata agli incidenti, consentendo maggiore sicurezza e migliore collaborazione tra gli ambienti di backup e i sistemi di protezione. Creando interoperabilità tra i i team IT e SecOps. Una risposta alla strategia che Sanjay Mirchandani, Ceo di Commvault, ha recentemente ribadito: “Commvault ha dedicato gli ultimi quattro anni a ridefinire e ampliare le funzionalità della sua piattaforma per colmare il divario tra IT e sicurezza. Ora, i nostri clienti possono affrontare con fiducia gli attaccanti consolidando la propria difesa dalle minacce, il backup e il ripristino”.

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