Il Digital Health Summit 2023 giunge alla sua ottava edizione e lo fa con una importante novità: le attività quest’anno si estendono ad una settimana di incontri, una vera e propria Digital Health Week rispettosa degli spazi di lavoro, che prende il via attraverso momenti in digitale e si conclude con due giornate in presenza, nella cornice del Palazzo delle Stelline di Milano.
Mossi dall’intento di condividere le proprie esperienze e attivare riflessioni e confronti i direttori generali, Cio (responsabili delle tecnologie), gli ingegneri clinici, dirigenti delle regioni, della pubblica amministrazione centrale, del settore farmaceutico e player tecnologici si incontrano in una cinque giorni dedicata a ragionare insieme dei temi più caldi – DM77, Pnrr, autonomia organizzativa regionale, Fse, privacy e cybersecurity, cloud – e porre sotto la lente di ingrandimento l’ecosistema della sanità digitale in tutte le sue componenti.

Questa edizione del Dhs giunge nel pieno di una sfida in corso, quella del “cambio di rotta/velocità” per la Missione 6 Salute del Pnrr. La tanto attesa concretizzazione delle opportunità legate agli investimenti Pnrr inizia, nonostante alcune battute d’arresto, a raccogliere i propri frutti.

Sono tuttavia ancora molteplici le sfide in corso, il sistema Salute si sta confrontando anche, molto concretamente, su temi specifici dal grande impatto sociale, economico, organizzativo: la carenza di skill, di competenze e di personale sanitario e non; l’alto costo delle cure mediche; la disparità territoriale, l’invecchiamento costante della popolazione; la crescente domanda di personalizzazione dei servizi sanitari, la digitalizzazione dei processi e l’adozione di nuove soluzioni tecnologiche. Tutti temi attorno a cui il Sistema Salute sta cercando di intraprendere azioni per dare risposte concrete.
In questo momento di fermento, sono interessanti le esperienze significative di cambiamento e innovazione digitale che si stanno registrando in tutto il territorio nazionale.
Ed è proprio la condivisione di tali esperienze a caratterizzare questa edizione del Dhs: decisori politici, decisori aziendali e sanitari, ingegneri clinici, Cio provenienti da tutta Italia, si incontrano per mettere a fattor comune best case/best practice, esigenze e soluzioni.  

Il programma specifico della cinque giorni è stato costruito e definito con l’advisory board: un asset primario del Dhs costituito oltre che dagli organizzatori, da un numero nutrito di Istituti e di importanti associazioni e federazioni di categoria italiane del settore che anche quest’anno confermano la propria partecipazione: Aisis – Associazione Italiana Sistemi Informativi in Sanità (e co-organizzatore del Dhs), Aiic – Associazione Italiana Ingegneri Clinici, Aiop – Associazione Italiana Ospedalità Privata, Anitec-Assinform, Assobiotec, Confindustria Dispositivi Medici, Egualia, Farmindustria, Fiaso – Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia.

Più in dettaglio, questi i pilastri tematici che diventano anche i rispettivi talk di dibattito della cinque giorni del Dhs 2023:

  • Lo stato di avanzamento del DM77 nei diversi territori e il ruolo delle Regioni nell’attuazione del modello organizzativo. Livello nazionale, regionale e territoriale si coordinano e in modo co-responsabile si attivano per il perseguimento di un obiettivo comune. Centrale l’importanza del raccordo “tra le parti”;
  • L’infrastruttura nazionale e le declinazioni nelle territorialità del Paese. Centrale e locale si incontrano analizzando le esperienze in fase di realizzazione e gli elementi di accelerazione comune e specifica;
  • I modelli organizzativo-funzionali e le tecnologie e le soluzioni a supporto di Cot e Prm. Un approfondimento della gestione del paziente/assistito nella territorialità del Paese;
  • Le interazioni tra il sistema della domanda e dell’offerta nella nuova sanità digitale;
  • I Digital Therapeutic tra desiderata e normativa: esperienze in Italia e accelerazioni in Europa a confronto;
  • La medicina computazionale, l’intelligenza artificiale e la terapia digitale
  • La piattaforma nazionale Fse, privacy, cybersecurity e cloud, tra Psn e DC Regionali

A cornice della discussione, ci sono i dati di mercato, rilevati da NetConsulting cube.

NetConsulting cube, infatti, da anni, monitora e analizza tutte le accelerazioni, gli eventuali rallentamenti, i nuovi perimetri ma anche le differenti velocità e consistenze del mercato digitale nella Sanità che include non solo il mercato Ict ma anche i dispositivi medici e il business process outsourcing.

Sulla base delle ultime stime il mercato della sanità digitale così inteso, nel 2022, ha registrato un valore complessivo di 3,8 miliardi di euro, con una crescita del 7,2%.  Frutto di dinamiche diverse:

  • La componente Ict che include la parte di communication e i servizi di connettività cresce del 7,6% sull’anno precedente;
  • La componente digitale dei dispositivi medici registra la medesima crescita (+7,6% sul 2021);
  • Più ridotto l’incremento del Bpo (+2,8%) sia nelle attività amministrative che in alcuni processi sanitari specifici.
Mercato Complessivo della Sanità Digitale
Mercato Complessivo della sanità digitale (fonte: NetConsulting cube, giugno 2023)

Il mercato complessivo potrebbe nel 2023 superare ampiamente i 5 miliardi di euro con continue crescite nel prossimo triennio.
Se il 2023 è l’anno del rallentamento dovuto al non pieno concretizzarsi di tutte le gare previste, sarà dal 2024 che, progressivamente, si potrà assistere nuovamente ad un aumento degli investimenti.
La crescita più sostenuta nel 2023 e nel 2024 sarà quella dei dispositivi medicali (+10,1% e +11,6%), seguito a breve distanza dalla componente Ict.
Le dinamiche generali del mercato sono direttamente influenzate dai diversi target di domanda.

La sanità territoriale è la componente più significativa (rappresentata dalle aziende ospedaliere e sanitarie pubbliche): con 2 miliardi di euro vale più della metà del mercato complessivo e continua a sostenere la crescita di tutto il comparto con tassi significativi di incremento. È infatti anche la detentrice della spesa Pnrr. E nel 2026 dovrebbe raggiungere i 3 miliardi di euro.

Significativa anche la rilevanza degli investimenti di gruppi e strutture private che generano un valore di mercato di un miliardo registrando una crescita del +6,9% e che sfioreranno, nel 2023 il miliardo e 100 milioni di euro.

Interessante anche il valore (645 milioni) ed il trend di crescita del mercato presso le regioni, sempre più centrali di acquisto e motore strategico e gestionale di progetti dall’alto valore: Cce, Cup, Fascicolo Sanitario ma anche strategie cloud e di cybersecurity e data strategy sono ormai parte di piani operativi regionali.

Interessante anche, in chiave prospettica, il valore di mercato generato dal mondo consumer grazie ai dispositivi wearable (smartphone e smartwatch) per il monitoraggio (digitale) della salute.

Mercato Complessivo per Tipologia di Utenti
Mercato Complessivo per tipologia di utenti, 2020-2026E (fonte: NetConsulting, cube, giugno 2023)

Il mercato IT per ambito applicativo vede un forte ruolo dei sistemi clinico ospedalieri, oggi e in futuro oggetto di grande attenzione da parte di tutti gli enti nel territorio, siano essi pubblici che privati. In accelerazione anche i sistemi di accoglienza e Cup, con una attenzione anche alla gestione del paziente sul territorio. Date le attenzioni normative e del Pnrr, registrano crescite via via significative sia il Fascicolo Sanitario Elettronico con un valore di 124 milioni di euro sia la telemedicina: ad oggi, vale 69,3 milioni di euro ed è prevista quadruplicare nei prossimi anni (fig. 3). 

Andamento Mercato IT per ambito
Andamento Mercato IT per ambito (fonte: NetConsulting cube, giugno 2023)

Un dato interessante da utilizzare per le riflessioni nel Dhs è relativo alla ripartizione della spesa in sanità digitale per abitante (fig.4)

Spesa totale in sanità digitale per abitante
Spesa totale in sanità digitale per abitante (fonte: NetConsulting cube, giugno 2023)

 Il dato rilevato da NetConsulting sottolinea infatti una evidente disparità territoriale tra le diverse aree geografiche italiane: dai 99,8 euro per abitante nel Nord Est, ai 94,6 euro per abitante del Nord Ovest, ai 71,5 euro del Centro e i soli 39,4 euro per il Sud e 38, 8 euro per le Isole.

Elevati sono anche gli scostamenti delle singole regioni, anche all’interno della stessa area geografica (la Puglia, per esempio, registra una spesa per abitante di 53,7 euro, un dato confrontabile con i 52,6 euro dell’Emilia Romagna). Disparità determinate anche da un diverso modo di affrontare scadenze, programmazione, pianificazione e progettazione. Oltre che da difficoltà spesso di lungo corso.

Le ricette che le stesse regioni ed aziende ospedaliere dichiarano necessarie per colmare i gap sono numerose e certamente impegnative.
Innanzitutto, si ritiene che si debba lavorare sull’implementazione delle competenze a tutti i livelli: è questo il tema centrale attorno a cui Cio, direttori generali, esponenti delle istituzioni e delle principali organizzazioni fanno riferimento quando si pensa alle azioni di miglioramento da intraprendere.

Le competenze hanno acquisito una importanza straordinaria per organizzare o riorganizzare qualsiasi sistema, ancor più quello salute, chiamato, oggi, ad una vera e propria evoluzione.

Nel sistema salute si registra uno skill shortage evidente: carenza di “forza lavoro” da un punto di vista di quantità, numerico (es. carenza di medici di medicina generale), ma anche carenza di figure professionali con competenze “aggiornate”, ad alta specializzazione (es. competenze digitali).
Un’altra area di intervento riguarda il management gestionale.
Si sente, infatti il bisogno di una maggiore collaborazione, partnership tra istituzioni, regioni, aziende: una condivisione proattiva delle progettualità per una migliore execution e una migliore programmazione delle azioni realizzative.
Per superare i gap di differenza territoriale ma anche i troppo frequenti rallentamenti operativi, i player in campo desiderano maggiore condivisione di visione e la presenza di una cabina di regia più solida, capace di dettare i tempi, accogliere gli stalli e indicare la visione collettiva, sincrona.
Con una visione sistemica il sistema salute può e deve, oggi, narrare a tutti gli attori “senso della direzione” e non smettere mai di perseguire il disegno a lungo termine attorno a cui si sta costruendo la nuova sanità digitale.

È in questa visione sistemica che si inserisce il Dhs 2023 con il suo leit motif  “Condivisione di esperienze per il cambiamento necessario”: un momento di confronto e scambio di dati, know-how, criticità best practice messe a fattor comune per affrontare in modo più consapevole il panorama sfidante della sanità italiana.

Leggi tutti gli approfondimenti del Digital Health Summit 2023 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: