Digital Health Summit 2023 – I dati riportati fanno parte di un’analisi condotta da NetConsulting cube nel periodo aprile-giugno 2023, finalizzata a comprendere le caratteristiche e le dinamiche delle attività indirizzate dal Pnrr in ambito di sanità digitale. L’indagine è stata realizzata presso un campione significativo di oltre 300 enti regione/in -house e Asst/AO pubbliche e private dell’intero territorio italiano. Tra le principali figure coinvolte nell’analisi: direttori generali, Cio e responsabili ingegneria clinica.

Analisi della domanda presso le aziende sanitarie e ospedaliere

La rilevazione effettuata annualmente presso le aziende ospedaliere e sanitarie quest’anno è stata condotta su un campione di oltre 245 realtà, costituito per il 10% da operatori del comparto privato e per il restante 90% da realtà del mondo pubblico, localizzate nel 70% dei casi nel Centro-Nord Italia e per il 30% nel Centro-Sud.

Nella selezione dei rispondenti è stato privilegiato un criterio di massima articolazione funzionale al fine di riuscire ad avere un quadro esaustivo grazie alla raccolta di molteplici punti di vista: l’87% dei rispondenti afferisce alle strutture dei sistemi informativi o al reparto di trasformazione digitale, mentre il 13% si ripartisce tra responsabili dell’Ingegneria Clinica, direttori amministrativi e generali.

All’interno del vivace panorama di progettualità delle aziende ospedaliere è positivo vedere come gli sforzi siano maggiormente concentrati, oggi, nei progetti di interoperabilità dati (36% delle citazioni): uno dei tasselli fondamentali e fondanti la One Digital Health. Un dato in sensibile crescita rispetto agli scorsi anni.

Coerentemente, le aziende sanitarie ed ospedaliere si sono attivate e continuano a farlo, nell’aggiornamento ed ammodernamento della  infrastruttura tecnologica (28%), in grado di supportare la grande mole di dati che si appresta a gestire.

Ci si concentra, poi, anche sui progetti di telemedicina e di rinnovo/introduzione degli apparati elettromedicali, due ambiti intrinsecamente legati tra loro e necessari per avviare, già entro la fine dell’anno, una sanità territoriale che prevede poi, nel prossimo biennio una piena realizzazione.

È proprio nel 2024-2025 che si nota la maggior effervescenza progettuale con un fiorire di azioni che ci si auspica non ne rallenti l’execution.

I principali ambiti progettuali delle Aziende Ospedaliere - Fonte: NetConsulting cube, 2023
I principali ambiti progettuali delle Aziende Ospedaliere – Fonte: NetConsulting cube, 2023

Passando alla vista dei singoli progetti in corso nel 2023 e/o pianificati nel prossimo biennio (2024/2025), è interessante notare come ormai i progetti relativi al Fascicolo Sanitario siano in fase di definizione: è proprio entro la chiusura dell’anno che si auspica un notevole avanzamento nell’implementazione dei documenti su di esso caricati.

Per quanto riguarda la cybersecurity continua il fermando progettuale: molti sono i progetti già realizzati, o in fase di realizzazione ma ci sono ancora diverse progettualità previste per il prossimo biennio soprattutto relativamente alla creazione e/o sistemazione del Soc e alla business continuity e disaster recovery.

La gestione del dato rimane un punto importante e molteplici sono le attività in corso e previste per il prossimo biennio. Come detto, il focus è sulla interoperabilità: attualmente le aziende sembrano essersi maggiormente concentrate sul primo livello di interoperabilità (tecnologica), qualcuna sta lavorando a quella semantica, meno frequenti le azioni sulla interoperabilità organizzativa e sintattica.

Anche l’intelligenza artificiale sembra essere un tema particolarmente sentito dalle aziende ospedaliere; tuttavia, i progetti di sperimentazione e implementazione ancora faticano a partire, soprattutto in modo strutturale, non occasionale, ed organico alle strutture.

Analogo atteggiamento e livello di implementazione lo registra la clinical data platform: grande attenzione ma ancora scarsità di progetti.

Per quanto concerne la telemedicina, buono il livello di progettualità pianificate e in corso: nel giugno di quest’anno, Aria, in-house della Regione Lombardia, ha indetto la gara per la realizzazione della parte applicativa della piattaforma di telemedicina. Prossima ad essere pubblicata, la gara per la parte infrastrutturale, da parte della regione Puglia e Aress. Con questo si avvierà nei prossimi anni una intensa attività realizzativa che porterà significative trasformazioni nella sanità del territorio.

Infine, si evidenzia un significativo gap tra l’Italia e il resto d’Europa per ciò che concerne gli studi in ambito digital therapeutics. Attualmente sono soltanto due gli studi clinici in corso sui disturbi psicomotori nei bambini e sull’obesità. La problematica principale è che mancano, in Italia, a differenza di quanto già presente in altre realtà estere, riconoscimenti normativi ed economici ufficiali e regole precise su sperimentazioni, autorizzazioni e rimborsabilità delle terapie digitali.

I principali progetti di digitalizzazione delle Aziende Ospedaliere - Fonte: NetConsulting cube, 2023
I principali progetti di digitalizzazione delle aziende ospedaliere – Fonte: NetConsulting cube, 2023

A proposito dei progetti di Telemedicina, si rileva un comportamento analogo tra mondo privato e mondo pubblico: Televisita e Teleconsulto sono i due ambiti nei quali si stanno già implementando soluzioni.

Tuttavia, le percentuali di attivazione dei progetti sono sensibilmente differenti: più cauta, infatti, è la sanità privata, non stimolata come quella pubblica dagli investimenti del Pnrr.

Inoltre, nel settore pubblico si registrano l’avvio di progetti relativi anche a teleassistenza e telemonitoraggio per pazienti ingaggiati in trials clinici. Questi sono gli ambiti in cui si prevede nel biennio 24-25 un maggior numero di investimenti (economici e di risorse).

Focus su attività in area telemedicina – Sanità pubblica vs. Sanità privata - Fonte: NetConsulting cube, 2023
Focus su attività in area telemedicina – Sanità pubblica vs. sanità privata – Fonte: NetConsulting cube, 2023

Per quanto riguarda gli investimenti in Cartella Clinica Elettronica, i dati ci dicono che quasi 2/3 del campione dichiara una presenza, già oggi, di soluzioni di reparto: il dato è in linea con il trend di crescita rilevato nelle precedenti edizioni dell’indagine.

È interessante sottolineare però anche l’alta percentuale di progetti in corso e in previsione per quanto riguarda l’adozione di soluzioni di Cce a livello ospedaliero, come l’emergere di Cartelle di Territorio (Asst, Case di comunità, Area vasta).

I piani dei CIO per la Cartella Clinica Elettronica - Fonte: NetConsulting cube, 2023
I piani dei Cio per la Cartella Clinica Elettronica – Fonte: NetConsulting cube, 2023

Nonostante l’inasprirsi delle minacce, le risposte fornite dalle aziende sanitarie ed ospedaliere sull’organizzazione e sulle misure adottate in ambito cybersecurity evidenziano, purtroppo, ancora una scarsa maturità nella gestione e nella risposta agli attacchi.

La governance delle attività di cybersecurity è poco presente: nel 46% delle aziende intervistate è assente una funzione responsabile interamente dedicata a queste attività (in sanità pubblica questo dato si alza al 52%), mentre nel 24% dei casi è il dipartimento informatico ad occuparsi di cybersecurity.

Le ragioni sono da ricondursi alla carenza di una struttura organizzativa proposta, con ruoli e responsabilità chiare e definite, ed una ricchezza di risorse e competenze dedicate. Infatti, solo nel 24% è presente un Ciso all’interno del dipartimento IT della sanità privata (la percentuale aumenta nella sanità privata con un 42% di citazioni e diminuisce sensibilmente nel pubblico: 17%)

Cybersecurity: il modello di governance – sanità pubblica vs. privata - Fonte: NetConsulting cube, 2023
Cybersecurity: il modello di governance – sanità pubblica vs. privata – Fonte: NetConsulting cube, 2023

Analizzando più nel dettaglio, invece, gli investimenti in cybersecurity è chiaro l’investimento nel Soc e nel potenziamento delle capacità di rilevamento e intercettazione degli attacchi attraverso attività di penetration test e vulnerability assessment.

Nello specifico, nel comparto pubblico si rileva una maggiore esigenza di investire oltre che sul Soc e sulle attività sopra descritte anche sulla formazione del personale per diffondere maggiormente una cultura di sicurezza e awareness dei rischi correlati, nonché di investire in disaster recovery, business continuity e in soluzioni per la gestione degli accessi e delle identità, come conseguenza della pervasività del digitale nei vari processi.

Accanto a questi, fondamentale, il potenziamento della data protection e delle attività di formazione tramite anche esercitazioni.

Gli ambiti di investimento nei piani di Cybersecurity dei CIO Sanità pubblica vs. Sanità Privata rispetto al valore medio totale - Fonte: NetConsulting cube, 2023
Gli ambiti di investimento nei piani di cybersecurity dei Cio Sanità pubblica vs. sanità privata rispetto al valore medio totale – Fonte: NetConsulting cube, 2023

Un altro elemento importante negli investimenti in digitale registrato dall’analisi  sulle aziende sanitarie è dato dal cloud che, in linea con i piani di digitalizzazione della PA di rilievo nazionale, risulta avere un livello di adozione crescente in tutte le sue componenti.

L’approccio cloud first promosso nel piano triennale Ict per ovviare alla situazione di frammentazione e disomogeneità dei sistemi informativi nella PA, ha sicuramente influenzato le strategie di migrazione verso il cloud e di applicazioni e soluzioni “cloud native”.

Se l’uso del cloud nella sua accezione Infrastructure as a Service è ormai consolidata in tutta la sanità, è sulle componenti più innovative, quali Pass e SaaS che si vede maggiore interesse da parte della sanità privata.

L’adozione del Cloud – differenti approcci tra pubblico e privato - Fonte: NetConsulting cube, 2023
L’adozione del Cloud – differenti approcci tra pubblico e privato – Fonte: NetConsulting cube, 2023

Per quanto riguarda la raccolta e gestione dei dati, si conferma la tendenza ad un maggiore ricorso al datawarehouse (52% delle citazioni). Permangono tuttavia strutture sanitarie e ospedaliere che conservano dati clinici e amministrativi all’interno dei sistemi senza condividerli.

Rimane invariata rispetto alla rilevazione del 2022, la presenza di un clinical data repository, citato dal 44% del campione.

Interessante infine nelle intenzioni future, l’introduzione di una data platform di struttura/gruppo (19% nelle previsioni del prossimo biennio)

Raccolta e gestione dei dati: gli approcci adottati - Fonte: NetConsulting cube, 2023
Raccolta e gestione dei dati: gli approcci adottati – Fonte: NetConsulting cube, 2023

 

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