Attorno all’AI generativa si sono messi in moto in poco tempo vendor, partner, università, formatori. Se le principali aziende tecnologiche hanno fatto investimenti significativi e presentato tool di AI generativa negli ultimi mesi (alzi la mano chi non lo ha fatto), anche i system integrator e i partner chiamati a realizzare i progetti hanno investito per accrescere le loro competenze e la capacità di fare squadra per indirizzare questa tecnologia. Non ultime le aziende di ogni settore (alzi la mano chi non lo ha dichiarato) stanno valutando in contesti diversi (automazione, customer experience, finance, generazione di contenuti…) l’AI generativa come un possibile alleato a cui demandare parte delle attività. Dichiarazioni di intenti.
Ora, cerchiamo di mettere ordine in un flusso continuo di annunci che vedono investimenti colossali, rilasci di prodotti, nuove aspettative. In una settimana in cui si continuerà a discutere sull’AI Act, verso l’approvazione definitiva da parte dell’Unione Europea per entrata in vigore nel 2024. Perché è indubbio che l’AI di nuova generazione sta trasformando il panorama competitivo e servano regole.
Due fatti recenti.
1 – Amazon ha deciso di investire 4 miliardi (per una quota di minoranza) in Anthropic, startup d’intelligenza artificiale generativa, una società fondata da Dario e Daniela Amodei (due fratelli italo americani di San Francisco), che hanno lavorato in OpenAI fino all’inizio, per poi lasciarla nel 2020 insieme ad altri 10 ingegneri e creare nel 2021 Anthropic.
A quanto pare Anthropic piace e piace molto: nel 2022 lancia Claude concorrente di Bart (Google) e di ChatGpt, a febbraio 2023 Google vi investe 300 milioni, a maggio 450 milioni (grazie al fondo Spark Capital con il contributo di Salesforce Ventures, Sound Ventures, Zoom Ventures). Ma è l’ingresso di Amazon in Anthropic, nelle scorse settimane, a destare meraviglia perché porta nel capitale della startup l’investimento più significativo (4 miliardi di dollari a regime). Aws si pone così come principale fornitore di servizi cloud di Anthropic e come principale partner strategico per lo sviluppo della futura tecnologia dei chip Trainium e Inferentia, sui cui la startup sta lavorando, entrando in modo diretto in competizione con i processori Nvidia nati per sviluppare la prossima frontiera dell’AI generativa.
2 – OpenAI – in cui Microsoft ha investito 10 miliardi di dollari – ha nel frattempo annunciato la nuova versione di ChatGpt che diventa multimodale, perché “vede, sente e parla” grazie a nuove funzionalità che gli permettono di comprendere e produrre immagini e suoni. Gli utenti della versione Plus potranno avere conversazioni vocali con ChatGpt (sia su iOS sia su Android), includendo immagini, foto, grafici, screenshot, documenti nelle conversazioni per chiedere chiarimenti, suggerimenti, aiuti. E l’imminente integrazione con Canva permetterà di creare immagini e video partendo da zero, e chissà che altro (annunci attesi per il 4 ottobre).
Quanto basta per capire che si stanno delineando due schieramenti molto forti, entrambi con cloud region distribuite e potenza computazionale, competenze, voglia di investire. Da una parte OpenAI + Microsoft, dall’altra Anthropic + Google + Amazon.
Alzi la mano chi pensa che ne uscirà un solo vincitore (nessuno).
Ma chi si posizionerà meglio – come la storia insegna – sarà chi saprà costruire attorno alla tecnologia una rete di partner qualificati. Si sono attivate già tutte le aziende, ma a onore di cronaca a fine settembre è stata Microsoft a inaugurare i primi laboratori sull’AI generativa in Italia.
Si chiamano AI Lab (learn, adopt, benefit), sviluppati in collaborazione con l’ecosistema dei partner, per promuovere le opportunità dell’AI generativa nelle aziende pubbliche, private, tra professionisti e studenti.
I primi partner che hanno messo a disposizione servizi dedicati e competenze sono Accenture, Agic Group, Almawave, Altitudo, Avanade, Avvale, Capgemini, Engineering, EY, Hevolus, Jakala, Mesa, Porini/DGS, PWC, Reply, Prometeia e Trueblue. Le prime aziende che hanno raccontato di sperimentare l’AI di nuova generazione sono Cpl Concordia, Generali, Inps, Intesa Sanpaolo e Sea Milan Airports. Oltre ad alzare la mano sugli intenti, nelle testimonianze le aziende ci mettono la faccia. E fa bene a tutti saperlo.
PS: Altri vendor hanno annunciato (o lo faranno a breve) novità legate all’AI generativa nei loro eventi internazionali: Ibm a Think, Vmware a Vmware Explore, Dell Technologies al Dell Technologies World, Appian a Appian World, Salesforce a Dreamforce, Sas a Explorer, Sap a Sap TechEd, Oracle a Oracle Cloudworld… Anche in questi casi puntano su cloud data region, capacità computazionale, ecosistema di partner con competenze. La nuova frontiera della competizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA