Aziende ed organizzazioni continuano a perseguire obiettivi di sostenibilità ma fare formazione, entrare nella fase operativa dei progetti e finanziarli sembrano rimanere una vera sfida. Lo dice uno studio condotto a livello globale dall’Ibm Institute for Business Value che comprende anche un interessante “spaccato” per l’Italia. Beyond Checking the Box – How Embedded Sustainability Creates Business Value, questo il titolo, rivela infatti che la maggior parte delle aziende riconosce l’importanza della sostenibilità quale elemento strategico ma i C-level sono in difficoltà quando si tratta di finanziarne la realizzazione.
Si parla di dati raccolti su un campione di 5.000 leader aziendali a livello mondiale (22 verticali di 22 Paesi). Oltre all’analisi descrittiva, la ricerca procede con una segmentazione del campione in base al grado di integrazione della sostenibilità nell’azienda. Sulla base di questa segmentazione, è condotto un ulteriore approfondimento delle differenze nei risultati di sostenibilità e di business, nelle pratiche operative e negli approcci per consentire i progressi in materia di sostenibilità.

Parliamo di numeri che evidenziano come integrare la sostenibilità all’interno del business delle aziende consente anche di conseguire risultati migliori in termini economici. E per questo la prima evidenza da sottolineare a nostro avviso riguarda proprio le organizzazioni che orientano le proprie attività in funzione delle strategie di sostenibilità che mostrano una netta differenza nei risultati rispetto alle imprese che, per esempio, si concentrano esclusivamente sul reporting normativo o la sostenibilità a livello progettuale. Chi è capace di “integrare” ha il 75% in più di probabilità di migliorare in modo significativo i propri ricavi grazie all’impegno profuso in questo ambito e il 52% ha maggiori possibilità di superare aziende analoghe in termini di redditività. Entriamo nei dettagli, con il conforto anche dei numeri italiani. 

La conversione dati in benefici di sostenibilità
La conversione dati in benefici (fonte: Beyond Checking the Box, Ibm, 2024)

Il 76% dei dirigenti intervistati concorda sul fatto che la sostenibilità è fondamentale per il business, ma quasi la metà (47%) ha difficoltà a finanziare investimenti in materia di sostenibilità; mentre in Italia è il 72% dei dirigenti a concordare sul fatto che essa rappresenti un elemento strategico chiave e tre dirigenti su quattro ritengono che contribuisca a migliorare i risultati di business. Ma ‘avvertono’ anche la criticità di una spesa per il reporting sulla sostenibilità che supera quella per l’innovazione della sostenibilità del 40%. E’ un segnale recepito anche dal campione globale: emerge infatti che molte organizzazioni si focalizzano più sulla capacità di gestire requisiti di reporting complessi e diversificati piuttosto che sul valore e sui risultati reali. La spesa per la reportistica supera poi quella per l’innovazione del 43%. E appena un intervistato su tre dichiara di incorporare in maniera strutturata i dati e gli insight risultanti per migliorare i processi, mentre il 14% fa leva su questi contenuti solo nell’ambito di iniziative specificamente legate all’innovazione.

Dati di qualità e AI generativa, i vantaggi

In Italia più di otto dirigenti su dieci concordano sul fatto che dati di alta qualità e trasparenza sono necessari per avere successo e l’84% afferma di voler aumentare gli investimenti nell’AI generativa a favore della sostenibilità. Mentre a livello globale l’82% dei dirigenti intervistati concorda sul fatto che dati di alta qualità e trasparenza sono necessari per raggiungere i risultati in termini di sostenibilità, e poi solo il 40% delle organizzazioni sa ottenere automaticamente i dati derivanti dai progetti attraverso sistemi  Erp, di Enterprise Asset Management, i Crm, e i sistemi di management per energia e facility. Il 69% dei dirigenti intervistati afferma poi che la sostenibilità dovrebbe diventare una crescente priorità all’interno della loro organizzazione, ma il 39% ritiene che la mancanza di competenze sia di ostacolo al progresso in questa direzione.

Sostenibilità e competenze, esigenza incontro
Sostenibilità e competenze tra reskilling e sviluppo dei talenti (fonte: Beyond Checking the Box, Ibm, 2024)

Ecco quindi il senso di far leva sull’AI anche per questi progetti. Il 64% dei dirigenti intervistati concorda sul fatto che questo abilitatore possa sostenere il loro impegno e quasi tre intervistati su quattro dichiarano di voler aumentare gli investimenti nell’AI generativa per la sostenibilità. In Italia l’84% dichiara di voler aumentare gli investimenti nell’AI generativa a favore della sostenibilità ed il 66% concorda sul fatto che l’AI generativa possa dare un contributo importante nel raggiungimento degli obiettivi. E’ urgente quindi anche il bisogno di integrare gli obiettivi nella propria strategia e di far leva su tecnologie come l’AI per ottenere maggiori progressi e redditività, anche perché proprio queste si rivelano strategie concretamente applicabili ad aiutare le organizzazioni nel fronteggiare le sfide legate ai dati, all’integrazione e a processi decisionali.

La percezione del valore per il business (fonte: Beyond Checking the Box, Ibm, 2024)
La percezione del valore per il business (fonte: Beyond Checking the Box, Ibm, 2024)

La spinta all’impegno nei progetti resta purtroppo – per diversi aspetti – semplicemente legata ai riscontri economici. I numeri infatti dicono che le organizzazioni che adottano la sostenibilità ottengono un leggero risparmio di costi rispetto a quelle che invece non hanno progetti dedicati in questo ambito, ma soprattutto spiegano che per oltre la metà delle organizzazioni i benefici per il business sono essenziali per giustificare gli investimenti in sostenibilità; solo poco più del 15% afferma che il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità è una valida ragione a supporto. Ed in Italia, il 61% dei dirigenti dichiara di dover trovare un equilibro tra risultati finanziari e obiettivi di sostenibilità, mentre poco meno del 45% delle aziende ha ancora difficoltà a finanziare gli investimenti in sostenibilità.

Oday Abbosh
Oday Abbosh, Global Managing partner, Sustainability Services, Ibm Consulting

Quasi tranchante il commento di Oday Abbosh, Global Managing partner, Sustainability Services, Ibm Consulting: “La sostenibilità dovrebbe far parte della quotidianità e non essere vista solo come una normativa da rispettare o un mero esercizio di reporting. Integrando la sostenibilità in tutte le attività aziendali, le organizzazioni hanno maggiori probabilità di promuovere l’innovazione interna, di attrarre e trattenere talenti qualificati e di posizionarsi meglio per ottenere un impatto positivo sull’ambiente e sul proprio business”.
Un approccio errato di certo rallenta l’operatività di un’organizzazione ed è questo un ambito in cui non si possono percorrere scorciatoie ma anzi “servono intenzionalità e una visione aziendale condivisa“.

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